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Savona. Mostra d’arte, 41 artisti. Racconti di viaggio e il tempo del pellegrinaggio. 2/ Savona a Villa Cambiaso Visita Esoterica


Racconti di viaggio a Savona: cammini, esplorazioni e tempo del pellegrinaggio. Mostra e iniziative culturali, dal 4 al 13 ottobre 2025,  Palazzo della Provincia.

di Ezio Marinoni

Il prossimo 4 ottobre, alle 16.30, si inaugura la mostra d’arte contemporanea Racconti di viaggio, cammini creativi, le esplorazioni e il tempo del pellegrinaggio, ideata e organizzata dalla associazione no profit savonese Renzo Aiolfi, con sede in via Paolo Boselli 6/3.

La sede sociale è aperta al pubblico il mercoledì, dalle 10 alle 12, con i seguenti recapiti: Telefono: +39 3356762773.

La sede espositiva è la Sala Caduti di Nassirya, all’interno del Palazzo della Provincia di Savona, in via Sormano 12. La mostra rimarrà aperta dal 4 al 13 ottobre 2025, a ingresso libero. con questo orario: da lunedì a sabato, ore 16-18.

La manifestazione ha ottenuto i patrocini di: Provincia di Savona, Fondazione Casa America di Genova, Associazione “I Liguri nel Mondo” di Genova, AMACI 21a Giornata del Contemporaneo, CICTERRA Università di Cordoba (Argentina).

Negli stessi giorni si svolgeranno alcune iniziative collaterali:

4 ottobre 2025, ore 17,00: presentazione del libro di Angela Ruffino Figlio di due madri, a cura di Gabriella Gasparini.

7 ottobre 2025, ore 16.30, visita su prenotazione (massimo 20 persone) alla Quadreria della Provincia di Savona a cura della Dr.ssa Silvia Bottaro.

10 ottobre 2025, ore 16.30: conferenza del Prof. Umberto Curti L’emigrazione dei cibi. Un ponte gastronomico tra Liguria e America Latina.

11 ottobre 2025, ore 16,30, presentazione del nuovo romanzo storico “Gli occhi di Modì Parigi Anni Venti”, della Prof.ssa Renata Freccero, a cura dell’attrice, dr. Susj Borello.

Saranno esposte le opere degli artisti: Maria Paola Amoretti (ceramista), Cinzia Bassani, Laura Bianchi, Paolo Bonetto, Lucia Bracco, Agostino Cherubino, Giorgio Chiarini, Gioxe De Micheli, Alfio Doglio, Fiorenza Ferrari, Angela Tatina Ferrero (ceramista), Alessandro Fieschi, Maria Grazia Focanti, Renato Geido, Grazia Genta (ceramista), Biagio Giordano, Stefano Giordano, Maria Grammatico, Mario Iannicella, Luana Lenzi, Patrizia Macchia, Cristina Mantisi, Rosanna Mondino, Gianni Nattero, Giovanna Oreglia (ceramista), Gianni Pascoli, Vittorio Patrone, Mara Raina, Mariella Relini (ceramista), Rossella Ricci, Umberta Righetti, Angelo Risi, Giancarla Roso, Luciana Scarone (scultrice-ceramista), Maria Rosa Scerbo (pittrice-ceramista), Stefania Sordi, Giulio Tassara (ceramista), Pierluigi Vannucci, Chiara Vallarino, Wilma Venesia, Suor Gaetana Zoda.

La mostra ha un duplice obiettivo. In primo luogo, la ricerca insita nel viaggio, che è una ricerca continua: luoghi da scoprire attraverso mappe e cartine; un incontro continuo con culture, storie ed enogastronomia, tradizioni. Un’occasione per andare oltre, esplorare, lasciarsi coinvolgere in una sorta di pellegrinaggio, in quanto il viaggio è dimensione essenziale per l’essere umano.

L’esposizione savonese vuole creare un ponte tra Savona e Cordoba (in Argentina), dove l’esploratore e archeologo savonese don Gerolamo Lavagna ha lasciato le sue collezioni, che hanno contribuito a dare vita al Museo del Politecnico.  La ceramista Grazia Genta ha creato un’opera “omaggio” a don Lavagna, seguendo le parole del Prof. H. Santiago Druetta (CICTERRA – Cordoba, Argentina), richiamate da Silvia Bottaro:

“… di lui si sa poco; il tempo ha cancellato i suoi successi, la sua carriera, e oggi solo gli oggetti da lui recuperati sono conservati, sparsi, nei musei locali. Forse il viaggio ottocentesco di Lavagna rimane presente oggi come un ponte che collega questo ecclesiastico a città lontane: uniti dalla vita e dall’opera di questa illustre figura che merita di essere rivalutata”.

In secondo luogo, gli organizzatori hanno inteso tracciare una rotta ideale tra Savona e l’Argentina, ricordando i molti liguri emigrati nei tempi passati; l’associazione Aiolfi da anni si impegna in tal senso per valorizzare altri esploratori, che hanno lasciato qualcosa di sé a Savona. In questo campo, ricordiamo il Capitano Giovanni Battista Cerruti, Re dei Sakai in Malesia, e il Capitano Giacomo Bove, scopritore del passaggio a Nord Est: personalità note nel mondo, che hanno donato oggetti al Museo di Savona, al momento non fruibili, ma che è bene segnalare per iniziare a parlarne.

Chi erano costoro? Vediamoli più da vicino.

