Incredibile come in Italia siano ancora molti (in realtà la stragrande maggioranza!) degli ambientalisti a non aver compreso l’importanza ed il valore di un vincolo ambientale.
di Franco Zunino*
Che è basato sul cosiddetto Concetto di Wilderness che negli USA ha ispirato la legge più severa al mondo per difendere le più belle e selvagge aree naturali, pur di fronte a continui fatti che dimostrano come anche da noi come fu all’epoca in America, neppure i pur “potenti” Parchi Nazionali non sono in grado di impedire certi usi, per cui solo con una legge speciale li si può difendere.
L’ultimo esempio (veramente SCANDALOSO!) ci viene dal Parco Nazionale Arcipelago della Maddalena (Sardegna) dove quest’estate le sue coste e isole selvagge, le spiagge, le cale e il mare tra esse sono state letteralmente prese d’assalto da vacanzieri, bagnanti con selve di ombrelloni sulle spiagge più delicate e finanche proibite; imbarcazioni di ogni genere e stazza (yacht dei nuovi ricchi!), comprese le pur delimitate zone vietate per l’ancoraggio! Ma il bello (o il ridicolo!) è l’apprendere che mentre nella vicina Francia per chi viola questo divieto nel loro Parco Nazionale Calanques sono scattate multe fino a 100.000 euro, da noi il massimo previsto è di 51 euro! Il che vuole dire, come peraltro avviene per i ticket per vedere l’orso marsicano nelle riserve integrali (si fa per dire!) nel Parco Nazionale d’Abruzzo, una mera tassa che garantisce un privilegio riservato ai pochi benestanti (ricchi, super-ricchi e potenti di ogni genere nel caso della Maddalena)!
Intanto in Italia solo ora si stanno accorgendo del problema dell’overturismo, nonostante l’ormai annoso modo come in altri paesi lo hanno risolto o si sono per tempo organizzati, prevedendolo e prevenendolo: da noi, vedremo, ma anziché risolverlo (vedasi, numero chiuso e primo arrivato primo servito) ne faranno certamente, alla Trump, una altro modo per spillare soldi ai cittadini senza affatto ridurne l’impatto, che è e resterà il vero problema!
2/Trump (e i trampisti) hanno fatto presto a darsi da fare per contrastare la salvaguardia delle aree naturali selvagge degli Stati Uniti, a parte i provvedimenti per favorire estrazioni, prospezioni gassose e petrolifere varie e tagli di foreste sui suoli demaniali. Mentre la sua amministrazione ha allo studio tutta una sfilza di iniziative similari, anche contro le varie tipologie di aree protette che costellano gli Stati, ha per intanto già provveduto sopprimere gli ultimi due Monumenti Nazionali istituiti da Biden in California (Chuckwalla, nel sud, e Sáttítla Highlands, nel nord)-vedasi la notizia breve del 15 gennaio 2025- infischiandosene anche delle richieste dei nativi favorevoli a questi vincoli, per un totale di 343.175 ettari. Intanto sta procedendo anche ad annullare il Regolamento che, sempre Biden, aveva attuato per sottoporre a protezione come “Aree Speciali” ben 5,5 milioni di ettari dell’immensa National Petroleum Reserve del nord-ovest dell’Alaska; aree di particolari valore ambientale, faunistico e di stati di wilderness che ora rischiano nuovamente di essere aperte a prospezioni petrolifere e gassose. E, per non farsi mancare nulla, e sempre con l’occhio rivolto ai dollari, la sua amministrazione ha anche deciso di aumentare il ticket di ingresso all’Area Wilderness più visitata degli USA: la Boundary Waters Canoe Area, nel Minnesota ai confini con il Canada. La tassa d’ingresso è stata aumentata del 150% portandola da 8 dollari a 20 per i giovani, e dai 16 dollari a 40 per gli adulti; ovviamente lo scopo non è di ridurre l’impatto dei visitatori, ma solamente quello di fare cassa!
Al solito, non resta che sperare nel Congresso (sebbene un conto sono i decreti del Presidente, che hanno esecuzione immediata, un conto le leggi, che necessitato dalla solita trafila procedurale prima di divenire esecutive); ovvero nei cittadini, e quindi che alle prossime elezioni di medio termine, Trump possa trasformarsi in un’ “anatra zoppa”, come dicono dalle sue parti!
Franco Zunino (Segretario Generale AIW)