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Liguria e Basso Piemonte

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Savona: ha giurato il maresciallo Rocco, papà Lentini 7 anni al comando del Reparto operativo. Indagava sul serial killer Bilancia: 17 omicidi, 13 ergastoli


Un neo maresciallo dell’Arma, nato a Savona. Per lui la divisa è una tradizione famigliare. Ora Rocco Lentini terminerà il percoso di studi raggiungendo il titolo di  Dottore Maresciallo.

Rocco Lentini il giorno del giuramento solenne da sottufficiale dell’Arma

Nella mattinata del 12 settembre 2025, a Firenze, presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, intitolata al “Maresciallo Maggiore M.O.V.M. Felice Maritano”,  che perse la vita nel 1974 in conflitto a fuoco con un appartenente alle Brigate Rosse, si è tenuta la solenne cerimonia del Giuramento dei Marescialli frequentatori del 13° corso triennale.

Tra i Marescialli che hanno prestato Giuramento di fedeltà alla Patria, anche il savonese, Rocco Lettini.
Alla presenza di numerose Autorità civili, militari e religiose, gli Allievi Marescialli, avendo concluso il secondo anno di corso ed avendo acquisito il grado di Maresciallo,  hanno declamato, di fronte alla Bandiera d’Istituto, la formula del Giuramento, ribadendo la fedeltà alla Repubblica ed impegnandosi solennemente all’osservanza della Costituzione e delle leggi, all’adempimento con disciplina ed onore dei doveri connessi al loro stato, alla difesa della Patria ed alla salvaguardia delle libere Istituzioni.
Si è trattato di un momento carico di emozione, che da quest’anno accademico assume un ulteriore significato collocandosi al principio di un rinnovato ciclo formativo per il terzo anno di corso. Infatti, dal 15 di settembre 2025,  i Marescialli Allievi sono stati avviati a svolgere periodi di formazione sul campo presso l’Arma Territoriale, finalizzati a fornire loro un ricco quadro esperienziale pratico.
Rocco Lettini è nato il 10 gennaio 2001 all’Ospedale San Paolo.
Il Maresciallo Rocco è figlio del Colonnello Giuseppe Lettini, adesso in congedo, che è stato comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Savona per 6 anni.
L’ufficiale ha vissuto il periodo (e le indagini) di Donato Bilancia, detto Walter, un criminale e serial killer, condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi, tra ottobre 1997 e aprile 1998, in Liguria e nel Basso Piemonte.
Per la storia detiene il sanguinario guinness di ‘mostro della Liguria’.
Nel solo ponente ligure assassinò – 18 marzo a Pietra Ligure- con un colpo in testa l’ucraina Ljudmyla Zubskova, che aveva caricato in macchina ad Albenga e si sbarazzò  dei suoi effetti personali gettandoli in mare..
Il 20 marzo colpì nuovamente a Ventimiglia, nella frazione di Latte, rapinando e uccidendo il cambiavalute Enzo Gorni, poi si recò  al casinò di Sanremo, dove riuscì a farsi pagare una puntata vincente arrivata dopo il Rien ne va plus; I lunedì successivo si recò in banca a cambiare la refurtiva (perlopiù franchi francesi) in lire, firmando col proprio nome e lasciando gli estremi dei suoi documenti.
Il 29 marzo a Cogoleto assassinò un’altra prostituta, la nigeriana Tessy Adodo (pseudonimo di Evelyn Edoghaye). Questo omicidio rappresentò la svolta delle indagini, in quanto lo si ricollegò a quello di Stela Truya e, in seguito, agli altri omicidi delle prostitute.
Il 14 aprile uccise un’altra prostituta, Kristina Valla, di origine macedone, sulla strada tra Albenga e Ceriale.
Il 18 aprile tornò a colpire su un treno, sulla tratta Genova-Ventimiglia, assassinando tra Sanremo e Bordighera, la babysitter Maria Angela Rubino, intrappolandola nella ritirata di un vagone. Dopo essersi masturbato sul suo cadavere, scese dal treno a Bordighera.
L’ultimo tentativo delittuoso avvenne il 3 aprile, quando prese appuntamento a Sanremo con la prostituta Luisa Ciminiello; recatosi a casa sua, fu però indotto a desistere dal proposito omicida allorché la donna gli mostrò la foto di un bambino, che disse essere suo figlio (in realtà era il nipote). Bilancia quindi lasciò la casa senza commettere il crimine e l’indomani telefonò alla donna per chiederle scusa e di non denunciarlo.
Donato Bilancia  nel dicembre 2020, nel carcere di Padova, scoppiò un focolaio di COVID-19 che contagiò detenuti e agenti. Bilancia fu l’unico per il quale si rese necessario il ricovero presso l’Azienda Ospedale-Università Padova, nel reparto di pneumologia, dove cessò di vivere.
UNA BRILLANTE CARRIERA
Giuseppe Lettini quando indossava la divisa di ten col. A Savona è stato Comandante del Reparto Operativo (1994-2001)

Il colonnello Lettini è stato, tra l’altro, Comandante di Plotone presso il 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” in Palermo (1977-78); Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Caltanissetta (1981-85); Comandante del Nucleo di Polizia Giudiziaria di Caltanissetta (1985-87). Un periodo di ‘cerneficine’ sull’isola. Il primato lo deteneva Palermo con circa circa 200 omicidi di mafia, seguiva Catania con 150 e Caltanisetta con circa 50.

 

 


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