Spettabile Trucioli.it, ho letto il testo della lettera, a proposito di raddoppio a monte (da Loano ad Albenga esiste già il doppio binario fronte mare) dell’ing. Roberto Cuneo di Savona.
Le sue sono argomentazioni puntuali espresse, peraltro, come lui stesso ha precisato, a titolo personale e non in rappresentanza di Italia Nostra. Non sappiamo, quindi se l’associazione alla quale appartiene abbia o meno mutato avviso.
L’ingegnere ricorda la posizione assunta molti anni fa da Italia Nostra a livello locale e la riassume con questi termini: “A favore del raddoppio c’era il miglioramento del servizio (pendolari, turisti, terza età, studenti) per le località della riviera ed il ridotto uso del territorio, a favore dello spostamento c’era l’adeguamento ai parametri ferroviari attuali della linea internazionale.”
Mettete sul piatto della bilancia le due proposte. Che ne dite? è più utile alla comunità locale il miglioramento del servizio o i parametri attuali della linea internazionale. Forse è troppo chiedere un referendum che sarebbe stato logico già nella fase progettuale, così come avviene, ad esempio, in Svizzera ed in altri paesi occidentali quando si tratta di decisioni che riguardano la comunità e l’economia, ma anche i servizi al cittadino. Da quasi profano, leggendo i numeri post di questi giorni, emerge che i contrari a perdere le stazioni ferroviarie in centro città e a ulteriore consumo di suolo, a pochi km dal mare, con i disagi che creeranno i cantieri e le discariche di materiali, sono in maggioranza. E non mi pare che si tratti di ostinati ambientalisti, almeno dalle espressioni civili che si leggono. Grazie se pubblicate, meglio lasciando il contenuto scritto dall’ing. Cuneo. (Gesuina R.)
2/RIPUBBLICHIAMO QUANTO HA SCRITTO A TRUCIOLI.IT, LO SCORSO NUMERO, L’ING. ROBERTO CUNEO STORICO SOCIO DI ITALIA NOSTRA DOVE HA RICOPERTO RUOLI DI SPICCO A LIVELLO PROVINCIALE, REGIONALE E NAZIONALE.

Alla redazione di Trucioli.it. Sullo spostamento della ferrovia, come Italia Nostra Savona abbiamo esaminato già da molti anni il tema degli investimenti di ammodernamento della linea ferroviaria del ponente ligure. Le due alternative sostanziali erano raddoppio in sede o spostamento.
A favore del raddoppio c’era il miglioramento del servizio per le località della riviera ed il ridotto uso del territorio, a favore dello spostamento c’era l’adeguamento ai parametri ferroviari attuali della linea internazionale.
Successivamente una rilevante parte della infrastruttura è stata realizzata, a parte il pezzo attualmente in progettazione.
Sono personalmente a favore del completamento dello spostamento per i seguenti motivi:
• Non realizzarlo renderebbe meno utili gli investimenti sostenuti fino ad ora; le linee ferroviarie realizzate nel duemila non devono seguire i concetti validi nell’ottocento (sagome, curve, pendenze, lunghezza treni, stazioni ecc.); basta che solo un tratto non abbia gli standard dell’intera linea per condizionare il livello di servizio di tutta la linea;
• La ferrovia lungo la linea costiera costituisce un vincolo pesantissimo sulla fruizione della costa; in molte località il recupero della linea ha consentito una crescita dell’attrattività del sito, in altre è stata un’occasione persa;
• Solo una linea merci moderna può attrarre quota del traffico di TIR attualmente sull’autostrada e questo costituisce un obiettivo prioritario per la qualità della vita ligure e per l’economia italiana;
• La popolazione servita da un collegamento di tipo metropolitano tra Finale ed Andora è di poche decine di migliaia di persone mentre una linea ferroviaria di tipo metropolitano richiede di servire un territorio di centinaia di migliaia di persone per bilanciare i costi di esercizio;
• I collegamenti locali devono essere serviti da mezzi pubblici su strada;
• Una attenta progettazione, seguita dagli enti locali, può ridurre gli aspetti negativi dello spostamento (terreno agricolo perso, turbativa del regime delle acque, disturbo da rumore ecc.).
I residenti ed i domiciliati farebbero meglio a pretendere già da oggi trasporti locali che rendano semplici gli spostamenti tra località e i collegamenti con le stazioni per evitare quanto successo nell’imperiese dove l’accessibilità delle stazioni è stata trascurata (Imperia, Diano).
Roberto Cuneo
