Chi l’avrebbe immaginato. Non sappiamo se siamo di fronte ad un caso unico in Liguria a testimonianza che il turismo pre-natalizzio, ad Alassio, non solo gode ottima salute. Siamo arrivati nei fine settimana all’overbooking al bar. Sul lungomare, in una giornata di sole, alla folla di avventori di un bar, un cartello indica: ‘no consumazione al banco’.


Purtroppo bisogna adeguarsi. Non si tratta, va subito chiarito, di una scelta speculativo. Al banco si risparmia, si spende di meno, rispetto a chi viene servito ai tavoli del dehor, allietato dalle onde del maree, dal sole che abbronza. Dunque più incassi per l’esercente. Non bisogna pensar male. Semmai riflettere sulla professionalità dell’esercente. Il cliente se si trova a suo agio, se l’ambiente è gradevole, se il servizio non ti impone lunghe attese, il prezzo di una consumazione e di un appetizer che accompagna l’aperitivo, è ben accetto. Se si può anche usufruire di lettini gratis nella spiaggia antistante, e il locale serve un menù variegato, che c’è di più invitante. Per fortuna nessuna polemica, ci mancherebbe altro. E per essere pignoli non pare proprio esista una norma che vieti all’esercente la scelta di non servire a tavola.
Bisogna riconoscere che gli esercizi pubblici sul lungomare di Alassio, con poche eccezioni, anche nei periodi di bassa stagione, con il bel tempo, sono affollati. Decine di ristoranti servono pranzo all’aperto e nei dehor. Turismo nazionale, proprietari di seconde case, ma anche turisti del fine settimana, della domenica che arrivano da altre città della Riviera, attratte soprattutto, dal più esteso centro commerciale della Liguria. Sempre più apprezzato da chi vive nella Costa Azzurra. Sarebbe assurdo non riconoscere questo ‘asset’ positivo, dare atto che non siamo di fronte alla dea fortuna. Semmai allo sforzo e all’intraprendenza, del ‘privato e del pubblico’ nel saper creare una formula positiva capace di fruttare risultati.


2/COMUNICATO STAMPA- Con le tradizionale foto davanti ai mega bustoni di Piazza Matteotti e di via Diaz, alla presenza dell’assessore al Commercio del Comune di Alassio, Franca Giannotta, della presidente del Consorzio Alassio Un Mare di Shopping, Lucia Leone, e di alcuni membri del direttivo del Consorzio, si è aperto oggi ad Alassio il concorso natalizio “Shopping dei Sogni” – edizione 2025 –, organizzato dal Consorzio Alassio Un Mare di Shopping in collaborazione con l’Assessorato al Commercio del Comune di Alassio.

Partecipare al concorso è semplice: dal 7 dicembre al 7 gennaio basta effettuare acquisti per almeno 100 euro in una singola giornata presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa, compilare la cartolina del concorso e imbucarla, insieme alla prova d’acquisto, in uno dei due mega bustoni presenti in Piazza Matteotti e in via Diaz. I premi in palio sono tre: per il primo fortunato estratto una Vespa Piaggio 50 con due caschi; per il secondo un soggiorno di una settimana per una famiglia in un residence di Alassio; per il terzo due splendide biciclette.
“Nella giornata dedicata a Sant’Ambrogio, patrono di Alassio, siamo felici di inaugurare il grande concorso natalizio ‘Shopping dei Sogni ‘– dichiara l’assessore al Commercio del Comune di Alassio, Franca Giannotta – Questa iniziativa, promossa dal Consorzio Alassio Un Mare di Shopping insieme all’Assessorato al Commercio del Comune di Alassio, è diventata negli anni uno degli appuntamenti più attesi di Alassio Christmas Town. Ed è il nostro modo per omaggiare i cittadini e i clienti che scelgono di fare i loro acquisti nella nostra città e per sostenere le attività commerciali del territorio, le quali si contraddistinguono per l’eccellente qualità e la cortesia che sanno offrire“.
LA BORSA DEL MUNICIPIO – 200.000€ per VARIARE L’ACCERTAMENTO per il periodo 01 gennaio 2026 – 30 aprile 2026 l’entrata da sanzioni amministrative sul capitolo “SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONE AI REGOLAMENTI IN MATERIA DI CIRCOLAZIONE STRADALE” del bilancio 2026.
21.722€ per l’acquisto di un anno di assistenza hardware e software per il sistema di videosorveglianza cittadina dalla ditta Tecno World 2 S.r.l. con sede in Albenga, via Dalmazia n. 142
2/Il 6 novembre 2025 Trucioli.it titolava: Il presidente Colombi abbandona la Lega per Fratelli d’Italia.

