Alcuni articoli comparsi sulla cronaca locale de IL SECOLO XIX e LA STAMPA, nel periodo che va da dopo ferragosto a domenica scorsa, 14 settembre, hanno occupato il fine estate dei Borghettini (e non solo) raccontando le ultime vicende della SERVIZI AMBIENTALI S.P.A., società tesa a proporre una nuova immagine di sé, un nuovo “look”.
Il primo (LA STAMPA del 19/08/2014) più che un articolo vero e proprio, è una pagina pubblicitaria, pagata dal Comune di Borghetto S.S., nella quale vengono presentati “I PROGETTI CHE CAMBIERANNO IL VOLTO DELLA CITTADINA…” e che “….faranno fare a Borghetto un salto di qualità'”.
L’articolo (senza firma) annuncia ai lettori le trasformazioni che il nostro Paese subirà, grazie a progetti che, ad oggi, sono ancora tutti da attuare: dal recupero dell’ex area Roveraro, a quello del Castello Borelli, allo stop nella costruzione di seconde case. Probabilmente l’epidemia di annuncite renziana è arrivata anche a Borghetto S.S.
C’è poi la parte “ambientalista”: anche la SERVIZI AMBIENTALI S.P.A. ci fa promesse: basta puzze, benvenuti ai nuovi allacci, ma soprattutto scopriamo che stiamo apprestandoci ad accogliere il “comprensorio di Albenga” e i suoi reflui. “L’annuncio è stato dato pochi giorni (fa) da Mario Baucia (presidente) e Alessandro Vignola (amministratore
delegato) della Servizi Ambientali.”
Certo che di fronte a questa notizia , se noi Borghettini avevamo ancora qualche speranza che la fogna ingauna se ne stesse al di là di Capo S.Spirito, l’abbiamo bella che persa la speranza.
Su LA STAMPA del 23 agosto Paolo PAGANELLI***, Direttore Generale della Servizi Ambientali, ci propone il “parco tematico” su natura e ambiente: “…ambizioso progetto: occupare i circa 90 mila metri quadrati…con un parco natura e la realizzazione di una fattoria delle energie alternative….”, progetto sul quale il Direttore Generale lavora da diversi anni e che ha “preso corpo grazie alla sensibilità del presidente Mario Baucia e del C.d.A.” . Anche al sindaco Giovanni GANDOLFO piace questo progetto: “Questo parco nel nostro Comune riscatterà in parte la ferita che lo sfruttamento della cava ha lasciato…” Io avrei ricordato anche la ferita lasciata dalle migliaia di fusti contenenti sostanze tossiche che avevano trovato “alloggio” nella cava.
A fianco di questo articolo c’è un’intervista al presidente prof. Mario Baucia che conferma quanto già detto il 19 agosto. Il pezzo si intitola “L’impianto ospiterà anche l’Albenganese”, caso mai non avessimo capito bene, e in esso il Presidente dice che: “…tutti gli atti politici e amministrativi…vanno verso un ulteriore ampliamento…dell’impianto per poter depurare anche tutti i reflui del comprensorio albenganese”.
A questo proposito, oltre a ribadire il mio totale dissenso all’allaccio del territorio albenganese col depuratore di Borghetto S.S., cito la frase di un mio amico, che di politica e lavori pubblici se ne intende parecchio e che, secondo me, sintetizza in poche parole gli errori che hanno fatto e che stanno per fare quelli che prendono le decisioni nella SERVIZI AMBIENTALI S.p.A.: “L’allaccio di Albenga con Borghetto è contro natura, come già lo è stato quello di Ceriale”.
Errori che stiamo pagando e che pagheremo anche in futuro, soprattutto noi Borghettini.
