Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, inedita sorpresa: ha la Confraternita più antica d’Italia, risale al 1092. La tradizione del pane di Santa Caterina d’Alessandria e le gallette distribuite nelle parrocchie


La pasticceria, panetteria, alimentari Canepa, nel Budello di Alassio, ha esposto in vetrina e in vendita il ‘pane di Santa Caterina d’Alessandria’ – si festeggia il 25 novembre- ‘patrona dei marinai di Alassio’. La tradizione indica anche le ‘gallette di Santa Caterina’. Ma c’è un’altra inedita sorpresa che emerge navigando su internet alla ricerca delle antiche Confraternite. Padre Francesco Maria Giancardi, storico alassino, colloca la costituzione della Confraternita di Santa Caterina già nel 1092 che sarebbe dunque la più antica d’Italia.

Alassio il ‘pane di Santa Caterina’ patrona dei marinai alassini

La novità emerge da Wikipedia che invece indica un’altra come la più antica d’Italia: la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, fondata nel 1244. Ma rispetto alla Confraternita alassina c’è una differenza di ben 152 anni.

Altra ricerca. La “Confraternita più antica della Liguria è oggetto di dibattito, ma la Confraternita di Santa Chiara di Bogliasco è spesso indicata come una delle più antiche, probabilmente nata tra il XIII e il XIV secolo”. “Altre fonti menzionano la Confraternita di N.S. di Castello di Savona, la più antica della Diocesi di Savona, con radici che risalgono almeno al 1260. La sua storia si estende per oltre sette secoli. Nel 2016 ha eletto per la prima volta una priore donna, Sonia Pedalino”. 

Da un’altra fonte ancora emerge che la “confraternita più antica della diocesi di Albenga-Imperia non è identificabile con certezza con un’unica entità, poiché diverse associazioni vantano origini secolari. Tra le più antiche e documentate vi è la Confraternita di San Pietro Apostolo di Imperia, la cui storia come edificio sacro destinato al culto confraternale risale all’11 settembre 1599“. 

Trucioli.it il 15 marzo 2018 ricordava che, in merito alle Confraternite diocesane, ha scritto e fatto ricerche approfondite Livio Calzamiglia per il Centro Studi di Storia della Chiesa. “Pare che le prime risalgano al 1100 – 1200, dei Penitenti, abito bianco e cappuccio: quella della Misericordia di Albenga sarebbe tra le più datate- annota lo storico- La loro origine è la Provenza. Il loro ritrovo era l’oratorio a Villanova d’Albenga risale al 1270″.
Le Confraternite nella Diocesi di Albenga-Imperia sono tornate a fiorire. Oggi un’ottantina, con circa 2400 confratelli che hanno ricevuto la ‘vestizione. La cerimonia sacra in cui ci si impegna a dare testimonianza di vita cristiana. Il delegato vescovile per le Confraternite è don Giancarlo Aprosio (classe 1945),  mentre il Priore delle Confraternite è Francesco Martucci.
A sua volta la Diocesi di Ventimiglia ricorda che “la  Confraternita del Gonfalone di Taggia si stima sia stata istituita tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. È anche conosciuta come la confraternita dei “Bianchi” ed è considerata la più antica della regione ligure”. 

2/Si leggeva, lo scorso anno, su AlassioNews- La Confraternita di S. Caterina di Alessandria ha un’esistenza quasi millenaria. Padre Francesco Maria Giancardi, storico alassino, colloca la sua costituzione già nel 1092. Una storia fatta di radici, principi e valori che s’intersecano da allora con la comunità di Alassio. Da queste premesse e in considerazione del momento storico che tutto il pianeta sta vivendo in conseguenza della pandemia, è iniziata, in preparazione alla festa di S. Caterina del prossimo 25 novembre, la visita alle parrocchie dei confratelli per distribuire le gallette con l’effigie della santa per riaffermare gli impegni morali, religiosi e sociali che contraddistinguono l’appartenenza alla confraternita.

