Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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‘Espresso Riviera’ e ‘Ferrovia delle Meraviglie’ Cuneo-Ventimiglia. Ottime iniziative. Il ponente ligure merita di più


La notizia è buona: Treni Turistici Italiani proporrà nella prossima estate un collegamento diretto  da Roma a Marsiglia dotato di carrozza ristorante e di vagoni letto.

di Massimo Ferrari

Infatti il treno viaggerà di notte tra la capitale e Genova; a Piazza Principe riceverà i passeggeri partiti in prima mattinata da Milano e poi proseguirà fermando a Savona, Alassio, Imperia, Sanremo e Ventimiglia. Oltre confine toccherà  Mentone, Monaco/Montecarlo, Nizza, Cannes, St. Raphael e Tolone. Finalmente una riedizione dei grandi espressi internazionali che molti (giustamente) rimpiangono.

Poi, a ben guardare, la novità si ridimensiona: il convoglio si effettuerà nei soli fine settimana dal 4 luglio al al 30 agosto, in tutto appena nove coppie di corse tra andata e ritorno. E qualcuno potrà lamentarsi visto che non sono previste fermate in località importanti, come  Finale Ligure, Loano, Albenga, Diano Marina, Bordighera e Antibes. Però, al mattino, dopo la partenza da Genova, gli scompartimenti notte si trasformeranno in comodi salottini, con vista mare dal finestrino. Almeno tra una galleria e l’altra, visto che nel Ponente Ligure e sulla Costa Azzurra i tunnel si moltiplicano e diventano sempre più lunghi.

Comunque ci sarebbe da festeggiare, visto che, dopo cinque anni – complice la pandemia e la conseguente scomparsa dei treni Thello – ritornano finalmente convogli internazionali diretti, senza l’obbligato (e un poco umiliante) trasbordo al confine. Le motivazioni pretestuose fin qui addotte – problemi di cambio di trazione, di controlli doganali e persino di insufficiente domanda (sic!)  – non reggono quando c’è la volontà di lanciare un nuovo servizio. Mentre persino il ristorante a bordo funzionerà per tutta la durata del viaggio. Un lusso che manca da tempo immemorabile.

Ciò che viene proposto, tuttavia, non ha nulla a che vedere con i servizi di un tempo. Quelli che viaggiavano tutto l’anno, senza badare ai periodi di punta. Come il famoso “Riviera Express”, rimpianto dai non più giovani, che portava turisti olandesi e tedeschi sul litorale ligure. Con l’unica differenza che, mentre in inverno passava per Milano, d’estate veniva istradato da Domodossola per Novara e Alessandra giusto per guadagnare tempo. Adesso chi vuol viaggiare soltanto sull’Espresso Riviera dovrà tornare subito indietro (il ritorno per Roma è previsto di sabato), oppure fermarsi almeno una settimana a destinazione.

L’ing. Mauro Moretti

Fino a non molti anni addietro anche i treni internazionali obbedivano ad una logica di servizio pubblico che ora è andata progressivamente scemando. Proprio durante la gestione dell’ing. Mauro Moretti – che fu Amministratore Delegato del gruppo tra il 2006 ed il 2014 -, le Ferrovie dello Stato hanno cambiato pelle, abbracciando acriticamente le strategie di mercato. Curiosamente, perché Moretti veniva da un’esperienza di sindacalista e, pur senza professare fedeltà ad un singolo partito, amava definire la sua fede politica come “rosso antico”.

Però, quando le Regioni recalcitravano a corrispondere i canoni del “catalogo” previsto per l’effettuazione dei treni, le linee secondarie venivano sospese. E’ quello che è accaduto in Piemonte, isolando anche città di una certa importanza, come Casale Monferrato o Saluzzo. E, intanto, i collegamenti internazionali venivano limitati al confine di stato, visto che l’”azionista di riferimento” si trova a Roma e non certo a Bruxelles (l’Unione Europea, in nome della libera concorrenza, non intende finanziare le relazioni che varcano le frontiere).

Quelli rimasti attivi lo sono essenzialmente per merito di Svizzera ed Austria, nazioni che, assieme alla Germania, alla Repubblica Ceca, alla Polonia e persino all’Ungheria, mantengono ed anzi implementano i collegamenti transfrontalieri su rotaia, anche perché, tra grandi città ubicate a 400/600 km di distanza, il treno offre soluzioni preferibili rispetto all’aereo. Dovrebbe essere così pure tra Milano, Genova, Nizza e Marsiglia, ma Freccerosse e Tgv preferiscono farsi concorrenza fra Parigi e Lione o fra Milano e Roma, piuttosto che servire relazioni scoperte.

