Un destinatario sbagliato. Cosi scopriamo che il 24 novembre è fissata al Priamar (Fortezza) la ricorrenza dei 40 anni di fondazione della ‘Consulta Ligure delle associazioni per la cultura, le arti, le tradizioni e la difesa dell’ambiente‘. Dopo la morte del presidente Elmo Bazzano pare sia stato inutile la reiterata richiesta di rendicontazione. Flop ad una successiva assemblea e c’è chi assicura il fallimento della manifestazione. 4 su 7 delle ‘fondatrici’ diserteranno l’incontro in segno di protesta? Con i bilanci non si può ‘scherzare’. Non è neppure chiaro quante delle 54 associazioni (vedi…elenco aderenti) sono realmente operanti.’ Si aggiunga che le cariche di vertice (revisori compresi) sono in prorogatio da anni (vedi scheda…). Una palese violazione dello Statuto (Leggi….) e del Regolamento. C’è qualcuno disposto a fare da parafulmini?
‘Con Elmo Bazzano se ne va un amico, un uomo che amava profondamente la Liguria, le arti, le tradizioni, la lingua genovese e ligure, una fonte preziosa di tante iniziative culturali in difesa delle nostre radici, senza le quali non si va da nessuna parte’‘ – aveva commentato Angelo Berlangieri, assessore al Turismo e Cultura della Regione, indicato dai giornali quale probabile candidato sindaco di Finale Ligure, città di residenza e dell’attività alberghiera famigliare.
E proprio nella casa di Bozzano (nella foto a sn), ex dirigente della Ferrero, un figlio bancario, la figlia figura ‘revisore’ della Consulta stessa con Piero Bonino presidente e Giovanni Braida. In corso Tardy e Benech risulta la sede legaledella Consulta istituita il 24 novembre 1973 dal notaio Achille Poli di Genova. I fondatori furono: A Campanassa (Savona), Campanin Russu (Varazze), A Campagna (Genova), Cumpagnia di Ventimigliesu (Ventimiglia), Famija Sanremasca (Sanremo), Vecchia Alassio, Vecchia Laigueglia. Tra le altre cose figura l’impegno a rispettare la legge 266/91 quale Organizzazione di volontariato, e non perseguire fini di lucro. Ed ancora, curare pubblicazioni varie, quali vocabolari, dizionari, convegni, concorsi, promuovere incontri per rassegne teatrali, musicali e di varia natura secondo gli scopi statutari.
La C0nsulta Ligure, con la scomparsa di Bazzano (moltissime le espressioni di condoglianze, dal presidente della Regione, presidenti di Provincia, sindaci), è retta dal vice presidente vicario Franco Bampi (foto a sn), già consigliere comunale di Genova eletto nella lista della Lega Nord, passato a Forza Italia e poi dissidente. ice presidente Luigi Fiorito, sovrintendente culturale Franco Gallea, addetto stampa Gianni Nari. Bazzano aveva sostituito alla presidenza l’ingegner Rocco Peluffo, per anni ‘anima de “A Campanassa”.
Nell’archivio del sito della Consulta si può leggere il comunicato inviato dal presidente a tutte le associazioni in cui si rendeva noto la consegna della nuova sede operativa (quella legale è rimasta la stessa) nel complesso del Priamar. Era il 23 giugno 2009. Nel comunicato stampa si dava atto al sindaco dr. Federico Berruti dell’impegno e della tempestività nel reperire i locali – aperti al pubblico due ore il martedì e il giovedì. Il fatto che la Consulta Ligure – ricordava successivamente il primo cittadino – “raggruppa 54 associazioni che hanno come temi ed obiettivi statutari la protezione e la difesa dell’ambiente, delle parlate locali, delle tradizioni, del folklore e della cultura locale è un’obiettivo patrimonio pubblico da conservare e valorizzare”.
Prima o poi dovremmo conoscere il presunto mistero – se esiste – della mancata diffusione o se volete trasparenza dei bilanci della Consulta. Entrate (contributi pubblici inclusi) e spese. Prima si farà chiarezza e prima sarà possibile consolidare, rilanciare la utile e benemerita attività della Consulta stessa, sottraendola all’influenza diretta o indiretta del bottino-serbatoio elettorale della partitocrazia.