Don Gerolamo Lavagna (Savona, 1834 – Cordoba, 1911) arriva a Buenos Aires nel 1870, dove trascorre un periodo come insegnante di latino nelle scuole. Si dirige poi verso il nord del Paese, che diventa il suo campo di attività: l’incarico di parroco gli permette di fondare scuole, cappelle e piccole biblioteche. Consapevole della ricchezza archeologica della zona, a Cachi (Salta), si dedica allo studio della cultura Calcaquì. Viaggia anche in territorio boliviano, nella valle di Tarija, dove fa importanti scoperte archeologiche e paleontologiche. Una successiva spedizione scientifica raccoglie altro materiale e conferma le scoperte di don Lavagna. Si stabilisce a Salta e, al suo ritorno, raccoglie ulteriore materiale e conduce studi relativi alla ricchezza mineraria di quelle regioni, in cui scopre miniere e giacimenti auriferi; classifica una collezione di oggetti di produzione indigena, tra cui tessuti che invia alla Esposizione Continentale di Buenos Aires nel 1882, ottenendo una medaglia d’argento e una menzione speciale. Quattro anni dopo parte per Cordoba, con l’intenzione di tornare a Buenos Aires. Tuttavia, l’Esposizione Rurale di quell’anno e l’invito a esporre i suoi reperti lo trattengono. In seguito al successo dell’iniziativa, nel 1887 gli viene affidata la fondazione e la direzione del Museo Politecnico, che manterrà fino al 1906: tutte le sue collezioni, che dona al museo, ne costituiscono il fondamento. Nel 1892 l’Esposizione Colombiana di Genova conferisce all’istituzione un diploma d’onore e l’Esposizione Rurale di Buenos Aires del 1903 le attribuisce altri riconoscimenti. Padre Lavagna muore a Cordoba nel 1911.

Di Giovanni Battista Cerruti (Varazze, 28 novembre 1850 – Penang, 28 giugno 1914) Trucioli si è già interessato, con un articolo a firma di Tiziano Franzi (Anno XI, Numero 42 del 15 giugno 2023): https://trucioli.it/2023/06/15/era-di-varazze-il-re-dei-sakai/

Un libro autobiografico racconta queste sue avventure: Nel paese dei veleni – Fra i Sakai.

Giacomo Bove (Maranzana, 23 aprile 1852 – Verona, 9 agosto 1887). I suoi genitori sono contadini e vignaioli piemontesi.  Primogenito di cinque fratelli, manifesta il desiderio di continuare gli studi e viene messo in collegio a Genova, dove vede per la prima volta il mare e frequenta l’Accademia Navale.

Tantissimi i suoi viaggi, esplorazioni e avventure. Fra tutti, ad aprile 1877 è nello Stretto di Messina per studiare le correnti marine. Specializzatosi in questo studio, inventa una “scala di marea”, uno scandaglio utile alle misurazioni idrografiche. Tutti i dati da lui raccolti sono pubblicati sugli Annali Idrologici del periodo. Mentre si trovava a Messina, fa domanda per partecipare alla spedizione che lo scienziato ed esploratore scandinavo A. E. Nordenskjold sta organizzando per la ricerca del “passaggio a nord – est, attraverso il Mar Glaciale Artico, dall’Atlantico  al  Pacifico. Giacomo Bove è prescelto tra tutti gli italiani che hanno inoltrato la stessa richiesta e sarà l’idrografo della spedizione. Infine, gli è fatale una impresa in Congo: l’Inghilterra sta preparando una spedizione e il Ministero degli Esteri italiano nomina una rappresentanza della quale Bove fa parte. Il viaggio dura dal 2 dicembre 1885 al 17 ottobre 1886, purtroppo l’Africa mina il suo spirito e, soprattutto, il suo fisico, assalito da alte e continue febbri. Medici e specialisti consigliano cure termali, che non gli danno giovamento. Si dimette dalla Marina e assume la direzione della Società di Navigazione “La Veloce” di Genova. Bove muore a Verona, è sepolto nella tomba di famiglia al paese di origine.

Illustrazione di copertina: Paolo Bonetto, Carosello di vele con gondola, 2010, olio su tavola, cm. 24×30, collezione privata

2/SAVE THE DATE: “Visita Esoterica” a Villa Cambiaso, a Savona, domenica 28 settembre alle 9.30
Domenica 28 Settembre 2025, alle ore 9.30, si potrà prendere parte a una “Visita esoterica” guidata a Villa Cambiaso, a Savona, alla scoperta dei misteri della simbologia esoterica, guidata e accompagnati da Giovanni Borrello.
Sarà un evento a numero chiuso, della durata di circa 90 minuti, con prenotazione obbligatoria.
Il costo di partecipazione all’evento è di 20 euro.
Inf@ & prenotazioni al seguente link: villacambiaso.it/visitaesoterica
Trucioli ha già raccontato le ultime vicende di questa storica villa, attraverso la figura del suo illuminato proprietario, Pio Vintera (Anno XIII, Numero 61 del 7 novembre 2024): https://trucioli.it/2024/11/07/savona-pio-vintera-e-la-stagione-felice-di-villa-cambiaso/
Questa “visita esoterica” è l’occasione anche per riscoprire la lunga storia dell’edificio (cfr. Trucioli, Anno XIII, Numero 89 del 5 giugno 2025):

Savona: storia di Villa Cambiaso, ultimo restauro di Pio Vintera. Eventi estate 2025


Si tratta di un appuntamento prezioso, quindi, per entrare nella storia e nella magia di questo vero e proprio maniero urbano.Domenica 28 settembre 2025, ore 9.30
SAVE THE DATE a Villa Cambiaso – Via Torino, 10 – Savona.

Ezio Marinoni


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Ezio Marinoni

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