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Savona: il mio ricordo di Gianfranco Ricci, la sua testimonianza cristiana nella DC, nel Partito Popolare, CDU, UDC, con spirito di servizio


Gianfranco Ricci, docente universitario, uomo politico e soprattutto un testimone esemplare della sua fede cristiana è mancato il giorno dell’Immacolata Concezione  come aveva preconizzato ed alla quale era molto devoto.

di  Ganfranco Barcella

Il prof. Gianfranco Ricci: dalla Dc, al Partito Popolare, al CDU, all’UDC sempre con spirito di servizio alla comunità

Ha lasciato infatti grandi insegnamenti ed ora un vuoto immenso. Rimasi piacevolmente colpito dalla mitezza del suo carattere e dalle sue capacità riflessive ma soprattuto riconobbi in lui l’umiltà come nota dominante del suo mettersi in relazione. Mi ricordo che gli proposi di svolgere uno studio su un argomento teologico e lui mi rispose con un sorriso di benevolenza, che era più edotto sui temi pedagogici.

Una sera mi invitò a casa sua, insieme ad altri amici, per una riunione conviviale. Poi la lettura del <De vita solitaria> condizionò molto il mio agire e diradai gli appuntamenti con gli amici: storie d’altre tempi, non degne di nota.  Ma continuai ad ammirare il prof. Ricci , docente universitario di Pedagogia Speciale e di Educazione Interculturale per il suo impegno instancabile.

Ha anche coperto  incarichi gestionali nella facoltà di Scienze della Formazione a Genova.  Nel 1998 è entrato a far parte della Fondazione della Cassa di Risparmio di Savona sino al 2008, ricoprendo vari incarichi tra cui quello di presidente. E’ stato anche presidente dell’Irre- Liguria (Istituto Regionale per la Ricerca Educativa) ed è stato inoltre membro del Consiglio Direttivo di <Mediterraneo senza handicap>, onlus di Diritto Internazionale con sede a Roma, del CDA della Cooperativa Sociale <Il Granello> di Varazze.

Gianfranco Ricci era ben accolto ovunque perché possedeva una grandezza interiore che si manifestava nella lealtà e nella capacità di dedicarsi a cause nobili.  Sapeva comprendere e condividere i sentimenti altrui, mostrando premura ed attenzione soprattutto nei confronti di chi soffriva. Era sempre pronto ad offrire il proprio tempo, le proprie risorse ed il proprio supporto agendo con semplicità, rispetto e senza ipocrisia. Era un punto di riferimento, affidabile per tutti. Gianfranco Ricci ha collaborato anche con il Letimbro ed è stato membro del cda dell’Associazione Orchestra Musicale di Savona, di cui è stato anche Socio Fondatore e Socio dell’Associazione Amici dell’Ospedale San Paolo di Savona.

Dal 2000 è stato confratello della Confraternita di Nostra Signora di Castello di Savona. “Era molto devoto alla Madonna di Misericordia – spiegano i familiari- Una volta ci aveva detto che sarebbe morto l’8 Dicembre proprio nel giorno dell’Immacolata. E’ così ha fatto!” “E’ stato di parola! Lucido fino alla fine, sapeva a cosa stava andando incontro e non si è mai perso d’animo; sempre sorridente, ha lasciato un ottimo ricordo in tutti noi”.

Ricci, uomo di fede è stata una persona, caratterizzata da lealtà, impegno e fiducia incrollabile in una volontà superiore e in un insieme di principi che si manifestavano attraverso una preghiera costante e sempre in umiltà.  Riconoscendo le proprie mancanze  la sua vita è stata segnata dalla misericordia. Ha coltivato un rapporto intimo con Dio, attraverso la preghiera, cercando una guida costante, la saggezza e la forza interiore. E nel contempo ha sopportato le difficoltà con serenità, confidando nel tempo e nel piano provvidenziale che governa il mondo. Era disposto  a crescere spiritualmente attraverso l’ascolto della Parola del Vangelo per comprendere meglio la volontà del Sommo Padre ed approfondire il rapporto con Lui.

Ricci lascia a moglie Vittoria, i figli Sara e Massimo e cinque nipoti. Una persona splendida, marito e nonno esemplare. Fu membro  attivo anche all’interno dell’organizzazione dei Lions e consigliere di minoranza nel Comune di Savona dal 1994 al 1998 ed alle elezioni comunali del 2021 fu capolista della Lista Civica a sostegno del candidato Angelo Schirru.

Sonia Pedalino, priore della Confraternita  di N.S. di Castello così si è espressa in proposito: “Gianfranco Ricci, savonese, attivo nella sua città, è sempre stato molto legato al mondo cattolico ed a quello Confraternale. Negli anni è stato più volte priore di N.S.di Castello e maestro dei Novizi. Sempre pacato, la discrezione era una sua caratterista peculiare; era una figura fondamentale della Confraternita. Attento alle esigenze, aveva sempre una parola di conforto  o anche una battuta quando era il caso. Uomo molto arguto gli piaceva scherzare e non mancava mai di sorridere, anche nelle avversità. Di grande cultura, studioso di alta statura umana e professionale, sempre curioso della vita e delle novità mai si era sottratto dall’impegno di dedicarsi a coloro che erano più sfortunati. Macherà a tutti i suoi amici che gli hanno voluto un gran bene; sarà strano non vederlo arrivare in oratorio. Avremo solo la certezza che ora è là, vivino a Maria Madre di Misericordia che tanto amava e alla quale era tanto devoto”.

Io l’avevo conosciuto come militante della Democrazia Cristiana e poi era confluito  successivamente, alla chiusura della D.C., nel Partito Popolare  e successivamente nel CDU di Rocco Buttiglione, chiudendo l’esperienza partitica nell’UDC. Ricordo a chi volesse accostarsi ancora alla profondità del suo pensiero che è stato autore e/o curatore con altri di vari testi tra cui elenchiamo  i più recenti: “Cittadinanza attiva e cultura euromediterranea”, “Educazione alla legalità” e “Un laico in cammino”.

Pur avendo considerato il prof. Ricci come un modello ma una cosa sola mi accomuna a lui. ll mio primo nome è Giovanni ma sono appena conosciuto come Gianfranco.

Cito ancora tra gli altri il ricordo di Alessandro Bozzano, <il sindaco di Liguria>: ”Caro Prof sei stato un uomo di coraggio, un uomo di solidarietà e di riflessione profonda. Mi spiace molto perdere un riferimento importante per il club dei Lions di cui faccio parte e per cui la Tua presenza e quella di pochi altri mi stimolava sempre più il senso di appartenenza. Mi spiace per la nostra comunità per la perdita di un riferimento culturale importante di opinione….”.

Gianfranco Barcella 


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G.F. Barcella

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