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Liguria e Basso Piemonte

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Liguria/ Istituti tecnici e professionali: tra esigenze del territorio, innovazione e crescita personale


La Liguria sta vivendo una fase particolarmente vivace per le scuole tecniche e professionali: nuove filiere autorizzate, ITS con ottimi tassi di occupazione, progetti di orientamento radicati, e un dialogo sempre più forte con le imprese.

di Franco Calcagno

Il prof. Franco Calcagno, autore dell’articolo, è Dirigente Scolastico di Scuola capofila in progetti relativi alle Indicazioni Nazionali, Dispersione Scolastica, Integrazione Stranieri, ….(progetti finanziati), Bilancio
Sociale (Rendicontazione Sociale).
E’ coordinatore di gruppo di lavoro per la realizzazione di Seminari e Convegni su temi quali: Autovalutazione d’Istituto, Sicurezza, Valutare per competenze.
Rappresentante MIUR per Esami TFA presso UNI TO

Analizzare le esperienze nei territori di Imperia e Savona permette di comprendere meglio come i temi di innovazione, educazione al rispetto e maturazione individuale trovino applicazione concreta, e in che misura possano ispirare buone pratiche generali.

Scenario ligure: dati, trend e modelli emergenti

  • A livello regionale, la Liguria è seconda in Italia per il tasso di occupazione degli studenti ITS: i corsi tecnici superiori liguri, affidabili e ben connessi con le imprese, attraggono non solo giovani locali ma anche studenti da fuori regione (55,2 %).
  • È prevista dal 2025 l’attivazione di 21 nuove filiere tecnologico-professionali 4+2 in tutta la Liguria, autorizzate dal Miur, frutto di collaborazioni tra scuole, enti di formazione professionale e ITS.
  • In provincia di Savona e Imperia si svolgono iniziative di orientamento molto attive: il progetto Fabbriche Aperte coinvolge studenti di terza media, aziende e istituti tecnici, e indica che circa il 60-67 % degli studenti che si stanno orientando verso la scuola superiore sceglie indirizzi tecnico-scientifici.
  • L’ITS Academy per l’Efficienza Energetica di Savona offre un percorso post-diploma riconosciuto, con elevati tassi di inserimento lavorativo negli impianti energetici, rispondendo a richieste concrete del territorio in tema di sostenibilità e transizione energetica.

Questi dati delineano un orizzonte in cui la scuola tecnica non è marginale, ma centrale per lo sviluppo economico, culturale e sociale della regione.

Buone pratiche liguri che incarnano formazione, AI e laboratorio sociale

Collegando ciò che emerge nel territorio con i princìpi già discussi, ecco alcuni esempi lampanti di buone pratiche:

  1. Progetti PCTO / Alternanza scuola-lavoro
    In Liguria, le scuole tecniche e professionali partecipano regolarmente al premio “Storie di Alternanza e Competenze”, presentando progetti che mettono studenti in contatto con imprese. Ciò favorisce il senso del lavoro reale, la responsabilità, il rispetto delle regole aziendali, e aiuta i giovani a comprendere cosa significhi operare in un contesto produttivo.
  2. Orientamento precoce con Fabbriche Aperte
    Questo progetto in provincia di Savona porta gli studenti di terza media nelle aziende: visite, interviste, testimonianze. Risultato: più consapevolezza nella scelta della scuola secondaria superiore, valorizzazione della vocazione tecnica/scientifica, anticipazione delle attitudini individuali. Questo tipo di esperienza è fondamentale per evitare che la scelta tecnica venga vissuta come seconda opzione non voluta, ma come percorso con dignità e futuro.
  3. ITS specializzati e corsi mirati
    – L’ITS per l’efficienza energetica a Savona sviluppa competenze molto richieste, con forte inserimento lavorativo.
    – L’ITS-ICT / Accademia Digitale Liguria per il settore digitale collabora con aziende del territorio, formando figure in ICT che rispondono a bisogni reali.
  4. Innovazione e uso di tecnologie avanzate nella didattica
    Un esempio è l’ITIS “Q. Sella” di Genova, dove il prof. G. Aleci ha condotto progetti di robotica e realtà virtuale (“VirtualProSkills”), coinvolgendo gli studenti in simulazioni professionali complesse. Questo dimostra che nel territorio ligure cominciano ad affacciarsi anche pratiche riguardanti AI, simulazione, ed esperienze digitali che vanno oltre la lezione frontale.

