Nasce l’associazione ‘Albisola per Albisola’, Nasuti: “Progetto che vuole rappresentare un punto di raccordo di tutto ciò che è culturale e che gravita nel mondo delle Albisole, noi ci siamo”

COMUNICATO STAMPA- Il sindaco di Albissola Marina illustra le ragioni che hanno spinto il Comune di cui è primo cittadino ad aderire all’iniziativa
Venerdì scorso, presso Piazza del Talian ad Albisola Superiore, è stata presentata “Albisola per Albisola”, una nuova associazione culturale nata come ponte verso il futuro con l’intento, tra gli altri, di rafforzare ulteriormente il rapporto tra le due Albisole in nome del proprio patrimonio artistico.
La nascita del neonato soggetto giuridico, già vicino a quota 100 associati, è stata favorita proprio dalla sinergia scaturita tra le amministrazioni dei due Comuni che hanno scelto di collaborare sposando un’idea presentata da Fabio Fazio, fautore dell’iniziativa che tuttavia ha scelto di non assumere ruoli operativi all’interno dell’associazione in modo tale da poter lasciare ai cittadini albisolesi la possibilità di sviluppare autonomamente il tutto.
“L’associazione – si legge nello statuto della stessa –, apolitica ed aconfessionale, non ha scopo di lucro né diretto né indiretto ma solo finalità culturali. La stessa persegue, quindi, in via esclusiva, finalità di promozione del territorio delle Albisole, del patrimonio storico, artistico, letterario, culturale e ceramico dei Comuni di Albisola Superiore e Albissola Marina”.
Tra le altre cose, “Albisola per Albisola” si occuperà dell’organizzazione di eventi in ambito culturale (mostre, concerti, presentazioni di libri, ecc…) e avrà la possibilità di istituire premi artistici e/o letterari. Inoltre potrà promuovere iniziative legate alla ceramica e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio.
A tal proposito, ad una settimana dalla presentazione ufficiale del neonato progetto culturale, il sindaco di Albissola Marina Gianluca Nasuti ha scelto di intervenire sul tema. Di seguito ecco le sue dichiarazioni: “Venerdì scorso si è svolta con una grande partecipazione del pubblico la presentazione ufficiale della neonata associazione ‘Albisola per Albisola’. L’iniziativa è un’APS (associazione di promozione sociale), un’associazione culturale nata da un’idea di Fabio Fazio che le amministrazioni delle due Albisole hanno subito accolto per dare vita ad un progetto culturale che però non vuole essere alternativo o sostitutivo delle tante realtà associative che già esistono sui nostri territori e che svolgono una grandissima attività, ma vuole rappresentare un punto di raccordo di tutto quello che gravita nel mondo delle Albisole”.
“È chiaro che le amministrazioni – prosegue il primo cittadino albissolese – affiancheranno l’associazione mettendosi a disposizione e al servizio della stessa, ma i veri protagonisti dovranno essere i cittadini sia come singoli che come rappresentanti delle associazioni del tessuto cittadino delle due Albisole perché questa nuova realtà potrà trovare linfa solo se riuscirà ad intercettare la partecipazione degli albisolesi. Lo scopo principale dell’associazione oltretutto sarà proprio quello di favore il protagonismo dei cittadini in prima persona”.
“È per questo motivo – sottolinea Nasuti – che da martedì 26 agosto è possibile iscriversi alla neonata associazione sia ad Albisola Superiore presso la Biblioteca Civica ‘Manlio Trucco’ di Corso Ferrari che ad Albissola Marina presso il MUDA (Museo Diffuso Albisola), la biblioteca e centro espositivo di Via dell’Oratorio che è aperto tutti i giorni da martedì a domenica in orario dalle 10:00 alle 18:00”.
“Il mio invito a tutti i cittadini che volessero avvicinarsi a questo nuovo progetto è quello di farsi avanti, tesserarsi e partecipare all’attività. Noi ci siamo”, conclude il sindaco di Albissola Marina.
2/Se vi imbattete in un quadro dove sono raffigurati funghi, vagonetti e treni nei minimi dettagli avvolti in un’atmosfera onirica e misteriosa, potete star certi che state ammirando un’opera di Renato Geido.
COMUNICATO STAMPA -Il pittore savonese autodidatta, 65enne ex macchinista delle Ferrovie, si è distinto nel panorama artistico locale per il suo surrealismo allo stato puro. Renato Geido, infatti, predilige nelle sue opere il panorama ligure, in particolare dell’entroterra savonese, inserito in un contesto irreale e fantastico con elementi che richiamano la simbologia ermetica e alchemica.
