Chissà come fischierebbero le orecchie ai proprietari di seconde case, non residenti, che non usufruiscono del Servizio di Nettezza Urbana nell’arco dell’anno! C’è una proposta, diciamo aleatoria, che è rivolta al Comune di Ceriale, ma si potrebbe estendere oltre i confini.
Scrive Alessandra Freccia- Riguardo alla TARI, il Comune di Santo Stefano al Mare applica una riduzione della tariffa per i proprietari non residenti che non usufruiscono del servizio di raccolta rifiuti per tutto l’anno. Si tratta di una misura che trovo molto sensata e equa, poiché riconosce il fatto che chi utilizza l’abitazione solo per periodi limitati, come durante le vacanze o nei fine settimana, produce inevitabilmente una quantità di rifiuti inferiore rispetto a chi vi risiede stabilmente.

“Oggi si è svolto il primo gazebo di Fratelli d’Italia a Ceriale, organizzato per celebrare i tre anni di governo Meloni. Fin dalle prime ore della mattina, numerosi cittadini da tutta la provincia hanno partecipato per portare il loro sostegno e incontrare il circolo locale.Il segretario cittadino Angelo Spotti ha dichiarato: “Abbiamo avuto una partecipazione incredibile (sic!), ben oltre le nostre aspettative. Amici e sostenitori sono arrivati da vicino e da lontano per darci la carica e supportare il lavoro comune che portiamo avanti.” L’assessore comunale Eugenio Maineri ha aggiunto: “Sono davvero soddisfatto di questo primo gazebo a Ceriale, un’importante occasione per mettere in luce il grande lavoro che stiamo facendo in Comune insieme al governo Meloni. Abbiamo ricevuto molte adesioni di iscritti e simpatizzanti desiderosi di partecipare attivamente al nostro progetto.” “Il circolo di Fratelli d’Italia Ceriale cresce così con forza, pronto a continuare a lavorare fianco a fianco con la cittadinanza e le istituzioni locali” conclude il segretario Spotti.
2/CERIALE HA TRA LE PRIORITA’ IL CAGNOLINO DELLA SINDACA CON IL QUALE SI E’ RECATA AL CAMPOSANTO PER LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI SENZA RISPETTARE IL DIVIETO DI ACCESSO AGLI ANIMALI?
Ceriale ha tra le priorità l’eliminazione di cinque posti auto sul lungomare della pineta. Sulla stessa via i park, con disco orario, saranno invece dotati di parcometri che già vengono utilizzati in prossimità della banca in centro, su una piazzetta. Solo Andora non ha parcheggi a pagamento tra le città della Riviera savonese e forse imperiese.
Ebbene cascano le braccia di fronte a titoloni, titolini, polemiche social su queste due tematiche. E’ probabile che i fautori non leggano Trucioli.it (che come noto non è un blog indipendente ma campa con i soldoni dei partiti e dei candidati alle elezioni). Senza andare lontano l’articolo di Belfagor del 16 ottobre scorso: La mia Ceriale, il mio paradiso terrestre con 8.332 visualizzazione. Come dire l’hanno letto in tutte le altre città fuorchè a Ceriale che legge... forse avrebbe dovuto far riflettere chi oggi siede sui banchi dell’opposizione e da due mandati è al governo della città. Un risultato, delle becere lamentele, potranno raggiungerlo? Regalare altri voti alle prossimee elezioni amministrative comunali alla destra che ora ha le redini del potere a Palazzo Civico. Il focoso Giordano meritava la punizione che ha ricevuto? E che mai più si aspettava? Non abbiamo elementi di certezza. Tuttavia se qualcuno dei protagonisti facesse un piccolo esame di coscienza e di strategia politico-amministrativa potrebbe trarre delle conclusioni. La politica, anche quella ‘casalinga’, impone saggezza e l’arte della mediazione e della riflessione. L’autostima conta fino ad un certo punto. Belfagor ha fatto una lista e chi l’ha letta poteva tirare le somme. E’ vero o non è vero cosa era scritto? E’ vero o è falso, citiamo solo un punto, tra i tanti, che a Ceriale operano indisturbati, da anni, venditori ambulanti abusivi in centro città, su una Via Aurelia, dove transitano pure e fanno controlli la Polizia municipale, i carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia stradale. Il sindaco, i consiglieri comunali che dovrebbero tutelare anche i commercianti cerialesi e gli stessi supermercati che danno lavoro, pagano l’Imu e la Tari, come è giusto che sia; che dovrebbero tutelare i cittadini, residenti e turisti, che acquistano da chi viola leggi sanitarie, fiscali, di pubblica sicurezza (violazione ai regolamenti comunali e regionali); i consiglieri dicevamo si sono fatti, negli anni, parte diligente? E’ vero che dove sostano, nello spazio davanti all’ex banca San Paolo, è suolo privato e c’è chi sostiene che venga corrisposto un corrispettivo. Quali controlli e con quali risultati sono stati messi in pratica accertando, come si è fatto a Borghetto S. Spirito, la regolarità del contratto d’affitto dove i ‘melonari’ alloggiano, ci ripetiamo, da anni? Se loro tengono duro e sfidano le istituzioni democratiche, si fanno beffa dello stato e dei suoi rappresentanti, ci sarà pure un motivo di lucro, ovvero sanno che il rischio vale i lauti incassi nella vendita di prodotti ortofrutticoli, di dubbia provenienza. E che, secondo alcuni commercianti del settore, rifornirebbero anche esercizi pubblici e persino qualche grossista. Una gran brutta e incallita storia che non educa i cittadini, crea sfiducia, e rassegnazione. Ovviamente c’è di mezzo la paura. Il silenzio dei media forse non è casuale. Chi me lo fa fare!?

“Questa scelta si traduce in un danno concreto: una tassa occulta che grava sui residenti, in particolare quelli della zona pineta, e un pessimo biglietto da visita per i visitatori – scrivono Luigi Giordano, Nadia Ligustro e Marcello Stefani – L’incoerenza politica: togliere parcheggi e metterli a pagamento. La contraddizione più evidente emerge dalla gestione degli stalli. La stessa maggioranza che ci accusava di voler eliminare parcheggi, oggi cancella 5 posti auto che avevamo faticosamente creato nella zona di levante della Pineta. La domanda sorge spontanea: questa amministrazione vuole più o meno parcheggi? L’unica risposta chiara, al momento, è che li vuole a pagamento. Si tolgono posti auto gratuiti per poi introdurre strisce blu: un’operazione che non ha alcuna logica se non quella di fare cassa sulla pelle dei cittadini”.
“Sindaco, dov’è la coerenza? – proseguono – Un appello alla ragionevolezza. Ci chiediamo se il Sindaco sia consapevole di queste decisioni o dirà che non ne sapeva nulla. Permettere una scelta così impopolare e contraddittoria significa avallare una politica che non guarda al bene comune, ma a logiche di partito e alla semplice volontà di disfare quanto di buono è stato realizzato. Non si può governare per ripicca. Non si possono modificare i progetti altrui solo per marcare una discontinuità, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono i cittadini. Chiediamo al Sindaco di assumersi le proprie responsabilità, di fermare questo passo falso e di iniziare a governare per Ceriale, non contro chi c’era prima. I cittadini meritano risposte, non “inciuci” che pesano sulle loro tasche”.