Compenetrazione con temi generali: maturazione, rispetto, individuo, AI

Le esperienze liguri evidenziano come i concetti già discussi – la scuola come laboratorio sociale, l’importanza della maturazione personale, il rispetto come valore interiorizzato – trovino terreno fertile e pratiche che le incarnano.

  • L’orientamento precoce e le visite aziendali aiutano lo studente giovane a confrontarsi con la realtà, a vedere non solo cosa si studia, ma perché serve: questo favorisce la maturazione, dà senso alle regole (“questa norma serve a garantire la sicurezza”, “questa procedura serve perché così si lavora bene”) invece che percepirle come impose dall’alto.
  • Il coinvolgimento con imprese e tutor aziendali nei progetti PCTO comporta l’accettazione di regole, orari, responsabilità: elementi che esercitano educazione al rispetto reciproco, all’affidabilità, al ruolo sociale.
  • Dove già ci sono iniziative con robotica reale, realtà virtuale, simulazioni, si vede che l’uso dell’AI o delle tecnologie digitali non è astratto: è applicato, viene mediato dal docente, inserito in un progetto dove c’è una finalità concreta. Questo aiuta a evitare l’uso passivo delle tecnologie e favorisce la riflessione critica: lo studente non si limita a far funzionare un algoritmo, ma valuta: “Qual è lo scopo? Che impatto ha questa tecnologia?”

Sfide e raccomandazioni

Dal panorama ligure emergono anche sfide che, se affrontate bene, possono consolidare i punti di forza:

  • Diffusione delle pratiche AI / tecnologie digitali: non tutti gli ITIS hanno le stesse risorse, i laboratori adeguati o i docenti formati. È necessario che la Regione, il Miur e le imprese investano tanto in infrastrutture quanto in formazione dei docenti.
  • Uniformità territoriale: Imperia, Savona, La Spezia, Genova hanno condizioni diverse: distanza dalle infrastrutture, disponibilità di industrie, domanda locale. Occorre calibrate le filiere in modo che anche le aree più periferiche abbiano opportunità comparabili.
  • Gestione del modello 4+2 in modo che non sacrifica la cultura generale: introdurre le nuove filiere con tempi accelerati deve essere bilanciato con formazione umanistica, attività culturali, progetto personale, affinché il senso del rispetto, del valore sociale non vada perduto.
  • Partecipazione attiva degli studenti: non solo come destinatari ma come protagonisti, nella scelta dei progetti, nell’uso delle tecnologie, nella riflessione sui loro valori, contributi, aspirazioni.

La Liguria, e in particolare le province di Imperia e Savona, stanno offrendo esempi concreti e incoraggianti di come gli istituti tecnici e professionali possano essere molto più che semplici scuole di formazione professionale: sono laboratori sociali, luoghi di maturazione individuale, sedi di innovazione didattica con AI e tecnologie digitali, e centri anche di promozione sociale ed economica.

Gli esempi di orientamento precoce, la scelta tecnica sempre più apprezzata, gli ITS con tassi di occupazione elevati, l’uso della robotica e della realtà virtuale come strumenti didattici, tutto ciò compenetra con la visione che la scuola non è solo addestramento, ma costruzione del senso di sé, del rispetto, della cittadinanza.

Questo modello integrato (territorio + impresa + scuola + tecnologie) può essere preso come riferimento anche per altre regioni italiane: è la via per formare persone non solo competenti, ma consapevoli e responsabili.

Dati e contesto locale: Imperia e Savona

Istituto / Ente Informazioni principali
ITIS Ferraris-Pancaldo, Savona È un importante istituto tecnico-industriale con 1.138 alunni e 52 classi. Media alunni per classe: circa 21,9.
ITIS “Giulio Riva” 1.119 alunni, 48 classi, media per classe di circa 23,3.
ITIS Armellini (non so se è nella stessa zona geografica precisa) 900 alunni circa, 50 classi.
ITS Academy Savona (Fondazione ITS per l’efficienza energetica) Propone corsi post-diploma orientati a tecnici specializzati: l’ITS per l’efficienza energetica degli impianti (“Industria 4.0 e domotica”) è attivo; frequenze completamente gratuite per gli allievi; cofinanziato da fondi pubblici ed europei.


