Trucioli

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Lettera 4 / La guerra Russia-Ucraina, il genocidio palestinese: le responsabilità dell’informazione e dei governi europei emergeranno dalla storia


Alla redazione di Trucioli.it. In passato leggevo diversi giornali, La Stampa, Corriere della Sera, il Manifesto, Il Secolo XIX, la Repubblica, oggi leggo Il Secolo XIX per la cronaca locale e il Fatto Quotidiano, ma continuo a seguire la rassegna dei giornali di Prima pagina ed i Tg di Rai3.

Un’immagine del nuovo naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia e la Marina Militare precisa che sono cinque e non sette, come in un primo momento era stato comunicato, i morti recuperati a bordo di un barcone carico di oltre 500 migranti che si � capovolto a circa venti miglia al largo delle coste libiche. Roma, 25 maggio 2016. ANSA/ UFFICIO STAMPA MARINA MILITARE +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Le copie dei giornali vendute sono progressivamente diminuite (Trucioli.it ha pubblicato il grafico) ed oggi ci sono  giornali che sopravvivono solo grazie agli aiuti statali.

Il motivo di questo crollo delle vendite, a mio parere, é dovuto in parte al fatto che si può trovare buona informazione gratuita in internet, ma principalmente al fatto che la maggior parte dei giornalisti non fa buon giornalismo e la linea politica dei giornali segue l’indirizzo dei proprietari  dei giornali, appartenenti a quella classe sociale che, con la sua ricchezza, controlla il potere politico e la società.
Come dice giustamente Sigfrido Ranucci, uno dei pochi bravi giornalisti e non é un caso che abbia subito un grave attentato, un buon giornalista deve informare, raccontare i fatti ed aiutare i suoi lettori a capire ciò che accade, ma la maggior parte dei giornalisti non lo fa. Non basta una giornalista come Francesca Mannocchia per salvare la linea politica di un giornale come La Stampa.
A conferma di quanto scrivo voglio citare tre esempi fondamentali : l’Unione europea, la guerra ucraina e l’attacco palestinese del 7 ottobre 2023.
Questa Unione europea, fondata sui principi del Capitalismo, é un fallimento completo. Non basta la moneta unica e l’Erasmus per fare l’Europa.  Ricordo quando il Presidente Prodi, verso gli anni 2000, disse che l’adesione dell’Italia all’Euro avrebbe comportato qualche sacrificio ma poi sarebbero migliorate le condizioni di vita degli Italiani e non ci sarebbero più state guerre in Europa.
E’ successo il contrario: chi aveva qualche risparmio in banca l’ha trovato dimezzato, la vita lavorativa prolungata e le pensioni ridotte, la disoccupazione, la povertà, la disuguaglianza sociale sono  aumentate, sono state  privilegiate la scuola e la sanità privata, ridotti i fondi alla ricerca, con il risultato che oggi gli Italiani hanno più difficoltà a curarsi, hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita, e, da allora, abbiamo partecipato con la Nato a diverse guerre di aggressione.
Oggi siamo cobelligeranti con l’Ucraina e con la Nato in una guerra per procura contro la Russia, preparata e voluta dagli Stati Uniti, ed invece di andare verso la cessazione dei blocchi militari ed una politica basata sui commerci con rinnovamento dell’Onu, in un mondo multipolare in cui le controversie tra Stati siano risolte con la diplomazia.  Osserviamo una preoccupante militarizzazione della società per la volontà di questi leader europei, che  con una irresponsabilità incredibile, vogliono  abituarci all’idea della guerra ed hanno iniziato una corsa al riarmo.
Il capitalismo ha dimostrato in Europa e negli Stati Uniti il suo fallimento e questi dirigenti europei, Von der Leyen, Starmer, Macron, Merz, Meloni, pensano di uscire dalla crisi con la creazione del nemico, oggi la Russia, per giustificare enormi spese pubbliche insostenibili, finanziando le industrie delle armi, della cyberguerra, senza pensare che così si peggiora lo stato sociale e l’inquinamento  ambientale e si corre il rischio di  una guerra nucleare con la Russia.
