Ho fatto due passi, a Savona, tra il ponte Ruffino e la salita Trento Trieste: l’intervento sulla passeggiata non è ancora finito, ma se il buon giorno si vede dal mattino (piazzale Eroe dei due Mondi) i savonesi avranno ancora speso dei soldi con risultati davvero scadenti.
Mi piacerebbe proprio sapere come si può permettere ad un URBATETTO, titolo accademico che propongo “honoris causa” a chi governa lo sviluppo urbano di Savona,lo scempio che sta producendo.
Il Prolungamento? è il collegamento tra la Darsena ed il Litorale di Ponente.
Non mi si venga a raccontare che ora è il polmone verde di Savona!
L’asfalto la fa da padrone ed in qualsiasi ora del giorno, ed anche della notte, il via vai di auto è incessante (possibile che non si sia mai pensato ad un rilevamento, con telecamere, da parte della Polizia Urbana? come accade nella ‘Genova matrigna’).
Se veramente si vuole che questa sia una zona di relax e svago perché, dopo aver rimosso tutto l’asfalto, non portare a verde, con tappeto erboso e sentieri in ciottolato, l’area compresa tra le due piscine e dal mare sino alla linea ferroviaria, lasciando carrabile, a servizio degli stabilimenti balneari,la sola zona prospiciente il mare.
Costa di più tagliare l’erba o rifare l’asfalto?
Si potrebbe anche realizzare una pista ciclabile che permetta il collegamento dalla Darsena alla Spiaggia di Ponente ma forse questo andrebbe a cozzare con la passeggiata ideata dal suddetto URBATETTO.
A proposito se era un Concorso di Idee (quindi va premiata l’idea!) perché riconfermare uno studio professionale che ha prodotto, come gli altri, un’idea ma con un progetto già da rifare?
Nei concorsi di idee la progettazione normalmente non viene pagata però se si chiede di rifare il progetto questa volta è un incarico professionale e si paga…eccome si paga!
Claudio Maineri