Dalla Liguria, da anni amministrata da politici non certamente noti per la difesa delle bellezze naturali, finalmente una mezza buona notizia per il cosiddetto “calanco più meridionale” del complesso collinare langhiano (tra Piemonte e Liguria), in Comune di Cosseria.
di Franco Zunino*
Un disastroso progetto vorrebbe “tombarlo” con un apporto (“abbancamento”) di 900.000 metri cubi di materiale (“terre e rocce da scavo”) su di un’area di 49.000 metri quadrati, con la motivazione di mettere in sicurezza il cimitero, la chiesa e lo stesso Municipio (in realtà un problema in parte già risolto per chiesa e comune; e risolvibile con uno spostamento altrove del cimitero), ma in realtà per favorire lo smaltimento di materiale asportato da altri mega progetti e lavori di scavo, quindi con un doppio guadagno per le imprese che se occuperebbero.
Un progetto che ha visto opporsi sia cittadini locali, sia amministratori d’opposizione, sia associazioni ambientaliste compresa l’AIW (che da diversi anni vi ha proposto la designazione di un’Area Wilderness proprio per il suo valore unico di selvatichezza). Recentemente i competenti organi della Regione hanno stabilito che detto progetto “debba essere assoggettato al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale”, presentando intanto una Relazione Istruttoria che sembrerebbe esporre una situazione assolutamente negativa, non potendosi “escludere impatti ambientali significativi e negativi dell’opera sulle diverse componenti ambientali (…) per cui debba essere sottoposto a VIA”.
Sarà interessante vedere come andrà a finire. Resta però evidente il fatto che, almeno per chi conosce quel calanco, la sua dimensione e profondità (100 m in solo 0,5 Km!) e la sua bellezza scenografica, “tombarlo” rappresenterebbe uno scempio ambientale inimmaginabile! Purtroppo, vero è che spesso i soldi riescono a smuovere anche le montagne!
Franco Zunino segretario generale AIW