Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga/ ‘Nostalgia Cagnaglia’. Quando si inizia a morire. 2/Le vignette di Padovani. A chi tocca?


‘Nostalgia Canaglia’. Quando si inizia a morire. 2/2/Le vignette di Padovani. A chi tocca?

di Willy Olivero

‘Grazie al prof. Umberto Padovani per la mia caricatura con l’adorato Ringo, un vero amico, uno dei pochi che non ha tradito. E che sarà sempre nel mio cuore’.

Ognuno di noi, non necessariamente per un lutto, ha un momento nel quale inizia a morire, anche se poi vive ancora tanti anni.

Non me ne vogliano i lettori se, mentre inizia ad avvertirsi l’atmosfera natalizia,  il vecchio cronista di provincia affronta questo tema. Chi non se la sente, considerato che non può cambiare canale,  può interrompere qui la lettura, immedesimandosi nel soldato che vedendo ad una festa una vecchia signora prende spaventato il suo cavallo e dopo aver corso per giorni se la ritrova davanti a Samarcanda.

Si inizia a morire quando qualcosa per la quale hai combattuto, lottato con le tue forze, viene a mancare e non hai più voglia di rimetterti in gioco, perché sai che non sarà come prima.

Io ho iniziato a morire nel 2014 quando, per ragioni che qui non voglio citare, ho terminato un lungo rapporto con un quotidiano nazionale e cronache liguri. La fine di un’epoca, di abitudini, di relazioni, di appuntamenti, sette giorni su sette. Un dolore che ti sveglia tutte le mattine e ti accompagna per tutta la giornata nella giusta indifferenza di chi fino al giorno prima ti chiamava ogni ora. Mi scuso se a qualche collega fischieranno le orecchie? L’ingratitudine lo lascio ad altri che ne sono capaci!

E poi, tra il 2016 e il 2020 se ne sono andati  via compagna, padre e madre. Un sequel di sofferenze che ti stordiscono,  ti rendono vulnerabile e fanno gioco di Lazzaroni (forse la parola non è citata a caso e ad Albenga qualcuno lo sa.. ) che vogliono approfittare di un momento nel quale non ti ricordi di essere laureato in legge.  Ma non muori del tutto perché ti rimane accanto un amico fedele, uno che mai ti tradirebbe. Si, un gatto, Ringo, che è stato l’ultimo pezzo di vita che mi faceva tenere in vita tanti ricordi. Sempre insieme, giorno e notte, un senso di protezione reciproca, durato fino a settembre. Poi è andato via anche lui, stanco, vecchio e con tanti acciacchi. E’mancato tra le mie braccia e ora, dopo averlo cremato, sto scrivendo un libro che ruota intorno a lui e che spero possa essere pubblicato come mio testamento.

‘Il mio amore mi ha lasciato’

Mi dispiace cari lettori avervi tediato ma questo articolo credo sia condiviso da tanti che non si danno pace. Io sono tra questi, stanco, provato, deluso, senza un futuro e purtroppo con tanti problemi di salute che si sono affacciati. Forse vivrò ancora anni, ma questo non è importante. Perché quando inizi a morire nulla ti mette paura sapendo che tanto niente può superare il dolore che ti porti con te.

Willy Olivero

1) La  Meloni raccomanda Raffaele Fitto  come commissario europeo alla Von der Leyen

2) Giuseppe Conte inaugura il partito Nova ma Beppe Grillo  glielo contesta e bisognerà rivotare!! 
3) La Coppa Davis Vincenzo a dall’Italia di Jannik Sinnre Matteo Berrettini per il braccio e la mente

Il Prof.Umberto Padovani parteciperà alla Mostra collettiva I colori del Natale di Villa  Cambiaso a  Savona 
che verrà inaugurata l’ 8 Dicembre e che durerà sino al 14 dicembre a cura dei fratelli Vintera

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Guglielmo Olivero

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