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Liguria e Basso Piemonte

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Spotorno, Giancarlo Zunino nel ricordo di Bruno Marengo


L’improvvisa  scomparsa di Giancarlo Zunino ha provocato una grande commozione che è andata ben oltre Spotorno.

di Bruno Marengo

Tanti i presenti alla funzione funebre e, soprattutto, tanta sincera partecipazione al dolore dei suoi famigliari. Il parroco, don Danilo Grillo, e Ruggero Cavani, un parente di Giancarlo di Sassuolo, hanno saputo trovare parole limpide e profonde nel ricordarlo.

Molto sentita anche la partecipazione dell’Amministrazione comunale (maggioranza e minoranza) e di tutta la Comunità spotornese.

Io e Giancarlo siamo stati candidati, nel tempo, prima alle elezioni provinciali di Savona e poi a quelle comunali di Spotorno sempre su schieramenti politicamente opposti.

Lo scorso novembre, l’editore De Ferrari ha pubblicato un mio romanzo in cui, da “ultraottuagenario”, ho evidenziato tanti momenti di vita, tante esperienze belle e meno belle che hanno lasciato traccia. Ho ricordato anche avversari politici con i quali il confronto, a volte anche aspro, non ha mai fatto venire meno il reciproco rispetto.

Di Giancarlo ho scritto: “… con Giancarlo, il Sindaco che c’era stato prima di me, ci siamo scontrati in campagna elettorale, ci dividevamo visioni politico-amministrative emerse durante il suo mandato, ma la nostra amicizia e il rispetto non sono mai venuti meno. Dovrebbe funzionare così…”.  Già, dovrebbe funzionare così… ma spesso prevalgono l’astio, la violenza verbale ed il confronto diventa scadente, si immiserisce; non conta più il merito delle questioni e tutto finisce in polemiche manichee.

Tra me e Giancarlo c’è stata lealtà anche in momenti difficili. Avevamo anche un rapporto di parentela: sua madre Tina era la sorella di Egidia, madre di mia moglie Ornella. Erano originarie di Lama Mocogno un bel paesino sull’Appennino modenese dove siamo stati insieme con le rispettive famiglie. Bei giorni trascorsi con i parenti e gli amici in quel meraviglioso angolo di mondo.  Poi, gli incontri quando venivano a trovarci a Spotorno. Tanti ricordi comuni.

In questi ultimi tempi, ci siamo visti, qualche volta, di mattina presto nei pressi del suo albergo. Lui di ritorno da far la spesa, io dal “giro di ristoro” per dei gatti che dimorano in quello che fu il mitico Dancing Olimpia dei fratelli Gorgoglione, ora un angolo di pace tra chicche della natura e cinguettii. Poche battute, le nostre, sulla politica locale con visioni spesso divergenti; più assonanze quando parlavamo della necessità di pace nel mondo, delle tante vittime innocenti delle guerre. Poi, a raccontarci delle nostre famiglie, della vita di tutti i giorni con i suoi alti e con i suoi bassi. Le sue risate contagiose: “Andemmu a fâse un caffè!”. E mi invitava ad entrare in albergo dove continuavamo a chiacchierare.

Chiudo questo ricordo, breve ma molto sentito, inviando un abbraccio a Marina e a Manuela. Ciao Giancarlo.

Bruno Marengo


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