Si legge da ImperiaPost.it del 24 aprile 2025: concessioni demaniali, documenti dell’Antitrust smentiscono il sindaco. Consiglieri Bracco, Bozzano, Modaffari all’attacco. “Scajola responsabile della gestione fallimentare”.
E IL GIORNALISTA MIMMO LOMBEZZI REGALA IL BUON UMORE….

I consiglieri di minoranza del PD di Imperia, Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano, intervengono duramente sulla questione delle concessioni balneari. Nella nota i consiglieri accusano il sindaco Claudio Scajola di aver “alterato la verità dei fatti” riguardo alla corrispondenza con l’Antitrust sulle gare per le spiagge.
Secondo quanto emerso dall’accesso agli atti richiesto dall’opposizione, i documenti dell’Antitrust erano indirizzati espressamente al “Dott. Claudio Scajola Sindaco di Imperia“, smentendo quindi la versione del primo cittadino che aveva scaricato responsabilità su uffici e dirigenti.
Consiglieri PD all’attacco: “Scajola ha mentito sulle spiagge, documenti lo smentiscono” Scajola sulla gara per le spiagge: “Devo sempre controllare tutto”; in risposta alla domanda posta da un giornalista sul mancato riscontro alla nota dell’Antitrust del dicembre 2024, sulle modalità di gara per le spiagge: “Spesso vengo criticato perché voglio accertarmi di tutto. Purtroppo – lo dico con un sorriso amaro – questa è la dimostrazione che ho il dovere di controllare tutto”.
Di fatto con queste espressioni il Sindaco, pubblicamente, metteva le mani avanti per l’ipotesi di soccombenza sul punto al Tar, così scaricando, come d’uso, colpe e responsabilità su Uffici e/o Dirigente.
Per capire esattamente, se le affermazioni del Sindaco corrispondessero al vero, ho richiesto l’accesso agli atti presso l’Ufficio legale e demanio marittimo del Comune di Imperia, studiando gli atti – per quel poco che posso capire. Ebbene, sono emersi aspetti molto inquietanti e preoccupanti dell’intera gestione delle gare in argomento.
Primo punto: è chiaro che il Sindaco abbia alterato la verità dei fatti, in quanto i due pareri che l’Autorità Garante ha inviato in data 15.04.2024 2 e 19.12.2024 sono stati regolarmente protocollati in ingresso agli atti comunali e inviati come primo lettore proprio al Sindaco, elemento quest’ultimo che dimostra che questi ne era perfettamente a conoscenza. Entrambi i pareri erano indirizzati espressamente “Dott. Claudio Scajola Sindaco di Imperia” !
Il primo parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, giunto al Sindaco in data 15.04.2024, evidenzia chiaramente che la delibera di Giunta comunale 402 del 22.12.23 non poteva di fatto prorogare in automatico le concessioni demaniali per le spiagge ed altre aree commerciali demaniali, e stigmatizza l’obbligatorietà di svolgere le gare pubbliche indicando i parametri individuati sia da Sentenze del Consiglio di Stato sia dalla Normativa europea relativa ai servizi.
Dopo questo avviso, il Comune proseguiva nel bandire le gare di assegnazione delle spiagge come nulla fosse, e l’Autorità Garante, considerato ciò, nel mese di luglio 24 depositava il ricorso al Tar per l’annullamento, tra l’altro, della delibera di giunta nr.402 del 22.12.23.
In data 19.12.2024 l’Autorità Garante, emetteva un secondo parere dove si legge “l’Autorità ritiene che le deliberazioni della Giunta Comunale si pongano in contrasto con i principi concorrenziali nella misura in cui impediscono un reale confronto ed inoltre in contrasto con l’art.49 TFUE e con particolare riferimento all’art.12 della Direttiva servizi, concludendo di conoscere le iniziative adottate per rimuovere le violazioni della concorrenza sopra esposte. Informava, altresì, che in assenza l’Autorità avrebbe proceduto a presentare idoneo ricorso.
Quanto sopra brevemente riassunto, dimostra come il Sindaco abbia astutamente offerto ricostruzione artata dei fatti e ad oggi abbia la responsabilità politica e amministrativa nel caso fondato che i ricorsi siano accolti, ipotesi che metterebbe fuori dalle spiagge le imprese compresi i lavoratori che hanno investito in dette attività economiche.
Abbiamo smascherato questa manovra maldestra nella migliore delle ipotesi, e ancora una volta emerge “il so tutto io e faccio come dico io del Sindaco” che rischia di mandare sul lastrico numerose famiglie delle attività più importanti della nostra Città.