Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Binari e stazioni ferroviarie a monte. L’archivio di Trucioli e Bellamigo


NOVEMBRE 2009 -E mentre si esalta l’antigenovesità, notizie felici per il sindaco di Mondovì. Le dichiarazioni del Presidente della Provincia Angelo Vaccarezza. L’assessore provinciale Paolo Marson a “Il Secolo XIX”: “Credo che quel tratto di raddoppio ferroviario non si farà mai perchè….”

MARSON, MARSON…

Y EL PRONUNCIAMENTO

No ai binari a monte Andora-Finale: ultimo rimescolamento di carte a sorpresa. Burlando e Vaccarezza da una parte, l’assessore-braccio destro dall’altra

di Bellamigo

L’avvocato Marson in una forto d’archivio di Trucioli.it del 2017

Nel nostro intervento su Trucioli del 19 ottobre scorso (2009), avevamo sommessamente chiosato le dichiarazioni del Presidente Vaccarezza sul turismo e avevamo chiesto che ci indicasse, con un del tutto ragionevole lasco triennale, il presumibile inizio delle opere per lo spostamento a monte della ferrovia che spacca Loano in due, con i gravi conosciuti disagi. Ciò perché egli lo aveva collocato come prioritario nella sua intervista raccolta dalla gentile Antonella Granero.

Non abbiamo avuto da lui una risposta, il che era abbastanza scontato: se dovesse attardarsi a leggere e poi a rispondere a tutti, dove mai potrebbe reperire il tempo del costante attivismo e  del presenzialismo che lo contraddistinguono?

Sennonché, implicitamente ma perentoriamente, una risposta ci è giunta dal suo braccio destro nell’Amministrazione provinciale avvocato Paolo Marson. A pagina 25 de “Il Secolo XIX” del 10 novembre u.s., è riportata la seguente dichiarazione dell’Assessore  di lusso della nuova Giunta provinciale: “Credo che quel tratto di raddoppio ferroviario non si farà mai, perché ogni ente locale pensa e vuole la realizzazione del proprio tratto di competenza in base a criteri differenti”.

Non glie l’avevamo forse detto al Presidente di sentire i territorialisti viciniori prima di imbarcarsi in pericolosi propositi?

Sennonché, a prescindere dal fatto che con essi propositi si risale alla metà del secolo scorso, come se la mette ora il Nostro con il suo braccio destro Assessore Marson? E proprio allorquando (sempre nello stesso articolo) si richiama l’attenzione sul Presidente della Regione Claudio Burlando che, invece, “si è detto ottimista sul raddoppio del tratto tra Finale e Andora”?

Don Angelo Chizzolini, parroco di Campochiesa di Albenga.
Per Albenga è festa patronale per San Michele Arcangelo. Poteva mancare al suo guinness Angelo Vaccarezza consigliere regionale, ex presidente della Provincia e già sindaco di Loano? E riuscito a farsi fotografare con Don Angelo Chizzolini, parroco di Campochiesa di Albenga

Qui, signori, si assiste ad un cospicuo rimescolamento di carte: da una parte il Presidente della Provincia (Vaccarezza) e il Presidente della Regione (Burlando), dall’altra l’Assessore alla Provincia Marson.

Noi siamo contenti; si badi bene, non perché tali posizioni possano essere ritenute indice di confusione, ma perché sono, invece, evidenti sintomi di autonomia di pensiero e di volontà.

Ora, allorquando abbiamo un Presidente Burlando d’accordo con il Ministro Scajola sull’energia nucleare e con il Presidente Vaccarezza sullo spostamento a monte della ferrovia e, nello stesso tempo, si assiste al “Pronunciamento”, alla svolta “Geopolitica” (vedasi “Il Secolo XIX del 27/10/2009) patrocinati dal nostro Sindaco-Presidente, al canto “Ribelliamoci ai capoluoghi !”, introdotto, a mo’ di marsigliese, dall’incipit “Marchons, marchons…”(che può anche declamarsi, con elegante accento da blesi:  “Marson, Marson…”), voi capite che siamo veramente lieti, benché agitati da alterni sentiri, perché quello che temiamo di più è la stasi.

Però noi amiamo Genova e questo distacco dal fulcro e dal cuore ligure  per un collage con Cuneo (che pure tanto ci piace) getta lo spirito ligustico che ci pervade nello sconcerto: nessun tartufo potrà mai sostituire nel nostro animo la gioia di un guizzante luasso o di un azzurro banco di acciughe.

Noi di Loano, della città fondata dai Doria, dove prima forse c’era solo un convento di suore un po’ birichine! D’accordo, non che i Doria fossero stinchi di santo: persino i pirati, quando vedevano le galere con la croce di San Giorgio, scappavano.

Ma Genova, lasciateci cantare con Giorgio Caproni:

Genova di Caricamento,

di Voltri. Di sgomento.

Genova tutta colore.

Bandiera. Rimorchiatore.