L’ing. Luigi Cantamessa

Prima di andarsene, tuttavia, Mauro Moretti, forse un poco pentito per i danni che aveva creato inseguendo il profitto, lanciò Fondazione Fs, affidandone la regia al giovane ed entusiasta ing. Luigi Cantamessa, il quale, prendendo molto sul serio il compito affidatogli, ha riaperto alcune tratte al traffico turistico, conseguendo spesso insperati successi di pubblico, per esempio tra Novara e Varallo Sesia, nelle Langhe o sulla Pergola-Fabriano nelle Marche.

Si tratta, però, di corse occasionali a calendario che intercettano la domanda di escursionisti curiosi di immergersi in una atmosfera retro’, magari con locomotive a vapore e  carrozze d’epoca. Una di queste iniziative si terrà giusto domenica 18 maggio, con un treno speciale che da Torino e Cuneo raggiungerà Ventimiglia, percorrendo la “Ferrovia delle Meraviglie”, ossia l’audacissima linea del colle di Tenda che dalla “Provincia Granda” scende fino alle coste più occidentali della Liguria.

Ferrovia a vocazione internazionale, ma scarsamente considerata sia a Parigi che a Roma, che, inaugurata nel 1928, conobbe alcune stagioni di successo, vide passare treni diretti da Berlino a Cannes e fu poi distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale da  maquis francesi e soldati tedeschi. Venne poi riaperta solo nel 1979, senza tuttavia essere elettrificata (come meritava) e lasciata  languire con poche corse al giorno. Mentre tra Torino, Sanremo o Nizza ci sarebbe bisogno di un buon collegamento.

Domenica è prevista la partecipazione di quasi tutti i sindaci italiani e francesi delle località toccate dalla linea di cui chiedono a gran voce il rilancio e delle numerose associazioni che si riconoscono nel cartello di AMoDo (Alleanza per la Mobilità Dolce) che si battono per valorizzare gli itinerari su rotaia negletti o dimenticati, spingendo per la riapertura o l’intensificazione delle corse.

Un’altra preziosa iniziativa dell’ing. Cantamessa, sotto l’egida stavolta di Treni Turistici Italiani, è stata appunto quella di restaurare accuratamente vetture che avevano circolato nei decenni passati e proporre corse a lunga distanza, lungo itinerari che ancora accendono la nostalgia e il desiderio di un viaggio confortevole e rilassante. Così è stato per l’Espresso Cadore da Roma all’ Alto Adige, per i treni che dalla capitale scendono in Sicilia ed ora per l’Espresso Riviera.

Non si tratta di proporre un moderno servizio intercity e neppure offrire una soluzione a chi desidera raggiungere le località di vacanza senza dipendere sempre dall’auto, ma piuttosto invitare ad una piccola “crociera” ferroviaria a chi vuole riassaporare i fasti della gioventù a bordo del TEE Ligure o di altri convogli analoghi. Iniziativa senza dubbio  lodevole a cui auguriamo il pieno successo (anche perché, senza un adeguato numero di clienti paganti, difficilmente verrà riproposta).

La Riviera Ligure e la Costa Azzurra, tuttavia, meritano ben altro. Un buon numero di corse dirette relativamente rapide e competitive con l’autostrada spesso intasata e un servizio intensivo di treni locali transfrontalieri tra Imperia e Nizza, che costituiscono di fatto una città lineare quasi senza soluzione di continuità. Altrimenti cosa lo realizziamo a fare il completamento del raddoppio a monte? Solo per allontanare dai centri rivieraschi il vincolo dei binari, senza che la ferrovia diventi una valida alternativa per la mobilità pendolare e turistica?

Massimo Ferrari

NOTA DI TRUCIOLI.IT- Diamo conto di un brano dell’articolo pubblicato dal Secolo XIX-Imperia a proposito dell’Espresso Riviera‘: “…..Un progetto di valorizzazione del turismo ferroviario e un’alternativa sostenibile agli spostamenti in auto ricordando i collegamenti, poi negli anni cancellati , del Riviera Express da Amsterdam a Ventimiglia, lo Stuttgart-Ventimiglia, il Vienna-Marsiglia, il Berna-Albenga, il Ginevra–Ventimiglia, il Roma-Irun, il Milano-Portbou. «Un risultato storico e molto importante per la Liguria – dichiara l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola –. Fin dall’inizio del mio mandato ho più volte richiesto un treno notturno che potesse collegarci comodamente alla capitale, giungendo fino in Francia. Ringrazio il gruppo ferrovie per aver raccolto questa sensibilizzazione al potenziamento di un servizio che sarà strategico. Partiamo con questa sperimentazione estiva, ma stiamo lavorando per offrire questo prezioso trasporto ferroviario durante tutto l’anno. Operiamo costantemente per incrementare e potenziare i collegamenti tra la Liguria e le altre regioni, sia per chi si sposta per studio e lavoro, ma anche per il turismo. A fine mese avrò un incontro con il sindaco di Torino, insieme al primo cittadino di Savona, per lavorare insieme con Regione Piemonte allo sviluppo di una linea fondamentale per la Liguria e la Riviera di Ponente».


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M. Ferrari

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