Buone pratiche e iniziative locali

Di seguito alcune esperienze concrete che emergono nella zona di Savona/Imperia:

  1. Alta occupabilità ITS
    L’ITIS Ferraris-Pancaldo affianca l’ITS Academy Savona: uno studio riporta che l’87% degli studenti degli ITS trova lavoro dopo il corso. Questo indica che, almeno per alcuni percorsi specialistici, l’allineamento con il mercato è molto forte.
  2. Formazione ITS in efficienza energetica / domotica
    Il corso biennale “Tecnico Superiore per l’Efficienza Energetica degli Impianti – Approvvigionamento energetico e costruzione di impianti” (ITS Savona) copre aspetti teorici e pratici, con attenzione all’energia sostenibile, alle tecnologie Industria 4.0, e alle domotica. Questi contenuti rispondono a richieste aziendali attuali.
  3. Mobilità internazionale e Erasmus+
    L’ITS Savona ha ottenuto e rinnovatola Erasmus Charter for Higher Education (ECHE), ed è coinvolta in vari progetti Erasmus+, che permettono mobilità di studenti e docenti. Ciò favorisce apertura, confronto culturale, esperienze formative all’estero.
  4. Collaborazione pubblico-privato per stage / PCTO
    La Camera di Commercio Riviere di Liguria promuove bandi per imprese affinché attivino PCTO e stage formativi per studenti degli istituti tecnici e professionali nelle province (Imperia, Savona, La Spezia).
    Inoltre, per Imperia è segnalato un ITS post diploma con indirizzo agroalimentare / filiera olivicola-olearia, avviato dall’Istituto Ruffini in collaborazione con imprese e Slow Food.
  5. Interventi strutturali ed edilizia scolastica
    Nel savonese la Provincia ha stanziato oltre 16 milioni di euro per rendere le scuole più sicure, efficienti e moderne: adeguamenti antincendio, sismici, efficientamento energetico degli edifici, interventi sui serramenti, riqualificazione impiantistica.
    Anche l’ITIS di Imperia ha avuto lavori, per esempio l’allargamento di un’aula etc., mostrando che c’è attenzione anche agli spazi fisici.

Maturazione personale, scuola come laboratorio sociale, e uso dell’AI

Sebbene non emergano al momento (nei documenti consultati) numerosi progetti espliciti sull’AI applicata a testi, immagini o video all’interno degli ITIS di queste province, possiamo considerare come le pratiche in atto creino un terreno favorevole per svilupparli, e suggerire come potrebbero essere integrate:

  • L’ITS dell’efficienza energetica affianca tecnologie concrete: domotica, automazione, monitoraggio energetico. Queste aree si prestano ad essere ampliate con l’uso di AI per analisi predittiva (es. consumo energetico), simulazioni, elaborazione di modelli digitali.
  • I PCTO / stage in imprese locali possono includere progetti che usino strumenti AI: per esempio, creazione di applicazioni che analizzano dati provenienti da macchinari o sensori; applicazioni per la documentazione digitale aziendale; video / infografiche che spiegano procedure tecniche; archiviazione intelligente di manuali o schede tecniche.
  • La partecipazione a Erasmus+ e mobilità sempre più ampia, e la collaborazione con enti e imprese, permettono di trasferire esperienze esterne che già usano AI, favorendo il confronto e la contaminazione di idee.

Dal punto di vista della maturazione dell’individuo, le pratiche locali già favoriscono:

  • la scelta consapevole del percorso (es. ITS agroalimentare ad Imperia) che considera vocazione territoriale;
  • il rispetto delle regole e delle responsabilità attraverso stage / PCTO / contesti reali di lavoro;
  • l’apertura al confronto, soprattutto se si ampliano le esperienze con l’estero e con contesti innovativi.

Per valorizzare ulteriormente quanto già esiste nei territori di Imperia e Savona, si possono suggerire:

  1. Sperimentare progetti AI specifici nei vari indirizzi ITIS/ITS: analisi testi tecnici, automazione dell’archiviazione documentale, creazione di video / infografiche a supporto di procedure, simulazioni virtuali.
  2. Formazione dei docenti su AI e strumenti digitali avanzati, affinché possano guidare gli studenti non solo all’uso pratico, ma alla riflessione critica su impatti, etica e finalità.
  3. Espandere le collaborazioni con le imprese per progetti concreti, in particolare per quelle che già usano tecnologie avanzate: co-progettare percorsi che includano innovazione digitale.
  4. Integrare ulteriormente esperienze internazionali, Erasmus+ etc., con mobilità che coinvolgano laboratori tecnologici avanzati, per dare agli studenti esempi reali di applicazione di AI e tecnologie emergenti.
  5. Rafforzare l’edilizia digitale oltre che fisica: garantire che gli spazi scolastici siano non solo sicuri ed efficienti, ma dotati di infrastrutture digitali adeguate (laboratori, banda larga, strumenti per la realtà aumentata o virtuale ecc.).

 
Franco Calcagno


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