Le testimonianze dei confratelli e delle consorelle sono iniziate domenica 8 novembre al termine della Santa Messa nella chiesa dei Cappuccini di Santa Maria Immacolata, per proseguire domenica 15 novembre nella chiesa di S. Giovanni della Fenarina e si concluderanno in quella di S. Sebastiano a Moglio domenica 22. Nel messaggio ai parrocchiani, i devoti di S. Caterina hanno ribadito  le parole del vescovo Borghetti: “Se non evangelizza, la Chiesa non è più Chiesa, se un cristiano non evangelizza, non è più un cristiano: usciamo, usciamo ad offrire a tutti la via di Gesù Cristo”. E ribadito come: “oggi la sfida dei cristiani sia quella di  trovare strumenti efficaci nelle mutate condizioni sociali che impongono una riflessione su temi urgenti quali: la partecipazione dei giovani, i servizi caritativi, una presenza attiva verso le famiglie del territorio, un’ organizzazione di persone che viva la preghiera nelle migliori condizioni possibili ed in modo semplice e diretto”.

Al termine dalla S. Messa, la distribuzione delle gallette con l’effigie della Santa che tradizionalmente hanno accompagnato e difeso dai naufragi e dalle tempeste i marinai alassini. Gallette diventate nel 2019 prodotto a denominazione comunale proprio per il loro legame storico oltre che religioso con la comunità alassina.
“Quello che stiamo vivendo – commenta Fabio Macheda, Assessore al Commercio del Comune di Alassio – è un contesto articolato. La società ha sempre più bisogno di punti di riferimento e di “normalità”. La memoria e il perpetuarsi delle tradizioni, mai come oggi, gioca un ruolo fondamentale presso i fedeli, ma anche chi meno addentro alle dinamiche religiose, nel ricordo di usi, gusti e racconti riesce a ritrovare riferimenti, senso di appartenenza. Nel loro piccolo le Gallette di Santa Caterina possono restituire, così come tutte le De.Co. alassine, quel briciolo di consapevolezza necessaria per affrontare le tempeste della vita”.
​Le funzioni in preparazione alla festa di S. Caterina inizieranno domenica 22 e proseguiranno sino a martedì 24 novembre con il triduo di preparazione, per concludersi mercoledì alle ore 17.30 con i Vespri e la Santa Messa presieduta dai sacerdoti di tutte le parrocchie.

NOTA DI TRUCIOLI-IT / La legge italiana (legge 8 febbraio 1948, n. 47obbliga a indicare su ogni pubblicazione periodica il nome del direttore responsabile e dell’editore. Questi nomi devono essere registrati presso la cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione la pubblicazione viene edita e devono apparire chiaramente. 

Direttore responsabile: ogni periodico deve avere un direttore responsabile, che deve essere iscritto all’albo dei giornalisti professionisti o pubblicisti.

Ebbene per quanto riguarda ALASSIONEWS non viene riportato né l’editore, né chi sia il direttore responsabile.

IL CODICE PENALE – Chi non indica il nome del direttore responsabile di una pubblicazione (giornale, sito web, ecc.) va incontro a una pena per il reato di omesso controllo di cui all’articolo 57 del Codice Penale. La pena è la reclusione o la multa…..

E’ ancora più grave la mancata indicazione del direttore responsabile de LOKKIO di Albenga che, con un successo crescente di visualizzazioni e pubblicità a pagamento, sta tallonando la corazzata di IVG.it edita dalla Edinet Srl di Pietra Ligure. Editore Matteo Rainisio e direttore editoriale Sandro Chiaramonti, pensionato, veterano e già capo redattore de La Stampa Liguria.

Non è un mistero che LOKKIO abbia come direttore responsabile Claudio Almanzi, pubblicista, pensionato, già docente scolastico, ‘pluridecorato’ dal Comune di Albenga, tra i più popolari personaggi del comprensorio in campo associativo e culturale. Quale il motivo di non rispettare quanto la legge impone e sanziona? Mistero! All’esordio del quotidiano on line forse pochi immaginavano che avrebbe scalato i gradini della diffusione nel ponente della provincia. Stanno emergendo le capacità editoriali dell’amministratore unico Roberto Tomatis, classe 1970, consigliere comunale di minoranza, esponente di Fratelli d’Italia. Nel maggio 2021 ha lasciato la Lega di Salvini.

