A Claudio Scajola.
Premesso che sono certo tu non sia il peggiore, ma uno dei tanti ai quali noi, popolo di imbecilli (io in prima fila) abbiamo consegnato il nostro paese.
Premesso di ammettere il tempismo del tuo arresto, avvenuto guarda caso proprio in campagna elettorale. Premesso che non vorrei essere al tuo posto, chiuso in una cella con la consapevolezza che fuori da quelle mura tutta l’Italia ride di te, i tuoi nemici esultano, i tuoi amici si affrettano a rimuovere dal loro profilo di facebook le foto che li ritraggono al tuo fianco, fieri e sorridenti…..Premesso che delle tue pene non me ne frega (come direbbe un saggio) “una beata minchia”….Che linguaggio anticlericale…..che oltraggio…..Ti sei fatto ricevere dal papa….hai baciato la mano del Santo, ti sei inginocchiato al cospetto dell’ambasciatore di Dio. Andavi alle messe importanti, quando eri ancora un misero consigliere, e poi da sindaco, non mancavi mai alle processioni…..Il crocifisso, il prete, le autorità…..
Eri uno di quelli che alle processioni, o durante la Messa,ripeteva…..”ascoltaci o Signore !”…..poi ti guardavi intorno per assicurarti che il tuo labiale fosse stato adeguatamente visto dai tuoi potenziali elettori……Chissà se preghi anche in galera, dove nessuno ti può vedere….Mia nonna si è rotta la schiena fino a 75 anni. Perchè dopo una vita di sacrifici lo stato l’ha ricambiata con 500 euro al mese di pensione e una casa popolare con affitto aggevolato. Ha lavorato fino a quando un tumore l’ha divorata.Voleva avere i soldi per pagarsi il funerale. Aveva troppa dignità per farselo pagare dal Comune, per gravare le spese sulla sua famiglia…..
Dov’ero rimasto?…..Ho perso il filo del discorso….Ah…si certo…premesso dunque questo e quest’altro ..Voglio dire una cosa a te (che non leggerai) e a tutti quelli come te….che probabilmente leggeranno. Siete … parassiti. Non permetterò che questa terra, ed il paese dove mio figlio crescerà con i sacrifici del mio lavoro, finisca nelle vostre mani sudate. Fino a ieri non me ne fregava nulla….Ora no. Lo devo a mio figlio. Sono vostro nemico. Sono nemico della vostra ipocrisia, del vostro perbenismo interessato.
Sono nemico delle vostre cravatte, dei vostri sorrisi di circostanza. Nemico delle vostre malefatte, del vostro servilismo….Quando seguite il corteo dei fedeli…quando pregate ad alta voce…..Ricordatevi di aggiungere questa invocazione ……Pregate che quell’uomo appeso sulla croce non decida mai di scendere. Pregate con tutta la vostra forza…..che quell’uomo non sia davvero il figlio di Dio…..”