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Il vocabolario del dialetto di Albenga: queste parlate sono un patrimonio immateriale che ha richiesto secoli per formarsi. 2/Balneari, il TAR boccia il Comune. Il sindaco: «Pronti alle gare»


Vocabolario del dialetto di Albenga. All’Auditorium San Carlo di Albenga il volume di Vincenzo Bolia con grammatica essenziale, interventi di studiosi e istituzioni

Vincenzo Bolia giornalista e scrittore: “Il vocabolario serve a tramandare ciò che resta della parlata dei nostri antenati attraverso la codificazione di vocaboli e regole”

COMUNICATO STAMPA- Sabato 4 ottobre alle ore 17.30, presentazione del volume Vocabolario del dialetto di Albenga (Philobiblon Edizioni, 326 pagine), curato dal giornalista ingauno Vincenzo Bolia, da sempre attento alla valorizzazione delle parlate liguri e in particolare dell’albenganese.

All’incontro interverranno Franco Bampi, presidente dell’associazione “A Compagna” di Genova e autore della prefazione, Giorgio Oddone, presidente della Consulta Ligure e studiosi della lingua ligure. La conduzione sarà affidata al giornalista Claudio Almanzi.

Il volume patrocinato dall’Associazione Vecchia Albenga, raccoglie oltre diciottomila vocaboli suddivisi in due sezioni (albenganese-italiano e italiano-albenganese) e si arricchisce della prima grammatica essenziale mai edita per la parlata albenganese. Un lavoro che va oltre la semplice compilazione lessicale: il libro propone criteri e norme d’uso, contribuendo a dare unità e stabilità a un patrimonio linguistico ricco ma frammentario.

Nella prefazione, Franco Bampi sottolinea l’importanza del recupero delle lingue locali: «Perdere queste parlate significa perdere un patrimonio immateriale che ha richiesto secoli per formarsi. L’opera di Bolia restituisce dignità e forma corretta al dialetto di Albenga».

Anche il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, evidenzia il valore identitario dell’opera: «Ogni parola dialettale racchiude mondi, modi di vivere e pensare. Questo dizionario non è solo raccolta di termini, ma memoria viva che unisce la comunità e invita i giovani a riscoprire le proprie radici».

Di particolare valore è la dedica che l’autore rivolge a tutti gli albenganesi di ogni tempo e, in modo speciale, a venti “protagonisti” conosciuti di persona, con cui ha sempre condiviso il dialetto, custodi fedeli dell’antica parlata: Luigi Anfossi, Cosimo Costa, Vincenzo Dagnino, Giacomo Gandolfo (Giacumin), Angelo Gastaldi, Angelo Geddo, Francesco Isoleri (Ciuffettu), Francesco Maglione, Egidio Marcelli, Renzo Moisello, Luigi Piantelli, Eligio Pizzorno, Giuseppe Rapa (Gèra), Andrea Repetto, Luciano Riolfo, Angioletta Romagnoli, Giulia Ronco, Danilo Sandigliano, Luciano Testa e Angelo Viveri. Una dedica che rende il volume un atto di riconoscenza e di memoria condivisa, radicato profondamente nella comunità albenganese.

Per Giorgio Oddone, presidente della Consulta Ligure, il vocabolario si inserisce in un più ampio processo di valorizzazione delle lingue polinomiche: «Il lavoro di Bolia rappresenta una base scientifica per la grafia e la trascrizione, indispensabile per garantire una rappresentazione corretta e senza ambiguità della parlata».

Un saluto speciale giunge anche dall’Associazione Vecchia Albenga tramite Luigi Scola, che definisce l’opera «un tassello importante nella lunga battaglia culturale per il recupero del parlato locale. Difendere il dialetto significa guardare avanti, trovando nelle radici la forza per costruire il futuro».

Nella premessa, Vincenzo Bolia spiega di aver voluto «tramandare ciò che resta della parlata dei nostri antenati attraverso la codificazione di vocaboli e regole». Un atto di amore verso la comunità, ma anche un contributo di metodo che offre alle nuove generazioni strumenti concreti per recuperare un patrimonio linguistico e culturale.

