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Liguria e Basso Piemonte

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Aree rurali e montane. Il vice presidente Piana: ‘200 milioni tra infrastrutture strategiche, servizi e nuove imprese’. C’è Monesi dove riapre da albergo-ristorante La Vecchia Partenza.


Il presidente Bucci: “Il destino della Liguria si gioca oggi: infrastrutture strategiche, dalla nuova Diga del porto di Genova al Terzo Valico, sviluppo del Polo Nazionale della Subacquea alla Spezia, realizzare a Genova l’Authority di gestione del nucleare e una delle cinque gigafactory europee dedicate all’Intelligenza artificiale”. Il vice presidente Piana: “200 milioni per il futuro delle aree rurali”.

ULTIMA ORA – La bella notizia per Monesi e non solo. Riapre La Vecchia Partenza come albergo e ristorante. L’unico cambiamanto è che per i clienti, oltre alla colazione del mattino e la cena, non c’è il pranzo. Ovvero si tratta della mezza pensione sempre più frequente negli hotel della stessa riviera. I due fratelli Porro fanno presente che hanno scartato la scelta della trasformazione in bed  and breakfast tenendo conto che i clienti  non avrebbero avuto alternative per pranzare e cenare, se non spostarsi a Piaggia dove tuttavia non è facile trovare posto a DolceMente (da Monica ormai leggendaria per impegno e successo).

La Vecchia Partenza dispone di 7 camere doppie tutte dotate di servizi. La cucina è affidata ad un cuoco di talento e la ‘gestione’ ad un giovane della terza generazione dei Porro. Insomma torna la gestione diretta da parte della proprietà come ai tempi dei coniugi Porro senior, con la compianta moglie, chef impagabile quanto a impegno e piatti della tradizione vera dei monti e vallate.

Il presidente Bucci e dil vice presidente Piana

Comunicato stampa – 7 LUGLIO 2025-  VICEPRESIDENTE ALESSANDRO PIANA: “OLTRE 200 MILIONI DI EURO PER IL FUTURO DELLE AREE RURALI LIGURI TRA INFRASTRUTTURE, SERVIZI E NUOVE IMPRESE”

RAPALLO. “Il futuro delle aree rurali della Liguria passa da uno sviluppo sostenibile, dalle infrastrutture, dai servizi e dalle nuove imprese. Con il Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 abbiamo una leva concreta da oltre 205 milioni di euro per contrastare lo spopolamento, favorire l’insediamento di giovani, rilanciare le comunità interne e rafforzare la competitività del nostro sistema agricolo e forestale”. Così il vicepresidente della Regione Liguria con delega agli Enti locali, Alessandro Piana, in occasione della nona edizione del Think Tank Liguria 2030 The European House – Ambrosetti (TEHA Group), in corso oggi a Rapallo.

Il Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) costituisce uno strumento fondamentale non solo per il settore primario, ma per tutto il tessuto economico e sociale delle aree interne. “In Liguria – sottolinea Piana – sono stati attivati 45 interventi mirati, con una programmazione lungimirante e coerente con le esigenze del territorio”. Tra questi spiccano gli interventi infrastrutturali (SRD07, SRD08, SRD09 e SRD11), che consentono di finanziare opere strategiche come reti viarie, infrastrutture idriche, sistemi digitali, impianti per energia da fonti rinnovabili, infrastrutture silvo-pastorali e irrigue e mezzi di trasporto scolastici più moderni e sicuri. “Si tratta – prosegue Piana – di opere indispensabili per garantire la qualità della vita, l’operatività delle imprese e l’attrattività delle aree montane”.

Oltre 33 milioni di euro saranno destinati a queste misure, che prevedono anche un premio per i progetti condivisi da più enti pubblici con il coinvolgimento di soggetti privati, in un’ottica di governance partecipata e sviluppo locale.

A questi si affiancano gli interventi per le start-up agricole e non agricole (SRE01, SRE02, SRE03, SRE04), con più di 13 milioni di euro destinati a favorire l’insediamento di giovani agricoltori e nuove imprese forestali o extra-agricole nelle zone rurali. “Diamo sostegno concreto – spiega il vicepresidente – a chi sceglie di vivere e lavorare nei nostri territori, anche su terreni abbandonati, attraverso un pacchetto integrato che prevede incentivi per l’avvio, l’ammodernamento e la diversificazione delle attività. Con il Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT) ci siamo già occupati, di interventi di messa in sicurezza e restyling dei centri urbani. Ora intendiamo avviare un’interlocuzione con il Governo per proseguire su questa linea, rafforzando gli investimenti nei territori montani, anche attraverso infrastrutture strategiche come gli impianti di risalita, ad esempio a Monesi e Santo Stefano d’Aveto”.

