DA RIVIERA 24.IT- 27 marzo 2025/Direttore Responsabile: Alice Spagnolo- Ciao stef! Se ne è andata in punta di piedi, come ha sempre vissuto, la nostra amatissima Stefania.

Per tutti noi è un dolore incommensurabile. Stefania era il collante. Una presenza discreta e silenziosa, che però sapeva esserci. Con il suo sorriso luminoso, la sua grazia innata, la capacità di ascoltare e immedesimarsi negli altri, senza mai giudicare, è stata un dono prezioso.
Empatica, solare, radiosa, incredibilmente forte e determinata, ha portato nella nostra redazione la coesione, la gioia, l’amore. Come un venticello primaverile, come una stella che brilla e mostra a tutti la bellezza dell’universo: questo era Stefania, per noi e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Se dobbiamo scegliere una sola parola per descriverla, questa parola è amore. Lei era amore, amore devoto per la mamma Maria, amore immenso per il marito Nicola, amore infinito per la figlia Alessia e per Matteo, amore tenero per la sua cagnolina Nina. Amore per gli animali, soprattutto per i più deboli e indifesi. Amore per gli amici. Amore per la vita.
Di ogni cosa, anche nel cielo più buio, sapeva cogliere la bellezza. Di ogni cosa sapeva cogliere la purezza, l’essenza. Un giorno è arrivata in redazione con il suo bellissimo sorriso. Aveva preparato per noi una sorpresa: un quadro nel quale aveva racchiuso tutte le foto di noi da bambini. C’eravamo tutti noi che facciamo parte di Riviera24, e c’era anche lei, sorridente con i suoi capelli raccolti in una coda di cavallo, che guardava verso l’obiettivo. “Ricordatevi sempre che voi siete questi”, ci ha detto, “Siete questi bambini, anche se ora siete cresciuti”. Questa era Stefania, una donna straordinaria che sapeva arrivare al cuore, senza timore, senza paura.
Ha lottato come una leonessa, per se stessa e per i suoi affetti. Lo ha fatto in silenzio, per non essere di peso agli altri. Quando le forze hanno iniziato a mancarle, è stato il marito Nicola a sorreggerla, senza lasciarla mai un istante e accompagnandola nel suo cammino.
Oggi tutti noi la salutiamo, conservando nel nostro cuore il bene che ci ha lasciato. Per sempre.
Ciao Stefania
Alice, Angelo, Fabiana, Giulia, Ilaria, Jacopo, Luca, Ludovica, Moreno, Stefania, Giovanni, Fabio, Gloria, Roberta, Massimo, Giuseppe. E i colleghi di Presscomm Tech Fabio, Nicola, Leonardo, Luca, Matteo, Victoria, Michele, Amanda, Alessandro e Federico. Ti sento vivere. In tutto quello che faccio e non faccio ci sei. Mi sembra che tu sia qui, sempre. Vorrei dirti, vorrei. Ti sento vivere. Dovunque guardo ci sei tu. Ogni discorso, sempre tu. Ogni momento io ti sento sempre più. Con immenso Amore. Nicola
Ai famigliari e ai colleghi di Riviera24 le doverose condoglianze di Trucioli.it, blog montanaro.
2/IL PRESIDENTE SCAJOLA- ANNUNCIO BIS:
RIPARTE RINNOVATA LA SEGGIOVIA DI MONESI. In attesa, aggiungiamo, di date certe, al di là degli annunci. Il nipote Marco Scajola ripete in ogni occasione nelle sue tappe in alta Valle Arroscia: ‘Monesi è sempre stata nel mio cuore, a Mendatica soggiornavo con mia nonna già da ragazzino’. Il papà già on. Alessandro, Dc, ex vice presidente della Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, ha venduto con lungimiranza l’alloggio a Monesi di Triora. Il fratello Claudio ha conosciuto la sua sposa quando la famiglia Verda soggiornava all’albergo Redentore di Monesi di Triora che secondo il recente progetto del Comune sarà demolito ed al suo posto sorgerà un’accogliente piazza panoramica e attrezzata. Altri lavori di demolizione e ricostruzione interessano l’area attigua al fabbricato.
Resta l’attesa della riapertura del rinnovato e ‘storico’ bar-tavola calda Vittoria di Elisa Lanteri. Il primo ad rallegrarsi e gioire sarà l’indimenticato papà Guido Lanteri che con la moglie e il fratello Roberto Lanteri avevano aperto bar e poi un pregiato negozio di alimentari, pasta fresca e torte dove facevano la scorta (ravioli in particolare) anche molti gitanti della Riviera e non solo.
MONESI DI TRIORA FOTO DA ALBUM STORICO. GLI ANNI D’ORO DELL’ALTA VALLE ARROSCIA
Dall’archivio di trucioli.it anni 70. Un pastore transumante dal cuneese conversa con Maria Luise Kaiser, oggi cittadina di Loano, che negli anni ’60 era stata proclamata ‘Regina del Vino” (Deutsche Weinkönigin) della Germania. Non è tuttora un concorso di bellezza, ma frutto di una selezione prima regionale (Land), poi nazionale, di ‘cultura del vino’ prodotto in Germania. Allora la ‘regina’ teneva anche un discorso ufficiale al Bundenstag, il Parlamento, accolta dal sindaco di Berlino (all’epoca la zona occidentale e non ancora capitale che era Bonn). Primo cittadino era Willy Brandt poi cancelliere federale della Germania Ovest. Le foto e le notizie dell’elezione della Kaiser pubblicate in prima pagina di quotidiani e settimanali della nazione tedesca.
