Scoprire o se volete riscoprire Pornassio nella dimensione ‘segreta’, meno appariscente, ma sublime. Chi promuove musica e cultura, chi attraverso un video realizzato al teatro Salvini di Pieve di Teco, consultabile col sito “kickstarter.com”, inizia una raccolta fondi a sostegno della realizzazione di un musical satirico. Titolo: “Stowaways – Clandestini a bordo”. L’iniziativa, originale e di qualità, vede impegnati Jane Rose Speiser, laureata ad Harvad in architettuta, scultrice, regista cinematografica, fotografa di scena, vive da 30 anni in Valle Arroscia. Con lei I Sottosuono, band ventennale che predilige musica dei Beatles e armonie dei Beach Boys; composta da un farmacista (Pornassio), un ginecologo (Imperia), un bassista, un chitarrista rock, la cantante solista. Ma tutti hanno ‘voce’.
Per noi indigeni di questo splendido entroterra (quasi abbandonato) è confortante riuscire a stimolare la curiosità di chi fa informazione. Soprattutto se si tenta timidamente di promuovere musica e cultura che hanno una parte importante nella nostra tradizione, al di là delle sagre gastronomiche estive, peraltro ottime ma che risvegliano l’interesse dei più per poche settimane in estate, mentre cala pesante il silenzio su ciò che non si fa (e che si potrebbe tranquillamente fare) nella rimanente parte dell’anno.
Non solo, credo sia utile conoscere la regista-autrice Jane Rose Speiser. Due parole su di lei: nata a Princeton, precocissimo talento, laureata ad Harvard in architettura, protagonista dell’avventura della Comune ProjectOne di S.Francisco negli anni ’70 (esperienza sulla quale ha scritto un libro autobiografico “La mappa stradale della terra promessa”, Ed. Manzoni). Ha esplorato molti aspetti delle arti figurative come architetto, scultrice, fotografa di scena, pittrice, regista cinematografica sia negli USA che in Italia, dove vive da più di trent’anni. Tante esperienze artistiche e professionali vissute senza abbandonare quest’angolino remoto di mondo e senza viverlo come un carcere o un esilio.
Altrettanto utile accendere un piccolo riflettore su I Sottosuono. Sono fioriti nel 1991 e propongono nelle piazze un repertorio rock-pop caratterizzato dalla ricerca vocale (tutti i membri della band cantano) che poggia su due pilastri principali: la musica senza tempo dei Beatles e le raffinate armonie dei Beach Boys. I Sottosuono sono anche autori, e hanno pubblicato, oltre a un cd di cover, due dischi di canzoni originali, “Sogni in Prospettiva” e “Con le ali“, partecipando alle compilation “Sconcerto” e “Sconcerto II”.
Fanno parte del gruppo Piero Rovida, tastierista & farmacista; Lorenzo Lajolo, bassista; Amedeo Casella, affermato ginecologo di Imperia con la passione per la chitarra; Simone Mazzone, chitarrista classico (fa parte dalla fondazione della Camerata Musicale Ligure) col vizietto del rock. Un indispensabile tocco femminile è assicurato dalla ottima cantante solista Ilaria Gazzano, la cui dinamica presenza sul palco movimenta piacevolmente i concerti della band. E, senza dubbio, ne migliora l’estetica.
Da venerdì 27 marzo 2015, è disponibile alla visione sul sito “kickstarter.com” un video realizzato presso il teatro Salvini di Pieve di Teco allo scopo di promuovere una raccolta fondi per sostenere la produzione di un musical satirico dal titolo “Stowaways – Clandestini a bordo”. Scritto dalla regista statunitense Jane Rose Speiser, che risiede da tempo a Ponti di Pornassio, è stato musicato da Piero Rovida, farmacista di Pornassio e membro della band “Sottosuono”, attiva da più di vent’anni nel Ponente ligure.
Scrive Speiser, autrice: “Una proposta di musical, per un pubblico internazionale, il testo in Italiano, le canzoni in Inglese, come protagonista una città di mare, della Liguria del Ponente. In più: un Duca eretico che rubacchia un navicello, con un clavicembalo sistemato sul ponte; sua moglie, l’eminenza grigia dell’impresa, suo cugino che si presta (malvolentieri) a finanziare la scienza,morendo prematuramente di peste, un astronomo appena uscito di una segreta, un vagabondo, aspirante astronomo, un barbone che suona la batteria, una pagliaccia che dorme in una lavanderia marinai, viandanti vari, saltimbanchi, acrobati,donne leggere con voci da soprano, donne pesanti con voci da contralto, la peste, la breakdance, le tasse e qualche guerra, alcuni extracomunitari ed un continente da scoprire, manoscritti illustrati e CD-rom iconati, un oceano da navigare e qualche legge da circumnavigare; ed in prima fila:l’orizzonte di un pianeta, che può essere piatto o tondo secondo i tempi che corrono, il tutto un po’ fuori orario, in un secolo immaginario, che spazza tra il trecento ed il terzo millennio, tra i vicoli magici, le alture eleganti ed il mare misterioso, di una città che incanterà suo pubblico”. (dal sito http://www.stowawaysmusical.com).
Dott. Piero Rovida