Elemento innovativo del volume è la sezione grammaticale: affronta l’alfabeto e i suoni peculiari, la pronuncia e l’accentazione, la morfologia, i nomi, i verbi regolari e irregolari, fino agli avverbi, preposizioni e congiunzioni. Una codificazione che per la prima volta offre criteri certi per leggere, scrivere e parlare correttamente l’albenganese.

La presentazione del 4 ottobre sarà quindi non solo un evento letterario, ma anche un momento di riflessione collettiva sul valore della memoria linguistica e culturale. L’iniziativa riunirà studiosi, istituzioni, associazioni e cittadini, confermando Albenga come punto di riferimento nella difesa e nella promozione della lingua e delle tradizioni liguri.

2/Direttiva Bolkestein: il TAR si pronuncia, le concessioni balneari andranno a gara. Il Sindaco Tomatis: “La delibera impugnata di fronte al TAR seguiva le linee dettate dal Governo. Data la pronuncia siamo pronti ad andare a gara”

COMUNICATO STAMPA – Il TAR della Liguria si è pronunciato in questi giorni contro la proroga delle concessioni balneari espressa con delibera di Giunta dal Comune di Albenga.

Sebbene tutti gli atti dell’Amministrazione seguissero le disposizioni di legge via via emanate dal Governo – con le quali si ammetteva la proroga delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per attività turistico-ricreative e sportive – infatti, i giudici amministrativi, hanno ritenuto prevalente la  normativa europea, in particolare dalla Direttiva Bolkestein.

Il sindaco Riccardo Tomatis commenta: “Dallo scorso anno su questa tematica siamo seguiti dallo studio dell’avv. Gaggero, che abbiamo incaricato proprio in considerazione della grande confusione normativa esistente.

Va ricordato altresì che il Comune di Albenga, e in particolare i nostri uffici, erano già pronti per bandire le gare a fine 2024. Con l’approvazione della legge 166/2024, che disponeva la proroga delle concessioni, ci siamo tuttavia fermati e, attenendoci alla norma statale, abbiamo preso atto della proroga concessa dalla legge.

Il TAR della Liguria, interpellato dall’AGCM, si è però espresso in senso contrario, imponendoci di procedere a gara secondo quanto previsto dalla direttiva europea e dal Consiglio di Stato.

Ora, a seguito della sentenza, seguiremo naturalmente le indicazioni ricevute e procederemo in tal senso”.

“Il nostro obiettivo – continua il Primo Cittadino – è garantire da un lato gli investimenti realizzati negli anni dai gestori degli stabilimenti, dall’altro assicurare un servizio di qualità, continuo e rispettoso del territorio.

Per questo è necessario individuare un punto di equilibrio tra esigenze di miglioramento, tutela e valorizzazione paesaggistico-ambientale e valorizzazione economica del patrimonio pubblico, garantendo al tempo stesso il proficuo utilizzo del demanio.

Nelle prossime settimane, con il supporto dei tecnici e dell’avvocato incaricato, completeremo la definizione dei criteri alla base del bando di gara. Saranno considerati aspetti fondamentali quali: l’accesso alla spiaggia per i disabili, la garanzia di un presidio e di un’offerta qualificata per cittadini e turisti, la gestione delle aree retrostanti agli stabilimenti, la promozione degli sport del mare e la valorizzazione complessiva del litorale”.

L’assessore Mauro Vannucci, delegato al Demanio, aggiunge: “Questa sentenza ci impone di procedere a gara; concluderemo quindi l’iter che avevamo già avviato, ringraziando gli uffici comunali per il prezioso lavoro svolto. Predisporremo bandi chiari e trasparenti, capaci di valorizzare al meglio le nostre spiagge. Il percorso che ci attende sarà condiviso e accompagnato da momenti di confronto con le categorie interessate. Lavoreremo per tutelare il lavoro degli operatori, garantire servizi efficienti a cittadini e turisti e rafforzare l’attrattività del nostro territorio. Ci tengo a sottolineare che Albenga è sempre stata attenta a queste tematiche e che il nostro territorio vanta un’alta percentuale di spiagge libere, ulteriormente ampliata grazie agli interventi realizzati sui moli e sulle spiagge”.

L’Amministrazione Comunale di Albenga conferma così il proprio impegno a garantire regole certe, trasparenza e qualità nella gestione del demanio marittimo, con l’obiettivo di valorizzare al meglio le risorse del territorio a beneficio della comunità e dei visitatori.


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