I giornali mainstream,  la Rai, con l’eccezione di qualche bravo giornalista come Riccardo Iacona, Sigfrido Ranucci e pochi altri, La7 e le Tv  berlusconiane sostengono questa UE, senza umanità perché é complice del genocidio palestinese che Israele continua ad attuare sotto gli occhi del mondo, senza un progetto politico, senza democrazia perché il Parlamento europeo non ha poteri e le decisioni importanti vengono prese a Bruxelles da burocrati non eletti e sotto il controllo delle lobby militari-finanziarie e delle corporazioni internazionali prevalentemente statunitensi.
Nel febbraio 2022 quando la Russia attaccò l’Ucraina, c’erano già 14.000 morti in gran parte russofoni, in una guerra civile iniziata nel 2014 dal governo di Poroshenko contro le popolazioni del Donesk e Lugansk, una guerra che l‘UE avrebbe dovuto e potuto fermare.
Innumerevoli giornalisti, storici, analisti politici e generali, giuristi internazionali e nazionali come Benjamin Abelow, Immanuel Tod, Jeffrey Sachs, Alessandro Orsini, Massimo Mazzucco, Elena Basile, Pino Arlacchi, Domenico Gallo, Ugo Mattei, Fabio Mini, Manlio Dinucci, Fulvio Grimaldi, Lucio  Caracciolo, Barbara Spinelli, Marco Travaglio, Stefania Maurizi, Daniela Ranieri, Angelo D’Orsi, Franco Cardini e tanti altri, che con libri, articoli, video ben documentati dimostrano come la guerra ucraina sia iniziata nel 2014 con un colpo di Stato contro il Presidente Yanukovich, organizzato e finanziato dagli Stati Uniti con gli Alleati europei della Nato, contro gli interessi dei Paesi europei, per portare l’Ucraina nella Nato , per rompere i rapporti commerciali dell’UE con la Russia e determinare la caduta del governo Putin, con il fine di liberarsi di uno dei due ostacoli principali all’egemonia mondiale, l’altro é la Cina, e impedire una collaborazione commerciale dell’UE con la Russia che avrebbe reso più concorrenziali le imprese europee nei confronti di quelle statunitensi.
Gli Stati Uniti hanno già ottenuto ciò che volevano, grazie alla stupidità autolesionistica di questi leader europei che continuando a finanziare la guerra, aumentano i morti e la distruzione ucraina, la povertà degli europei, in particolare degli Italiani, ed il rischio di una guerra nucleare perché la Russia é una potenza nucleare. Ma i politici europei e l’informazione mainstream, giornali e Rai, ignorano questi analisti contrari alla guerra ed al riarmo e li indicano come filo-putiniani, quasi traditori della patria.     .                             
Lo stesso é successo con l’attacco palestinese del 7 ottobre 2023, descritto dai giornali italiani a maggior  tiratura, La Stampa, la Repubblica, Il Corriere della Sera, da quelli di destra, da Rai e Tv private, tranne rare eccezioni, e da quasi tutti i politici italiani, come un atto terroristico contro gli Ebrei, un pogrom, ignorando l’apartheid israeliana, l’occupazione, la colonizzazione del territorio palestinese con la pulizia etnica, il terrorismo israeliano delle tante operazioni militari contro la popolazione palestinese, particolarmente ‘Piombo fuso’ nel 2008-2009 e ‘Margine protettivo’ nel 2014, la legge dello Stato-Nazione approvata dalla Knesset nel 2018 che razzisticamente attribuiva la nazionalità israeliana ai soli  ebrei e dava via libera alla colonizzazione dell’intera Palestina.