2/COMUNICATO STAMPA – BLUE ECONOMY, TURISMO, PORTI E INNOVAZIONE TRAINANO L’ECONOMIA. CRESCONO PIL E OCCUPAZIONE. PRESIDENTE BUCCI: “INFRASTRUTTURE POLO DELLA SUBACQUEA, NUCLEARE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER LO SVILUPPO DELLA LIGURIA”.
“Il destino della nostra regione si gioca oggi: infrastrutture strategiche, dalla nuova Diga del porto di Genova al Terzo Valico, sviluppo del Polo Nazionale della Subacquea alla Spezia, realizzare a Genova l’Authority di gestione del nucleare e una delle cinque gigafactory europee dedicate all’Intelligenza artificiale. Sono queste alcune delle direttrici su cui stiamo lavorando per costruire un futuro sempre più florido per la Liguria”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che ha aperto questa mattina i lavori della 9° edizione del Think Tank Liguria 2030 – The European House – Ambrosetti (TEHA Group), in corso all’hotel Excelsior Palace di Rapallo.

“Siamo qui non solo per fare il punto della situazione, ma per costruire il domani – ha detto Bucci – un domani fatto di crescita, che generi sviluppo senza lasciare indietro nessuno e che, partendo dalle nostre solide radici, dalla nostra tradizione e da un tessuto economico solido e vitale, lo consolidi e si apra, allo stesso tempo, alle opportunità e alle sfide della contemporaneità. Per questo servono strategia e visione”.

Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato TEHA Group e The European House – Ambrosetti, ha presentato i risultati della 9° edizione del Rapporto Strategico “Liguria 2030”: “Le analisi contenute nella nona edizione del Rapporto 2030 evidenziano un contesto territoriale segnato da un forte dinamismo. Basti, infatti, vedere come il tasso di occupazione in Liguria superi di 6,5 punti percentuali la media nazionale. Il Tableau de Bord strategico — ormai punto di riferimento per il monitoraggio degli indicatori territoriali che viene annualmente aggiornato e integrato — conferma questa tendenza positiva: la Liguria mostra segnali di miglioramento nel 60% degli indicatori analizzati, mantenendo una posizione di assoluta leadership nella Blue Economy, in cui si colloca al primo o al secondo posto a livello nazionale in tutti e sette gli indicatori considerati”.
Secondo i dati elaborati da The European House – Ambrosetti, per il 2025 il PIL della Liguria crescerà dello 0,7%, più della media nazionale (prevista a un +0,6%). Nel 2024 il tasso di occupazione ligure era del 67,3% (superiore rispetto a media nazionale del 62,2%). Il trend positivo dell’occupazione si conferma anche nel 1° trimestre 2025 con un’ulteriore accelerazione della Liguria al 69%, contro una media nazionale del 62,5%.
Molto positivi anche i dati sull’occupazione femminile, che negli ultimi cinque anni ha visto una crescita del 9,7% (dalle circa 257 mila unità del 2020 alle circa 282 mila del 2024). Sempre negli ultimi 5 anni, la quota di NEET, giovani che non studiano e non lavorano, in Liguria si è quasi dimezzata: nel 2024 la percentuale di questa categoria era del 12,4 %, contro una media nazionale del 15,2%.
Blue economy, turismo, portualità e high tech sono i motori propulsivi del sistema economico della Liguria:
• La Liguria è la prima regione italiana per incidenza di imprese della Blue Economy sul totale, con il 10,6% delle attività attive nel settore, l’11,9% del valore aggiunto generato e il 14,4% dell’occupazione;
• La Liguria è la terza regione in Italia per arrivi turistici in rapporto alla dimensione regionale, e nel 2024 ha visto 5,2 milioni di arrivi turistici e 16,1 milioni di presenze turistiche;
• Sul fronte della portualità, la Liguria è la prima regione italiana per TEU movimentati (nel 2024 sono stati 4.058,8 milioni, il 34% del totale nazionale, il +4,6 % in più rispetto al 2023)
• Dal punto di vista dell’innovazione, la Liguria è la 5° Regione italiana per quota di risorse umane impiegate in ambito scientifico o tecnologico (il 39,9% nel 2024), e per quota di esportazioni ad alto contenuto tecnologico (il 58,8 sul totale dell’export manifatturiero nel 2024).


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