Diffamazione. Condannato a 16 mesi di reclusione, assolto in appello. Claudio Del Frate obbligato dal Tribunale di Varese anche ad un risarcimento di 120 mila euro. “Pure l’accusa favorevole all’assoluzione”, sottolinea il giornalista che aveva scritto via web un articolo critico della giunta leghista di Morazzone (Varese).
Milano – Assolto perché “il fatto non costituisce reato”: lo scorso 16 dicembre la prima sezione della Corte d’Appello del tribunale di Milano ha annullato la sentenza di primo grado che condannava per diffamazione a mezzo stampa il giornalista Claudio Del Frate a un anno e quattro mesi di reclusione.
La querela era stata sporta a causa di un articolo – pubblicato nel 2006 su Varesenews.it – in cui il giornalista criticava un provvedimento della giunta leghista di Morazzone (Va). Del Frate avrebbe dovuto anche corrispondere alla parte lesa un risarcimento di 120 mila euro in sede civile: insieme alla responsabilità penale è caduto anche l’obbligo del risarcimento. “In appello l’accusa stessa – ha raccontato il giornalista a Ossigeno – ha sostenuto che io dovessi essere assolto. Durante il processo, la rappresentate della Procura generale, Daniela Meliota, ha detto di non voler neanche commentare la sentenza di primo grado. Secondo tutti, infatti, l’articolo era veritiero, il fatto era grave e i toni che avevo usato rientravano all’interno del diritto d critica. Sono stato assolto perché il fatto non costituisce reato”. (in http://www.ossigenoinformazione.it/2013/12/diffamazione-condannato-a-16-mesi-assolto-in-appello-36658/)