Una valutazione europea colonialista, ma per i Palestinesi l’attacco alle torri di guardia ed alla barriera che imprigiona Gaza, ai soldati e agli israeliani ebrei abitanti dei paesi una volta palestinesi, oppure cancellati, é stata una rivolta contro gli israeliani non in quanto ebrei ma in quanto occupanti. Facendo propria come sempre nel passato, la narrazione sionista  secondo cui ogni resistente palestinese é un terrorista e tale é anche la popolazione palestinese perché sostenitrice della Resistenza,  si é disumanizzato il Popolo palestinese  giustificando un genocidio iniziato già con la pulizia etnica e le stragi della  Nakba nel 1948, proseguito sottotraccia con l’occupazione e la colonizzazione ebraica della Palestina dopo la guerra dei sei giorni nel 1967 ed esploso in tutta la sua gravità dopo l’attacco della Resistenza palestinese del 7 ottobre del 2023.
L’ostacolo ad una convivenza pacifica tra Arabi palestinesi e Ebrei israeliani non é Hamas e le altre forze della Resistenza palestinese ma il colonialismo sionista, perché la Palestina è un Paese arabo in un contesto arabo.
La popolazione ebraica nel 1897, quando Theodor Herzl nel Congresso sionista di Basilea propose uno Stato ebraico in Palestina, era il 4 %  e possedeva il 4% del territorio. Lo Stato ebraico é il risultato del progetto sionista nazionalista e colonialista secondo cui, sulla base di quanto scritto nei libri sacri, tutta la Palestina é proprietà degli Ebrei e si  é realizzato grazie alla complicità dei governi europei, specialmente la GB, e statunitensi ma non può essere democratico perché ignora i diritti dei Palestinesi, il popolo indigeno.
Con l’attacco del 7 ottobre i Palestinesi hanno dimostrato di essere un popolo che resiste e vuole la libertà, hanno riportato al centro dell’attenzione mondiale l’occupazione della Palestina e la colonizzazione degli ebrei israeliani, il fatto che Israele non é invincibile e che il progetto sionista della Palestina come Stato di soli ebrei é irrealizzabile e criminale.
Quando in Italia, sui giornali e  nei  talk-show televisivi, si metterà in discussione il carattere criminale del progetto sionista nazionalista e colonialista che secondo lo storico Ilan Pappé, come spiega nel suo ultimo indispensabile libro ‘La fine di Israele’, andrebbe studiato nelle Università ? 
Per la maggior parte dei Palestinesi, per gli storici ebrei Ilan Pappé, Avi Shlaim, John Mearsheimer, Enzo Traverso, l’attacco palestinese del 7 Ottobre è stata un’azione della Resistenza palestinese che può anche avere note terroristiche, ma reattive al terrorismo ben più grave di Israele, potenza atomica illegalmente occupante, responsabile di apartheid, di crimini di guerra e contro l’umanità, colonialismo d’insediamento ed anche di genocidio, il peggiore dei crimini, secondo la Commissione d’inchiesta dell’Onu.
Ma di tutto ciò non c’é traccia nella stragrande maggioranza dell’informazione e della politica italiana ed europea, anzi vengono pubblicate inserzioni a pagamento, Associazione Sette Ottobre, con le peggiori fake news della propaganda sionista come neonati bruciati, stupri di gruppo, persone smembrate, senza alcuna prova. 
L’informazione ed i governi europei ripetendo per oltre  due anni che  l’attacco di Hamas e delle altre forze della resistenza è un attacco terroristico e che ‘Israele ha il diritto di difendersi’, mentre Israele nella storia israelo-palestinese é l’aggressore, hanno giustificato eticamente il genocidio palestinese che continua tuttora, in Cisgiordania con la pulizia etnica ed a Gaza con gli omicidi mirati, con il freddo, la fame e la carenza di cure, senza fare nulla per fermare il governo fascista e genocida di Netanyahu ed i suoi ministri. Il genocidio palestinese e le responsabilità dell’informazione e dei governi europei emergeranno, con tutta la loro gravità, nel prossimo futuro ma già ora é evidente il danno fatto alla diaspora ebraica in tutto il mondo.
Esprimo tutta la mia solidarietà alla valente e coraggiosa giurista Francesca Albanese, Relatrice dell’Onu, che onora l’Italia, a Mohamed Shahin imam di Torino ed agli studenti pro-pal.
Ireo Bono
(medico specialista in oncologia e pensionato)

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