Da anni si va ripetendo in tutte le sedi: ‘Siamo stanchi di annunci, servono i fatti‘. Ognuno, con rigore e coerenza, dovrebbe guardarsi nel proprio ‘orticello’ (azienda, associazione di categoria, sindacato, partito, Comune, Provincia, Regione) e domandarsi ‘dove ero e dove sono arrivato’. Almeno in terra ligure è fuori dubbio che gli albergatori, soprattutto a ponente, sono gli sconfitti. Negli ’60, ’70 e metà anni ’80 abbiamo conosciuto il boom di aziende alberghiere, di arrivi e presenze, stranieri del centro e nord Europa. La provincia di Savona, in particolare, ha perso le sue fabbriche, specie a levante, perchè il turismo “era l’alternativa, la vocazione ideale del territorio”. Il ponente, sostenevano, avrebbe dovuto solo coltivare e raccogliere i frutti di un territorio baciato alla stregua di una miniera. L’occupazione del potere e delle rappresentanze da parte di una maggioranza di incapaci, incoerenti, in conflitto di interessi, corsa al profitto facile, ha finito per distruggere, deturpare, dequalificare. E oggi c’è chi invoca ‘qualità alta e prezzo giusto’. Ma dove vivono? Quale film hanno visto?
COMUNICATO STAMPA
GLI ALBERGATORI INCONTRANO I SINDACI DEL TERRITORIO
L’incontro annuale dell’UPASV: “Più sostegno alla nostra categoria”
Più sostegno alla categoria, a cominciare da una minore pressione fiscale a livello locale. È questo il grido d’allarme che proviene dagli albergatori della provincia di Savona, ritrovatisi al Capanno di Ranzi, a Pietra Ligure, per il consueto incontro annuale dell’UPASV – Unione Provinciale Albergatori di Savona, alla presenza della Presidente Franca Roveraro Cappelluto, del Direttore dell’Unione Industriali della Provincia di Savona Alessandro Berta, del Direttore UPASV Carlo Scrivano, e di Massimiliano Vavassori, Direttore del Centro Studi Touring Club Italiano. Un meeting per incentivare il dialogo con gli enti locali del territorio, al quale hanno preso parte rappresentanti dei Comuni di Savona (gli Assessori Elisa Di Padova e Paolo Apicella), Alassio (Assessore Simone Rossi), Andora (Assessore Franco Bruno), Borghetto Santo Spirito (Sindaco Giovanni Gandolfo), Borgio Verezzi (Sindaco Renato Dacquino), Celle Ligure (Assessore Paolo Guastavino), Ceriale (Sindaco Ennio Fazio, Assessore Marinella Fasano), Loano (Sindaco Luigi Pignocca), Noli (Consigliere Comunale Bruno Saporito), Orco Feglino (Sindaco Milena Scosseria), Pietra Ligure (Sindaco Luigi De Vincenzi) e Vezzi Portio (Sindaco Alessandro Revello).
Obiettivo comune, sviluppare una maggiore sinergia tra la categoria e le pubbliche amministrazioni. “Chiediamo ai comuni di venirci incontro”, afferma Franca Roveraro Cappelluto, Presidente UPASV. “Buona parte del nostro reddito viene versato nelle casse dello Stato, e vengono progressivamente a ridursi le risorse da investire nelle nostre strutture per riuscire a stare al passo con le esigenze del turismo moderno. Si tratta di un problema condiviso, molto sentito, in un settore come il nostro che è importante per l’economia del territorio”.
“La realtà balneare è in uno stato di sofferenza perché il prodotto è maturo e la concorrenza è sempre maggiore rispetto al passato”, aggiunge Massimiliano Vavassori, Direttore del Centro Studi Touring Club Italiano. “Serve organizzare una offerta innovativa, ma anche una maggiore collaborazione tra il pubblico e il privato, come già accade nel resto del mondo. Siamo consapevoli delle difficoltà in cui versano le pubbliche amministrazioni al momento, ma occorre uno sforzo da parte di tutti: la Liguria ha la fortuna di possedere un bacino di utenza propenso al viaggio, un pubblico di riferimento del nord Italia piuttosto affezionato, ma al momento manca ancora la capacità di impostare modelli per attrarre il pubblico internazionale. Che, oggi, è quello che fa la differenza”
Dall’incontro, una proposta concreta da parte degli albergatori, rivolta agli amministratori della provincia di Savona: IMU al minimo (7,6 per mille, solo quota dovuta allo Stato, senza maggiorazione a favore del Comune); azzeramento TASI; per la tassa sui rifiuti, agevolazioni in base alla stagionalità e condizionate all’impegno da parte degli albergatori a migliorare fortemente il proprio atteggiamento nei confronti dell’ambiente, certificando le aziende e incrementando in modo serio la raccolta differenziata. Un punto di partenza per incontri tra le singole associazioni comunali degli albergatori e le rispettive amministrazioni, così che i Comuni possano attivare “tavoli contrattuali” da convocarsi in breve termine e comunque prima della predisposizione del bilancio di previsione in modo tale che questo documento possa contenere indicazioni precise e segnali inequivocabili sull’aiuto concreto ed il sostegno effettivo al settore economico del turismo che nella nostra provincia dà lavoro a moltissime famiglie.
“Per noi albergatori, queste richieste sono essenziali per la sopravvivenza delle nostre aziende in un momento in cui il comparto turistico sta diventando uno degli assi portanti della nostra Provincia. Valuteremo con grande attenzione le proposte programmatiche dei candidati a Sindaco delle prossime amministrative. Saremo disposti a scendere nuovamente in piazza, come è già successo durante la ‘marcia dei 600’ in cui chiedevamo la non introduzione della tassa di soggiorno, per riaffermare che non possiamo più aspettare, pena la morte delle aziende, la perdita dei posti di lavoro e il depauperamento del tessuto economico e sociale”, conclude Franca Roveraro Cappelluto, Presidente dell’UPASV.
VEDI SU IVG.IT (editore Matteo Rainisio figlio di ex albergatori di Pietra Ligure) INTERVISTA A VAVASSORI
REGIONI, TURISMO, LIGURIA : TROPPE INCERTEZZE SU RIFORME
BLOCCANO GOVERNANCE LOCALE E RIORGANIZZAZIONE
GENOVA.La Regione Liguria ha già fatto una approfondita opera di razionalizzazione per tagliare i costi del turismo. Dopo l’eliminazione delle Apt , anche le spese per gli uffici di informazione e accoglienza turistica sono scese, in questi anni ultimi, da due milioni di euro a 1, 7 milioni, grazie alle nuove collaborazioni avviate dalla Regione Liguria con i comuni e al riordino dell’intero servizio.
Lo afferma l’assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri, rispondendo alle dichiarazioni del consigliere regionale Raffaella Della Bianca sull’organizzazione del turismo in Liguria.
Diverso invece il discorso per quanto riguarda una nuova governance in materia di turismo che “non può prescindere da un quadro chiaro a livello nazionale, per evitare di fare una cosa oggi e doverla cambiare il giorno dopo”, dichiara Berlangieri.
Per l’assessore, “La Regione Liguria ha le idee chiare su come riorganizzare la governance, secondo un concetto chiaro e cioè che cosa serve per far funzionare l’economia del turismo e migliorare le performance delle imprese.
Ma in una situazione e un quadro nazionale ancora di grande incertezza sulla riforma del Titolo V della Costituzione Province sì, Province no, Città Metropolitane, il rischio di varare norme intempestive e inutili è reale. Aspettiamo le decisioni e vediamo il da farsi”.