Genova di tutta la vita.

Mia litania infinita.”

Siamo molto compresi della confluenza sul terreno enogastronomico  (la Gola, si sa, non è più uno dei sette peccati capitali, anzi ) di Cuneo e Savona, ma la nostra storia, checché ne dica il Sindaco di Mondovì, è sul mare .

E poi ci stupisce e ci addolora che un politico del calibro del  Sindaco-Presidente riesca  a dimenticare, con tale “Pronunciamento” antigenovese, persino la passione travolgente che tanto spesso lo conduce a Marassi; che  voglia egli togliere ad una squadra come la Sampdoria il suo poderoso appoggio. Perché la Sampdoria è Genova. O il Nostro ha scambiato il suo terreno con i ritiri di Trinità Bene Vagienna ?

BELLAMIGO 

Leggi dall'”archivio”di Trucioli Savonesi gli articoli pubblicati, a firma dell’ingegner Filippo Bonfiglietti: n.191 dal titolo …”Caro Ministro Scajola…e n.184 dal titolo… “Binari a monte

2/MARZO 2009 – La nuova stazione di Borghetto, errore clamoroso. Ecco le ragioni documentate. Caro ministro Scajola, non chiedo favori, salvi Loano e Pietra da un disastro!

Trenitalia penalizza il futuro del baricentro loanese, ignorando il Santa Corona, il maxi porticciolo turistico, il raddoppio degli abitanti, il bacino d’utenza… Leggi….

 di Filippo Bonfiglietti

 

Lo spostamento a monte della ferrovia Finale Andora ed il possibile danno archeologico.

 

In riferimento al progetto definitivo “Raddoppio della linea Genova –Ventimiglia, tratta Finale Ligure – Andora”, il Ministero della Cultura DIPARTIMENTO PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE ha espresso parere positivo. Nel procedimento ha incluso alcune condizioni:

  1. In fase autorizzazione occorrerà approfondire il tracciato nei pressi della stazione di Finale Ligure e della limitrofa torretta. Ante operam – Fase autorizzatoria;
  2. Si dovrà provvedere, oltre al sistema di monitoraggio e di controllo durante le fasi di scavo della galleria sotto il castello di Andora, anche ai sistemi provvisionali e di messa in sicurezza degli elementi architettonici (castello, chiesa, torre, oratorio, fontana) e dei resti archeologici portati alla luce dalla campagna di scavo eseguita all’interno del progetto PNRR in corso d’opera – monitoraggio;
  3. Completamento dello scavo in estensione in corrispondenza del saggio 16 ad Andora secondo il piano di indagine già approvato dalla Soprintendenza, laddove le indagini si sono dovute arrestare a causa della presenza di terreni di riporto moderni contenenti rifiuti. Al termine delle attività archeologiche, trasmissione al Geoportale Nazionale per l’Archeologia dei dati descrittivi minimi relativi alle stesse e agli eventuali rinvenimenti occorsi, secondo quanto previsto dalla Circolare della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio n. 9 del 28/03/2024. Ante operam – Fase precedente la cantierizzazione;
  4. Sorveglianza archeologica in corso d’opera di tutte le previste operazioni di scavo e movimento terra, comprese quelle di attacco delle gallerie, secondo le indicazioni fornite dalla Soprintendenza e sotto la direzione scientifica della stessa. Predisposizione di sistemi provvisionali e di messa in sicurezza dei resti archeologici portati alla luce dalla campagna di scavo eseguita all’interno del progetto PNRR M1 C4 I2.1 “Borgo Castello – Ricordare il passato per costruire il futuro”.

3/Per il WWF Savona sorprende la mancanza di attenzione verso i numerosi beni paesaggistici, e i beni architettonici ed archeologici di questo entroterra, comprensorio incredibile ed unico, della Liguria di Ponente lungo tutto il tracciato della nuova ferrovia una volta che venisse spostata a monte. Tali beni sono elencati nella sezione preliminare della valutazione del Ministero, ma poi avvolti da un surreale silenzio. Nè si analizzerebbe la conformità ai Piani Territoriali che li tutelano. 

Per il WWF Savona spaventa molto la fase di cantiere con opere gigantesche, lunga durata, scavi e cementificazioni, aree destinate a discariche temporanee e definitive, infrastrutture provvisorie di supporto e collegamento, depositi di materiale in un’area antica, delicatissima e suggestiva. E non è di minor impatto la circolazione ferroviaria in luoghi di grande bellezza e storia, di siti carsici con caverne ricche di reperti preistorici, insediamenti romani, chiese medievali e ville di pregio. Si ricordano anche gli elementi del paesaggio naturale di grande bellezza, e quelli del paesaggio agricolo come stagni, maceri, pozze di abbeverata, abbeveratoi tradizionali, fossi, fasce, muretti a secco, filari alberati, risorgive, piantate e boschetti, ambienti ecotonali ad esempio. 

WWF Savona

 


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