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Savona, il presidente del Consiglio comunale: ‘La spazzatura, nota curiosa. Chi protesta oggi, ieri aveva approvato il porta a porta al 100%’


Il nuovo servizio ritiro spazzatura. Mi permetto esprimere alcune idee, strettamente personali, dettate dalla mia lunga esperienza.

di Francesco Lirosi*

Caso differenziata a Savona la protesta invade anche i social. Nasce una pagina Facebook per ampliare la discussione sul servizio. “Non vogliamo solo subire le scelte”. Duemila firme per la petizione

Sono stato eletto per la prima volta nel 1994. Si discuteva di vari problemi  e, tra tutti, uno veniva definito urgente: la pulizia della città.

Attualmente, la situazione presenta 4 fattori principali, che formano una filiera obbligatoriamente unita e se uno solo non funziona, il sistema difetta gravemente: Pubblica Amministrazione, Sea-S, amministratori di condominio,  cittadini.

E’ palese che la Pubblica Amministrazione sta lavorando alacremente per migliorare la situazione, ereditata dalla Giunta precedente, che aveva deliberato un piano 100% porta a porta. Questa Giunta lo ha migliorato, nei limiti del possibile consentito, dotando il 15% dei cittadini dei così detti mastelli intelligenti. Nel limite del possibile vuol dire che il bando non poteva permettere di più, pena l’uscita dai suoi parametri, la perdita di eventuali contributi (come noto, sempre vincolati allo scopo del bando stesso), una fortissima crisi di Sea-S, la perdita di posti di lavoro e l’incredibile scenario di una città senza servizio di raccolta rifiuti sino alla conclusione di un altro bando.

Insomma, questa Giunta ha migliorato del 15% la situazione e non discriminato l’85% della stessa. E aborro ricadere nell’abusato stereotipo “è colpa di quelli di prima”, lo evito accuratamente. Ma in democrazia, la politica esisterà sempre e, semplicemente, é consequenziale: il risultato del lavoro della Giunta precedente fa da base al lavoro dell’attuale e il risultato dell’attuale lavoro farà da base a quello della prossima.

Infine, per quanto attiene la scelta del quartiere ove dotare i cittadini residenti dei citati mastelli intelligenti, é stato scelto il centro città perché i dati hanno indicato inoppugnabilmente che il centro, pur se non é la zona più densamente abitata, risulta però quella più frequentata essendo utilizzata per manifestazioni, mercatini e simili e, inoltre, la più difficile dove applicare il porta a porta secondo le indicazioni della Sea-S.

Non manca la nota curiosa: quelli che oggi protestano a piena voce, in gran parte sono gli stessi che avevano approvato il porta a porta al 100%.

La Sea-S, mi pare stia facendo un lavoro corretto e si é posta in varie maniere a disposizione, interpretando le iniziali regole, definendo le fasce orarie come solo indicative, assicurando la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico, impegnandosi almeno inizialmente a lavare i cassonetti, permettendo anche ai condomìni con meno di 13 appartamenti di scegliere i bidoni condominiali – anche magari solo quello dell’umido -, ponendo a disposizione esperti per fornire spiegazioni e organizzando con gli amministratori visite in loco per suggerire le migliori soluzioni. Apparentemente, insomma, un buon comportamento che, comunque, dovrà essere monitorato attentamente dalla Pubblica Amministrazione.

Gli Amministratori di condominio, sia chiaro, non sono obbligati a collaborare attivamente con Sea-S: senza dubbio é un aggravio delle loro mansioni. Peraltro, sono rimasto stupito dalla reazione di alcuni di loro e mi aspetto che, calmatesi le acque, vogliano porsi a disposizione per i vari sopralluoghi con Sea-S, semplicemente per curare gli interessi dei loro amministrati. Infatti, solo con capillari sopralluoghi effettuati congiuntamente da Sea-S e amministratori condominiali si può trovare la migliore soluzione dell’allocamento e dello spostamento dei mastelli condominiali tra luogo privato e suolo pubblico.

Anche i cittadini debbono collaborare. Si sa, l’uomo é un animale di abitudine: ogni cambiamento dalle consolidate usanze provoca irritazione e magari persino spavento. Ma in molte città il sistema, inizialmente non gradito, é stato poi ben accettato da tutti. Certo, resta indispensabile la pratica dei buoni comportamenti: rispettare il pubblico bene, suddividere correttamente i rifiuti, evitare di abbandonare materiale vario in ogni luogo, comportarsi sempre con civismo. Conviene e, semplicemente, fa risparmiare a tutti tempo e denaro. Infatti, dall’attuale 46% di differenziata è basilare arrivare al 65% per ottenere ritorni economici.

Inoltre, nella cornice della città sono presenti molte case con prati, orti e giardini ed é evidente il problema dello sfalcio erba. Pertanto, o privatamente o a mezzo amministratore del condominio, bisognerà chiedere a Sea-S il particolare mastello per l’erba.

Infine, in ampia ottica, non si può ignorare lo specifico problema delle deiezioni canine, che qualche cittadino purtroppo non raccoglie per conferirle nei cestelli: resta un argomento basilare per la pulizia della città e credo sarà necessario tornarci sopra.

Savona, Aprile 2025

Francesco Lirosi- Presidente Consiglio Comunale


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