….Ma il sindaco non c’entra con la decisione dell’avv. Igor Colombi, dal gennaio 2024 direttore generale della galassia Gesco Srl (Turismo – Sport – Cultura – Spettacoli – Servizi) di lasciare la Lega di Salvini e accasarsi dal galoppante Fratelli d’Italia. ‘Il comandante Ripamonti’ non ha perso tempo. “Colombì deve lasciare, occupa un poltrona da 40 mila€. che spetta alla Lega”. Non è un mistero. La Lega di Salvini non perdona i ‘traditori’ voltagabbana. Colombi che può fregiarsi, oltre alla sua professione, maestro di tennis. Nella Gesco ricopre un ruolo di prestigio, un bilancio del dare e avere da grande azienda pubblica e dove si può coltivare il clientelismo partitico e molto altro. Colombi, in precedenza, era amministratore unico della Gesco (comunale), il suo posto l’ha presso Gian Emanuele Fracchia. Si leggeva su AlassioNews: “Si è concluso con l’assemblea dei soci dell’11 gennaio 2024 l’iter per la selezione del Direttore Generale di Gesco, la società multiservizi partecipata del Comune di Alassio. La nomina è andata all’avvocato Igor Colombi, già Amministratore Unico della società dal 2019, che sarà in carica nel nuovo ruolo di Direttore Generale dal prossimo 1 febbraio“. Il secondo dei partecipanti alla selezione: un professionista di Chieri”.

Fratelli d’Italia, gestione Invernizzi, non ha perso tempo. Se in altri casi, forse di maggiore rilevanza, il partito di Meloni è stato riluttante nell’accogliere le richieste di ‘pentiti leghisti alla Salvini‘ (vedi un sindaco della Riviera e un consigliere regionale ora ex), con Colombi pare che tutto stia andando liscio. Ovvero resta al suo pesto nella Gesco Srl comunale, sempre più ‘pigliatutto’ secondo le scelte della maggioranza che sostiene il sindaco e con l’obiettivo neppure nascosto di incrementare la clientela elettorale che, ad Alassio, resta il primo boccone dell’azione politica della pubblica amministrazione locale del centro destra. Aggiungiamo pure che il Pd è da tempo in agonia come ad Andora, Laigueglia, Ceriale, Borghetto, Loano, dell’entroterra siamo a tabula resa, con la mini eccezione del primo cittadino di Cisano sul Neva piuttosto ondivago).
La ‘cura’ assai poco partitocamente ‘afrodisiaca‘ dell’inesistente galantuomo segretario provinciale, il borghettino Emanuele Parinello in carica dal febbraio 2022, il totale disinteresse dell’ex deputato pidiessino ingauno Franco Vazio, hanno messo letteralmente fuori uso il partito nel ponente che un tempo ha pure eletto sindaci e molto altro nello scacchiere provinciale e ligure.
Ad Alassio c’è una minoranza abbastanza attiva per presenza in consiglio comunale. Purtroppo l’angioletto Jan Casella continua ad indossare, al di là delle interpellanza, la veste di angioletto. Bisogna riconoscere che non ha vissuto e non proviene da quella scuola che faceva dell’opposizione di Alassio una delle più incisive nel contrasto al malgoverno e ai favoritismi. Casella dirà, forse a ragione, ma questo è l’humus in cui mi trovo. Qui nessuno pare abbia il coraggio della coerenza, non posso essere solo io lo schiacciasassi, se poi c’è chi preferisce mugugnare nascondendosi. Casella ha dalla sua parte l’esempio che danno tutti coloro che invocano l’opposizione dura ma sono i primi a “mi raccomando, io non ho detto niente”. Insomma un vecchio detto sempre attuale: “vai avanti, combatti, io resto indietro”. E così a ‘mordere’ è rimasto solo Trucioli.it ? Non sia mai detto! Ci sono altri combattenti tra i social, tra chi coltiva ad ogni piè sospinto la sua pagina facebook (non per glorificarsi), tra i quotidiani on line. Ma è ingiusto mettere in croce gli ultimi anelli della catena dell’informazione locale. Ci sono direttori, gli editori massoni che scrivono gli editoriali, i direttori editoriale che possono governi una pensione da 5 mila € al mese, ci sono i big milionari della comunicazione televisiva. Nei loro programmi non c’è spazio per i ‘vizietti’ alassini. Importante è tirare avanti seminando ottimismo per il benessere morale e fisico del popolo.

