Qui ‘Piaggia e dintorni’ curato da Massimiliano Tacchini. Un video. Decine di cavalli percorrono la strada principale del paese. E’ una transumanza inedita, mai raccontata prima d’ora. Dalle Salse di Mendatica all’Azienda Agricola ‘Cà degli Ormei’ in frazione Torria di Chiusanico (IM). Non è finita. Anzi. Si scopre che i giovani Enrico e Francesca Spalla, fratello e sorella, sono proprietari stallieri di 170 cavalli. Un record per la Liguria.
Papà Silvio Spalla è il precursore. Ha iniziato con una decina di cavalli. Ma il suo mestiere è quello di accudire la prima azienda di famiglia. Bovini da carne di razza piemontese e francese (più ‘rustiche’). Il figlio Enrico, trentenne, si è a sua volta ‘messo in proprio’ e si occupa a tempo pieno, con un solo garzone (‘ma quanto è difficile trovarne’), di oltre un centinaio di cavalli di razza bardigiana. Il Bardigiano prende il nome dal paese italiano di Bardi situato sull’Appennino tosco-emiliano-ligure. La razza è ben adattata alla vita in aree montane dove, tuttora, piccole mandrie vivono allo stato semi-brado. Temperamento docile, frugale e resistente.
Enrico è un tipo gioviale, un ‘ragazzo di campagna e di montagna’ che non soffre di solitudine. La sua vita e la sua unica passione: occuparsi dalla 7 del mattino alle 8 della sera della mandria. La più numerosa in terra ligure. Non ci sono, come per tutti i nostri pastori, giorni di riposo. L’allevamento non conosce le festività. Non solo. La vendita delle carni nella macelleria di famiglia, in paese, a produzione nostrana, k0, ampia scelta. Carne equina, anche bovina, vitelli. Enrico, che da ragazzo giocava a calcio: “Le femmine che nascono le allevo e le tengo tutte. I puledri maschi li vendo, altri che vengono acquistati da commercianti sono destinati all’ingrasso e al macello”.
Altre curiosità dell’azienda agricola della famiglia Stalla. Ognuno ha la propria mandria. Il capofamiglia accudisce ai bovini, gli equini i figli scapoli. Oltre a Enrico, Francesca anche lei autonoma con una settantina di cavalli, sempre bardigiani.
Nessuna produzione di latte dai bovini, di conseguenza formaggi e derivati.
Perchè proprio e solo questa razza? Enrico: “I motivi sono diversi compreso il fatto che trattandosi di una razza a rischio estinzione si riceve un contributo”. E la transumanza? “Dal 2017 ho scelto Le Salse, montagna delle Alpi Liguri che si presta ai pascoli e con l’abitato, nell’immediate vicinanze, una comodità. Mia sorella, a sua volta, ha i pascoli sul monte Faudo. E’ unico, nell’estremo ponente, per la sua altezza e la relativa vicinanza al mare con i suoi 1149 mt. Dalla vetta è possibile ammirare la costa, da Cervo a Ventimiglia e buona parte della Costa Azzurra.
Il pascolo a Chiusanico? Enrico: “Le aree per pascolare, anche non lontano dalle stalle, non mancano, ovviamente si ricorre pure al fieno, al mangime. Le femmine partoriscono sempre nelle stalle”.
La conversazione con Enrico si conclude con un’ultima notizia per la serie: sempre in attesa di una soluzione. “La nostra prima priorità è diventata la presenza dei lupi predatori. Certo che se ne parla molto e si leggono articoli, scorrono servizi in Tv, ma per la nostra azienda-allevamento è diventata una vera e propria emergenza. Alle Salse hanno ucciso ben venti puledri. Dalle nostre montagne, dai boschi, si spingono fino all’abitato, alle stalle, ai pascoli. Il rimedio dei 5 fili ha scarsa efficacia perchè non siamo in zone pianeggianti. Non sono neppure di aiuto, come si racconta, i cani maremmani. Non ho nessun pregiudizio contro gli ‘animalisti’ ma non bisogna dimenticare i ‘cristiani’.Troppi, troppi lupi. I cinghini soprattutto le femmine sanno difendersi. Noi si vive nell’apprensione di scoprire sempre più spesso quante sono le ‘vittime’ sorprese a pascolare e persino a rischio nei recinti. Nei miei stessi panni sono i pastori con le pecore, le capre, mucche e vitelli. Quì è venuto numerose volte l’assessore Alessandro Piana. Proposte, promesse, discussioni, parole, senza offesa ‘bla-bla’ di cui non si sente più il bisogno. In Francia hanno trovato una soluzione. A noi restano i danni”.
Luciano Corrado
IL SECOLO XIX ANNO 2000- ENCICLOPEDIA DELLA LIGURIA- TUTTI I COMUNI DALL’A ALLA Z
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