Un maestro del passato. Che vergogna! Tengo casa a Noli da più di mezzo secolo, in Via Angelo Repetto, e non mi sono mai interessato di sapere chi fosse costui.
di Massimo Germano
Ci pensa mia moglie, che sta leggendo il bel libro uscito di recente: ”La verità sui confini territoriali tra Noli e Spotorno”, di Teresio Ricchebuono.
Angelo Repetto fece parte della commissione che nel 1906 fu incaricata dal Comune di Noli della verifica dei confini ”sulla scorta degli atti esistenti nell’archivio e praticando gli appositi sopralluoghi”. Ne facevano parte uomini illustri Nolesi dell’epoca, come il professore e storico Bernardo Gandoglia. Mi porge
sorridendo il libro, e mi immergo in un ricordo delizioso, descritto dall’Autore con ricchezza di dettagli.
Angelo Repetto (1853-1934) era un maestro elementare, ”Meistru Angettu”. Poteva fare il professore di latino ad Oneglia, alle scuole superiori, ma preferì fare il maestro, tornare nella sua Noli a insegnare alle elementari.
Ereditò la sua missione da un altro grande maestro, Bernardo Gandoglia, che si era trasferito a Savona. Lo si vede nelle foto di classe dell’epoca, circondato dai suoi ragazzi. Visse tutta la lunga e faticosa evoluzione dell’insegnamento elementare di quegli anni, si occupò anche di una delle prime ”biblioteche circolanti”. Anche allora gli insegnanti non nuotavano nell’oro, ma quando si stabilisce di ”indire un corso straordinario di lezioni agli alunni della terza e
quarta elementare che non hanno ottenuto l’idoneit`a di passaggio alle scuole superiori” lui si offre di svolgerlo gratuitamente.
Mi chiedo perchè mio nonno non me ne avesse mai parlato, erano i personaggi che lui amava. Di Bernardo Gandoglia ne parlava, il suo nome inoltre era stampato a lettere cubitali nella nuova scuola che frequentai nel 1949, facevo la seconda elementare, ma di Angelo Repetto non ricordo me ne parlasse mai. Eppure sapevo tutto di tutte le vie e di tutte le lapidi che ornavano la cittadina, devo a lui la curiosità per tutto quello che mi circondava.
Forse la risposta sta nel libro di Ricchebuono: la via intitolata ad Angelo Repetto, quella che allora si chiamava ”strada di Zuglieno”. E’ la via che oggi porta alle elementari, quella che vedeva le corse liberatorie mie e dei miei compagni all’uscita dalla scuola per raggiungere la sede dei giochi, la Piazzetta Chiappella. Il
libro dice che fu dedicata ad Angelo Repetto con un Decreto Comunale del 1959, lo stesso anno in cui fu costruita sul posto la mia nuova casa. Voglio andare più a fondo, vado a vedere sull’atto di acquisto di mio padre, ma la cosa si complica: effettivamente si parla di una nuova via il cui nome è ”da determinarsi”, ma si dice che la vecchia si chiamava ”Via all’Asilo”.
Mi pare di vedere il Maestro Angelo Repetto che sorride: asilo, elementari, superiori, maestri, professori…. siamo sempre in tema.
Massimo Germano