Mario Molinari giornalista e regista a Striscia la notizia dal 1993 al 2005. Apprezzato e ‘odiato’ per le inchieste “urticanti”. Dal 2017 direttore de ‘La Nuova Savona’. Oggi regista premiato al Cannes Arts Film Festival. 2/Un applauso al coraggio di #Francesca Ghio ma il “contesto ” è questo…?
DA IVG.IT DEL 27 NOVEMBRE 2024 – Successo per il lungometraggio diretto dal regista savonese Mario Molinari, scritto dalla saggista e drammaturga Chiara Pasetti e interpretato da Lisa Galantini.
“Moi 392” è un lungometraggio che ripercorre la storia della scultrice francese Camille Claudel, internata in manicomio nel 1913 su richiesta della madre e del fratello pochi giorni dopo la morte del padre. Lì restò per trent’anni, fino alla morte.
Venne sepolta nel cimitero dell’ospedale in una fossa comune. Sulla lapide, nemmeno il suo nome: solo l’anno del decesso e il suo numero di matricola, 392. Una storia di violenza, di reclusione forzata, abbandono e isolamento voluti dalla sua stessa famiglia. Ma anche di talento, arte, passione.
Moi 392 nasce dalla pièce teatrale “Moi” di Chiara Pasetti, interpretata da Lisa Galantini. L’idea del lungometraggio, diretto da Mario Molinari, germoglia durante il lock-down: Galantini presta nuovamente la sua voce a Camille Claudel e il film si sviluppa nei mesi dell’isolamento forzato di tutta la comunità con immagini sintetiche e d’archivio, i disegni di Mimmo Lombezzi e i filmati di Giacomo Doni in diversi ex manicomi italiani.
La potenza dolorosa del film non ha stentato ad emergere: proiettato alla Festa del Cinema di Roma nel 2023, “Moi 392” è stato selezionato ai festival di Santa Barbara e Parigi. È notizia di oggi la vittoria al Cannes Arts Film Festival come miglior film sperimentale.
2/Un applauso al coraggio di #Francesca Ghio ma il “contesto ” è questo…?
Era il 15 gennaio 2019 – Condanna Camiciottoli, Rixi: «Solidarietà, è persona perbene»
Polemica social sul viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha espresso via Facebook solidarietà al sindaco di Pontinvrea che augurò lo stupro alla Boldrini.
Boldrini, solidarietà a Camiciottoli dal viceministro Rixi
https://www.genovatoday.it/cronaca/rixi-camiciottoli-boldrini.html
© GenovaToday
Solidarietà al sindaco di Pontinvrea da parte di Edoardo Rixi e scoppia la polemica social.
Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, martedì 15 gennaio, ha scritto un messaggio via Facebook in cui ha espresso appoggio al primo cittadino dell’entroterra savonese appena condannato: “Forza sindaco! Il lavoro che fai ogni giorno per i tuoi concittadini dimostra che persona per bene sei, più di mille sentenze di qualsiasi tribunale”.
Matteo Camiciottoli si trova a processo a Savona per un post apparso su Facebook, datato settembre 2017, in cui suggeriva – a seguito di uno stupro avvenuto a Rimini in quel periodo – di far scontare i domiciliari ai colpevoli “A casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso”.
Il pubblico ministero aveva chiesto in prima istanza una condanna a otto mesi di reclusione per il sindaco leghista che, dopo la sentenza odierna, dovrà invece risarcire 20mila euro alla Boldrini (all’epoca presidente della Camera) e cento euro a ciascuna delle associazioni che si sono costituite parti civili.
Il caso Campanella- Recentemente, agosto 2018, anche l’avvocato Alberto Campanella, capogruppo di Fratelli d’Italia a Tursi, era “inciampato” in un’offesa alla Boldrini quando, sulla sua pagina Facebook, apparve la definizione «boldracca» riferita all’ex presidente della Camera. All’epoca dei fatti la Boldrini annunciò la querela nei confronti di Campanella e di tutti gli hater.
27 ottobre 2023 – La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea, per il caso del post contro Laura Boldrini, allora presidente della Camera.in primo grado, il 15 gennaio 2019, il giudice Emilio Fois lo aveva condannato a 20mila euro di multa, oltre ad un risarcimento di pari valore per la persona offesa e di 100 euro ciascuna per le altre parti civili. Sentenza di condanna, quella emessa dal tribunale di Savona, che è stata confermata nel dicembre 2022 dalla Corte d’Appello di Genova. Il sindaco si era allora rivolto alla Cassazione che ha respinto il ricorso rendendo definitiva la condanna.