LOKKIO può, tra l’altro, contare sul passaparola e consenso dei esponenti della destra locale e dei fratelli massoni di Piazza del Gesù  di cui fanno parte sia Tomatis, sia Robello (forse in sonno).

Era il 7 giugno 2016 quando IVG.IT (mai più immaginando che avrebbe incontrato nel tempo un valente concorrente editore) dava conto che: “È l’imprenditore ingauno Roberto Tomatis, il Presidente del neo comitato albenganese “Albenga per il no” contro la riforma costituzionale del governo Renzi…..Tomatis avrà come vicepresidente Mariangela Borin De Masi e, nel gruppo di lavoro, l’Architetto Nicola Podio, il tecnico ambientale Guido Lugani, oltre ai Consiglieri comunali di Forza Italia Albenga Ginetta Perrone ed Eraldo Ciangherotti….”

Il 2 maggio 2023 viene costituita Ingaunia, Edit Srl semplificata, con sede legale a Savona in via Montenotte 5/1, capitale sociale 4.800 euro suddiviso, in parti uguali, tra lo stesso Tomatis e l’avv. Bruno Robello De Filippis, già capogruppo del Pdl in consiglio comunale ad Albenga, ex assessore, attuale consigliere di minoranza a Garlenda dove si era presentato candidato sindaco con una propria lista. In estate Robello ha lasciato Ingaunia Srl e il socio Tomatis, ma mantiene un amichevole rapporto di collaborazione che gli fa onore.

Il post di Tomatis alla foto: Risate contagiose e avventure indimenticabili, con una specialità in imbarazzi epocali

LOKKIO, non è un mistero, tifa per la destra, ad Albenga, come in Regione, a livello nazionale, ma si sforza di dare voce a tutta la classe politico- amministrativa della zona che ricopre. Tomatis indossa l’abito del cronista alle prime armi, mette a fuoco tutte le sue conoscenze  con tenacia e passione. E viste le capacità sul campo, si potrebbe immaginare nella veste di prossimo candidato sindaco  del centro destra con qualche speranza di vittoria; evitando ingenui errori di strategia elettorale (anche dispendiosa) della squadra di Podio e C.

Tomatis, inoltre, non dimentica che la sana imprenditoria deve far quadrare i bilanci editoriali attraverso la pubblicità commerciale e ‘partitica’ in occasione delle campagne elettorali, come è già avvenuto. Non c’era da stupirsi, ad esempio, che lo stesso ex sindaco PD, candidato al consiglio regionale, avv. Giorgio Cangiano, è stato tra i clienti pubblicitari de LOKKIO. E non già di IVG.it. La probabile ragione potrebbe essere quella, condivisibile, che il pubblicista Daniele Strizioli, dipendente di Edinet-IVG, era stato ‘chiamato’ a far parte, per la sua professione, dello staff elettorale di Cangiano stesso.

TRUCIOLI.IT HA PUBBLICATO TRE ARTICOLI CON NOTIZIE DE LOKKIO EDITO AD ALBENGA

  1. Lettera 1/ ‘Noi editori de LOKKIO stiamo avendo risultati enormi. E oggi sono più i massoni che i non massoni. Qui non ci incappucciamo’.  Ad oggi con 1555 visualizzazioni
  2. Albenga. Diffida a LOKKIO che rimuove tre articoli. Due firmati dal coeditore avv. De Filippis e uno dal direttore responsabile Almanzi.   Ad oggi con 1736 visualizzazioni.
  3. Albenga e LOKKIO. Macché cena dei trombati! Era solo un aperitivo…(1.035 VISUALIZZAZIONI)

 

 

 

Alassio il pane di Santa Caterina patrona dei marinai alassini


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