Renato ha iniziato a dipingere trent’anni fa nature morte e paesaggi en plein air sperimentando la tecnica della pittura ad olio. In seguito si è specializzato adottando uno stile iperrealistica e raffigurando luoghi di “un mondo parallelo” che fanno riferimento a paesaggi reali dell’entroterra savonese rielaborati in maniera onirica. Non solo, nelle sue opere è sempre custodito un messaggio profondo per l’osservatore che viene coinvolto nel mistero e trascinato in un percorso allegorico e di ricerca.

Nelle opere di Renato Geido dominano i giochi di prospettive e l’incanto dei colori che denotano il ricco bagaglio tecnico dell’artista. Dietro ad ogni quadro c’è un accurato progetto, dalla prospettiva all’uso dei colori, dalla maestrìa delle luci e delle ombre alle velature e ai colori fluorescenti. Ci sono i quadri ambientati nella natura del bosco savonese o nel profondo blu del mare, e ancora, quelli immersi nella nebbia, nella neve o addirittura nel fuoco. Ci si può perdere anche in un cielo stellato o tra le luci natalizie.
Lo sviluppo del percorso artistico del pittore va di pari passo con il suo percorso spirituale, in un crescendo di allegorie e pennellate sempre più intense. La tecnica pittorica si mescola con l’altra passione dell’artista, il modellismo. Infatti nelle opere si possono ammirare nei minimi particolari mezzi civili e militari come aerei, navi, camionette o in particolare treni. I dettagli ferroviari derivano dall’esperienza lavorativa dell’artista. Oltre la pittura, l’artista realizza composizioni – sculture con pasta da modellare e colorate con pittura ad olio raffiguranti funghi e sottobosco.
Renato Geido nel corso degli anni ha partecipato a numerose iniziative artistiche e mostre collettive nel complesso de Il Circolo degli Artisti – Pozzo Garitta di Albissola Marina, dell’Associazione culturale Renzo Aiolfi e di Villa Cambiaso a Savona nelle quali è molto attivo. Nel panorama artistico savonese, l’artista annovera diverse critiche d’arte.
La critica artistica di Aldo Pero:“Anarchico, eccessivo, sregolato, incredibile: se questi aggettivi vi piacciono si può parlare di Renato Geido, altrimenti vi conviene lasciar perdere. In effetti avrebbero potuto comprenderlo in tutte le sue ragioni artistiche soltanto Magritte e Dalì, e ci sarebbe da discutere anche su questa affermazione che tende a costringere in un orizzonte artistico determinato un pittore senza schemi, avvolto nell’intimo dalle stesse nebbie che ama trasferire sulla tela. Insomma, Geido è il pittore cui nessuno avrebbe potuto pensare. Ma esiste, e gliene siamo grati”.
La critica artistica di Marco Pennone: “Il surrealismo allo stato puro: Renato Geido è approdato da tempo nella famosa “Isola-che-non-c’è” (il paese di Utopia), cioè in un mondo d’ispirazione onirica, di assoluta libertà espressiva, dove accanto ad elementi reali, presenti nel paesaggio noto ed amato intorno a Savona (es. la centrale elettrica liberty di Lavagnola ed i ponti della ferrovia nel tratto verso il Santuario, oppure scorci della costa di ponente e di levante), egli colloca elementi immaginari, carichi di simboli ancestrali ed alchemici. Un Surrealismo “allo stato puro”, il suo, che fa del pensiero profondo e delle sconfinate possibilità dell’immaginazione lo spazio infinito entro il quale nascono e si sviluppano i suoi quadri. Artista creativo quant’altri mai, i cui paesaggi rispettano fedelmente la prospettiva ma al contempo si collocano in una sorta di iperspazio multidimensionale, in cui l’occhio dell’osservatore è invitato ad entrare per esplorare ogni minimo dettaglio, curato con certosina pazienza e intessuto di una fittissima trama allegorico-simbolica”.
La critica artistica di Franca Maria Ferraris: “Contrastante e densa di allegorie, fredda e caldissima, realistica e visionaria, talora perfino drammatica, così si offre allo sguardo l’arte pittorica di Renato Geido. Di fronte a un tale genere di opere (oli su tela), alcune anche di grandi dimensioni, cercarne la chiave di lettura diviene un esercizio quanto mai affascinante poiché come sprone vi si avverte la categoria del mistero. Mistero che trae origine sia dalla simultanea presenza sulla stessa tela di due paesaggi diversi seppure paralleli, sia dalla contaminazione tra elementi reali ed elementi creati dall’energia visionaria del pittore. Mistero che si accresce per le sottili simbologie alchemiche presenti nelle composizioni, e per i loro significati allegorici. L’assiduo lavorio di scavo interiore compiuto dall’autore è conseguente alla riproduzione di un “topos” del paesaggio locale. È da questo infatti che nasce l’ispirazione per la creazione di paesaggi altri, facendo sì che figure realistiche convivano accanto a figure immaginarie”.