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Savona/ Darsena in crisi. La concorrenza del ‘mercato civico’? Ecco tutte le sue eccellenze. Chiaramonti intervista l’assessore Branca


Il Secolo XIX del 29 aprile 2025 titolava: Savona, gli esercenti della Darsena scrivono al sindaco: “Mala movida e pochi parcheggi: siamo stufi”. Sgambato, presidente del Comitato, sul caso Darsena: “Vogliamo più attenzione dal Comune”. A firma di Serena Pastorino.

Il ‘mercato civico’ di Savona fa concorrenza alla Darsena? Foto di IVG.it

E ancora Il Secolo XIX del 27 aprile 2025: Savona, in vendita i locali storici della Darsena. Bar, ristoranti, pizzeria, tabaccheria, il market. Nel quartiere della movida tante attività anche storiche e gettonate sono sul mercato. “C’è crisi anche nelle zone piene di movimento”….

La sensazione di diversi commercianti è che la riqualificazione avvenuta in altre aree del centro storico (per esempio la parte di corso Italia davanti all’ex San Paolo, ora pedonale) – aspetto inequivocabilmente positivo – abbia reso attrattive anche altre vie, aumentando, di fatto, la concorrenza. «Come una coperta che è sempre un po’ corta. Perché gli abitanti sono quelli e ora a dividerceli siamo in tanti, nonostante sia un aspetto di rilancio della città. Avremmo bisogno di più turisti e di fare più sistema tra esercenti». Effettivamente dai racconti si coglie la voglia di essere supportati nel creare un sistema più virtuoso, in cui le piazze non si tolgano tra loro clienti, in cui il Mercato Civico sia un aiuto e non un competitor, «in cui magari ci si accordi sugli orari». A firma di Serena Pastorino.

DA IVG.IT a firma del direttore editoriale Sandro ChiaramontiUNA RICCHEZZA PER SAVONA – 12 gennaio 2025-  Mercato Civico: la “via savonese all’aperitivo” consacrata dal Gambero Rosso, rito con le eccellenze enogastronomiche del territorio.

L’assessore Branca: Il Comune ora lavora all’apertura della terrazza straordinario punto di osservazione-

Nuova vita al Mercato Civico di corso Mazzini, divenuto trendy nella movida savonese per l’aperitivo serale del venerdì (soprattutto) e del sabato, frutto degli sforzi degli operatori, del Comune e un po’ anche di quell’impalpabile fortuna che aiuta gli audaci, perché non esiste una ricetta precisa per diventare “di moda”.

Basta passare in corso Mazzini il venerdì sera per notare la piccola folla eterogenea davanti al mercato: tanti giovani, famiglie con bimbi, adulti. Ma la consacrazione è arrivata in questi giorni da una recensione di Patrizia Ferlini sul prestigioso Gambero Rosso. Ferlini afferma che Savona “trasuda storia da ogni sua pietra” e che oggi si sta riprendendo il ruolo che merita e lo fa anche attraverso le iniziative del Mercato Civico. Scusate se è poco.

Di più. Il Gambero Rosso parla delle testimonianze del passato che hanno reso la “Città dei Papi” fulcro della cultura ligure. Poi spiega che il Mercato “sbircia verso le grandi strutture multi attività diffuse in tutta la Spagna. Ha preso piede in Europa la tendenza a creare mercati coperti dove poter acquistare prodotti, degustare sul posto e partecipare a eventi. Savona lo fa in un modo tutto suo. Invece di voler somigliare ai mercati gourmet delle grandi metropoli, che ospitano succursali di ristoranti stellati, Savona ha puntato tutto sulla veracità della quotidianità locale. Banchi di ortofrutta, pesce fresco, prodotti sfusi, birra, carne e formaggio. Un palcoscenico per le eccellenze del posto, il tutto partito dalla proposta del bar interno di offrire un aperitivo che esulasse dalle classiche patatine”.

Va più nello specifico Gabriella Branca, assessore comunale con delega alle politiche agroalimentari: “Abbiamo appunto il bar di Alice e Marco, Fiorini con pasta e gastronomia, Workshop con la pinsa, le pescherie Grigio con i frittini e Rim, Macri’ con panini speciali, macelleria Macri’ con gli spiedini, la birreria Altavia. Alcune cose, quindi, anche da asporto”. Conclude Branca: “Abbiamo organizzato eventi con gli chef del territorio, con la cucina mobile acquistata con il progetto Flag, con la consulenza di Linda Nano, mentre in collaborazione con la Camera di Commercio cerchiamo il riconoscimento IGT per chinotto e farinata di grano dopo aver ottenuto la Deco per le fette. Il cibo è uno dei temi del dossier per la candidatura a Capitale della Cultura, con progettualità specifiche per i nostri prodotti in abbinamento con case vinicole locali”…


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