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Liguria e Basso Piemonte

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Savona: pungolo fotografico, giorno dopo giorno, di Maurizio Pellissone, giornalista


“Da ieri, 21 settembre 2025, in corso Ricci. Effettivamente la situazione è migliorata proprio…”

Commenti social- Marcello Zinola giornalista: “Ma non c’era l’allerta con l’ordinanza di non mettere ieri sera la rumenta?”

Fabio Orsi (consigliere comunale di minoranza)Marcello Zinola: “Premesso che L’allerta era alle 23.59 e il conferimento è previsto ben prima, sono piuttosto curioso di fare una ricerca nei capoluoghi italiani dove esista, in caso di allerta arancione, il divieto di conferire. Secondo me si scoprono cose interessanti. Se il sacco giallo è un pericolo la soluzione è prevederne i contenitori non vietare che sia lasciato per strada”.

Marcello Zinola a Fabio Orsi: La mia era una domanda non conoscendo nel dettaglio “la cosa”.

Fabio OrsiMarcello Zinola: “Chiedo scusa allora riformulo il commento . Effettivamente l’ordinanza (potrei parlarne mezz’ora: il solo fatto che il sistema di raccolta rifiuti venga disciplinato con ordinanza sindacale e non con un regolamento approvato dal consiglio comunale grida già vendetta così) vieta il conferimento del rifiuto con allerta arancione. Al netto dell’assurdità (a mio modesto avviso ) di una previsione del genere per una mezza dozzina di ragioni, rilevavo che la raccolta è prevista dalle 23 ed il conferimento nelle tre ore precedenti quindi chi ha conferito lo ha fatto legittimamente mentre non è legittima la non raccolta di oggi in diverse zone della città da cui sono giunte segnalazioni.

Renzo Briano: Proprio vero che non abbiamo una cultura ambientale adeguata.

Felice Rossello (laureato in lettere classiche, autore televisivo SIAE dall’85, ha lavorato soprattutto con Fabio Fazio): “Ma Pelissone è in malafede, poveretto! E con lui tutti i “mi piace” che non sapevano dell’ordinanza, poveretti!”

Maurizio Pellissone 22 settembre: “Corso Ricci e palazzi nuovi di via Aglietto, giorno tre. Lo schifo avanza. Ma i vecchi cassonetti blu della plastica erano davvero così indecorosi rispetto al degrado attuale?

Commenti social- Elisabetta Astengo:Ovunque è così, non ritirano da domenica è una vergogna, ogni angolo della città è una discarica”.

Attilio Di Tullio- “Assolutamente identici. Prima buttavano i sacchi addosso ai cassonetti ora addosso ai bidoncini …”

Maurizio Pellissone a Attilio Di Tullio: “Non credo proprio a questo livello”.

Rita Clorofilla- “È una città allo sfascio …Vogliamo parlare della manutenzione del verde …. ”

Federico De Caroli (docente)- “In uno dei vari consigli comunali tenutosi a ridosso dell’inizio della nuova raccolta, un consigliere della maggioranza aveva tuonato che Savona merita più decoro, basta cassonetti a cielo aperto che fanno sporcizia e disordine..! Ricordo benissimo il suo intervento”.

Bruno Vadone:Maurizio, concordo. Avrei lasciato tutti quelli dedicati e aggiunto solo umido e indifferenziata. E uguale in tutta la città. Meno costi e più semplice, forse troppo”.

Maurizio Pellissone- Via Aglietto e corso Ricci giorno 4. I sacchetti di plastica sono ancora fermi immobili al loro posto. Probabilmente verranno rimossi nel giorno del ritiro della plastica, stasera. Ma era così difficile variare i turni per non lasciare la città nella vergogna? O forse c’era il timore di inceppare un meccanismo di raccolta già così oliato e perfetto? Comune, se ci sei batti un colpo.

Fabio Orsi- Se posso dire la mia, la soluzione non era modificare la raccolta ma rispettare il giorno di raccolta. Non ha fondatezza nè alcun senso non svolgere la raccolta durante l’allerta arancione. Semmai la raccolta è ancora più necessaria perchè il rifiuto può costituire rifiuto, come ci siamo già detti. L’allerta arancione impone e richiede norme di auto-tezione. Se il servizio, in concreto, è inattuabile in quella precisa circostanza non sarà attuato, non può essere abolito a monte sul “pericolo ipotetico”. Tutti i servizi pubblici sono garantiti (perfino le scuole salvo casi eccezionali sono aperte seppur coi ragazzi a casa). È incredibile come non ci sia una norma, prescrizione, previsione istituita nel servizio attuale che funzioni. Fosse solo per la legge dei grandi numeri…

Maurizio Pellissone a Fabio Orsi- “Concordo però visto che ormai l’allerta era passata a quel punto si poteva comunque anticipare la raccolta plastica”.

Marco Di Nardo: “Lasciare i cassonetti blu con monitoraggio del conferimento sarebbe stato troppo facile, economico e dignitoso. Complichiamoci un pochino la vita con questo bel sistema di raccolta che ci sta dando grandi frutti e soddisfazioni a dismisura… stiamo diventando una barzelletta. Ci sarebbe da ridere, ma ho solo lacrime”.

Manuel Meles (consigliere comunale di minoranza 5stelle e già collaboratore parlamentare): “Il problema a monte è questa assurdità del sospendere la raccolta per allerta, dando peraltro per scontato che lo sappiano tutti (non è una scusante, ma è un elemento che chi organizza e decide deve tenere in considerazione). E comunque, una volta superata l’allerta, rifiuto esposto irregolarmente o meno, andava subito effettuato il giro di raccolta, sia per recuperare, sia per evitare questa situazione degradata e oscena. Ma evidentemente l’AD (Stefano Valle ndt) ha da pensare ai cartellini gialli e l’amministrazione non ha interesse a prendere per le corna Seas.

Maurizio PellissoneManuel Meles: “Tra l’altro non mi risulta che in altri comuni vicini la raccolta venga sospesa per l’allerta”.

Fabio Musso

2/COMUNICATO STAMPA- Legacoop Liguria interviene nella discussione sul ciclo dei rifiuti. La gestione dei rifiuti è una sfida cruciale per il nostro territorio. Come operatori privati del settore e gestori di impianti.
Sappiamo bene quanto sia fondamentale implementare al massimo la raccolta differenziata, ma è altrettanto importante dotarsi di impianti adeguati di selezione dei materiali derivanti da questa raccoltaspiega Fabio Musso, coordinatore provinciale di Legacoop Savona -.  Poi c’è il problema da affrontare della parte del rifiuto che non può essere selezionato. Non possiamo più permetterci di relegare la gestione del fine ciclo dei rifiuti alla semplice sepoltura in discarica. Soprattutto in aree come il savonese, dove le discariche hanno una scadenza breve e non potranno più essere prorogate. La politica e le istituzioni sapranno individuare le aree idonee per la realizzazione di impianti di selezione e trattamento dei rifiuti che dovranno controllare in maniera molto rigorosa e noi gestori ci potremo dedicare a raccogliere e selezionare, adottando le soluzioni impiantistiche più moderne ed avanzate per il ciclo finale dei rifiuti“.

 

 


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