Il 26 agosto su IL SECOLO XIX viene pubblicato un articolo che smentisce tutto ciò che finora era stato detto circa l’allaccio di Albenga ed entroterra. Titolo “Addio Borghetto, per il depuratore è in pole Villanova” . Si afferma che un “depuratore ingauno” sarebbe senz’altro molto meno costoso oltre che più logico. Non solo; questa notizia viene rafforzata dall’assessore regionale Raffaella PAITA, candidata alla presidenza della Regione Liguria, che in un incontro pubblico con gli amministratori del comprensorio albenganese dichiara: “Questo territorio deve avere ospedale e depuratore” e poi: “Borghetto non è un dogma”. Su queste affermazioni la Servizi Ambientali non ha rilasciato alcun comunicato e quindi, a noi poveri lettori, non ci resta che attendere il dopo elezioni regionali del 2015 e verificare se quanto detto dalla PAITA sono solo promesse elettorali ovvero rappresentano una seria intenzione a costruire un depuratore albenganese.
Con: “Depurazione, stangata in arrivo” comparso su IL SECOLO XIX del 9 settembre, si spiegano, oltre alle “sofferenze di allaccio” dei comuni di Pietra Ligure e Borgio Verezzi subite in quanto si sarebbe privilegiato il collegamento con Ceriale, i gravi sacrifici economici a cui dovranno sottoporsi tutti i Comuni facenti parte del consorzio per coprire il “buco di bilancio” della Servizi Ambientali che ammonta a 1.201.988,42 euro (la quota del nostro Comune è di € 208.498,50).
Potrebbe bastare, ma i sacrifici purtroppo non sono finiti. Il 14 settembre 2014, su LA STAMPA, l’amministratore delegato Alessandro VIGNOLA ( nella foto a sn )cerca di spiegare il nuovo appalto di 10 milioni di euro che verrà affidato per “…la progettazione definitiva del completamento del collegamento della rete fognaria dei Comuni di Pietra (ed entroterra) e Borgio Verezzi al depuratore….e l’ampliamento dello stesso…“. Se si spendono 10 milioni solo per la progettazione mi sembrano un po’ troppi. Allora quanto verrebbe a costare il vero e proprio allaccio? Crediamo in un errore di esposizione.
Concludo dicendo che sono perfettamente d’accordo col Prof. Baucia quando si lamenta che “…tanti…intervengono a sproposito senza conoscere realmente la materia” (LA STAMPA 23/8).
E’ vero, i cittadini poco conoscono e poco sanno di ciò che accade alla Servizi Ambientali, ma è anche vero che è estremamente difficile, da parte dei cittadini, accedere agli atti della Società, farsi spiegare i bilanci e i progetti, poter leggere i verbali del C.d.A. e delle assemblee dei Sindaci del Consorzio, conoscere con quali criteri sono state effettuate le nomine dei Presidenti, dei Direttori Tecnici e Generali, quali stipendi hanno percepito e percepiscono, quali e quante liquidazioni sono state loro erogate, ecc. ecc.
Quindi di fronte a questa carrellata di notizie, a volte contrastanti e quasi sempre molto preoccupanti, forse si dovrebbe cercare di essere ancora più trasparenti, non limitandosi alle visite guidate al depuratore e alle interviste tematiche e di propaganda, ma indire pubbliche assemblee dove i cittadini possano confrontarsi con la Servizi Ambientali e dove essi possano formulare domande e ricevere risposte.
Silvestro Pampolini
*** Giovanni Paolo PAGANELLI, perito industriale (che qualche dipendente comunale si ostina a chiamare dottore), inizia la sua carriera alla Servizi Ambientali nel 2002, in qualità di Presidente, mentre è ancora amministratore unico delle SIRIS SRL di Loano. Nel 2006 cessa la funzione di Presidente e diventa Amministratore Delegato, carica che detiene fino al 2008.
Nel frattempo (2007/2012) è anche membro del Consiglio di Amministrazione. Nel 2009, viene assunto dalla Servizi ambientali a tempo indeterminato con
la qualifica di Direttore Generale, carica che ricopre ancora attualmente.