Enzo Magnani, l’architetto della Camera di Commercio (e di tanto altro); donato l’archivio a Storia Patria.2/Domenica 6 luglio, 21.30, la Fortezza del Priamar sarà invasa dalle note di Aida con il concerto spettacolo GOMALAN + AIDA.
Magnani, nato a Smirne nel 1913, è stato un architetto e ingegnere che ha lasciato opere ben conosciute a Savona e dintorni.
Dalla sistemazione di palazzo Ferrero Lamba Doria, al terminale delle autolinee Saba in piazza del Popolo, ai bagni Colombo, oggi Prana, di Albissola Marina. E poi interventi di urbanistica e tante altre opere in giro per l’Italia, oltre ad una intensa attività didattica nelle Università di Genova e di Roma.
Marco Ricchebono ha donato a Storia Patria il suo archivio professionale, purtroppo la sola parte che ha potuto recuperare. Ma già in essa, in corso di inventariazione, presenta cospicua documentazione degli anni ’50 – ’80 del Novecento. Dell’archivio fanno parte, oltre a documenti tecnici, anche numerosi articoli di Magnani pubblicati su riviste prestigiose e un consistente corpus fotografico delle sue realizzazioni.
Dall’alto in basso: Albissola Marina, bagni Colombo; Celle Ligure, chiesa dei Piani; Pietra Ligure, cinema; Pietra Ligure, casa ancorata a un vecchio rifugio di pastori (Società Savonase di Storia Patria, Archivio Enzo Magnani).
2/Domenica 6 luglio al Priamar arrivano i GOMALAN BRASS
COMUNICATO STAMPA- Domenica 6 luglio alle 21.30 la Fortezza del Priamar sarà invasa dalle note di Aida con il concerto spettacolo GOMALAN + AIDA.
Il Gomalan Brass Quintet è un gruppo di ottoni eclettico nato nel 1999, regolarmente presente nelle più importati sale da concerto e festival. E’ composto da Marco Pierobon (tromba), Francesco Gibellini (Tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone) e Stefano Ammannati (tuba).
Grazie all’avvincente sinergia tra abilità esecutiva e coinvolgimento teatrale, cifra distintiva del quintetto, il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo, che spazia dal rinascimento al melodramma e alla musica contemporanea, senza disdegnare incursioni nel repertorio della musica leggera. Lo spettacolo proposto e continuamente rinnovato, la riconosciuta qualità musicale e la particolare verve istrionica dei componenti del quintetto, da più di vent’anni conquistano pubblico e critica di tutto il mondo.
Fiore all’occhiello del repertorio del Gomalan Brass Quintet, il progetto Aida, è la grande sfida che il quintetto lancia all’inespugnabile fortezza della lirica: cinque musicisti in abiti di scena suonano, cantano, interpretano, recitano, ballano l’opera, trasformandosi di volta in volta in Aida, Radames, Amneris, Il Faraone, Amonasro, in un rapido susseguirsi di arie, musica e prosa. Non per ridicolizzare un capolavoro, ma per renderlo fruibile e comprensibile a chi non lo conoscesse (bambini compresi) o per farlo apprezzare ancora di più a chi ne sapesse già decodificare linguaggio e intenzioni. Deliziosi arrangiamenti per quintetto collegati tra loro da scene recitate che accompagnano l’ascoltatore nella fitta trama della vicenda. Musica, danza e mimo sono gli ingredienti di questo divertissement al contempo comico e serio.