Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Nessuna scusa! È Monesicidio. Necrologio: Ha chiuso sofferente ‘La vecchia partenza’ ristorante-albergo. E Trucioli.it era la cassandra?


Nessuna scusa dopo tante promesse, sempre corredate da notizie compiacenti di servizievoli cronisti. Ora siamo al Monesicidio. Ha chiuso il ristorante-albergo-bar ‘La vecchia partenza’. La benemerita famiglia Porro proprietaria dei muri e del ‘Rifugio La Terza’ (meta di italiani e stranieri) risponde a Trucioli: ‘Non ci resta che sperare nella buona stella’. E il big Marco Scajola disse: “Abbiamo tutti Monesi nel cuore”.

Monesi non ha pesato sull’elettorato, almeno quello imperiese, dalle opulente città al dimenticato, dai più, entroterra. La miniera d’oro per due vallate. Un angolo che per anni è stato punto di riferimento del ponente ligure e tanti genovesi.

Da TripAdvisor- Un piccolo rifugio per mangiare e dormire nelle Alpi Liguri. Un angolo di paradiso per passeggiate a piedi o in bici e in inverno per sciare. Cucina del territorio ligure e piemontese, trovandoci a cavallo delle due regioni e 7 camere accoglienti arredate unicamente l’una dall’altra, staff giovane e disponibile e instancabile!
Simona e Maurizio: da Monesi di Triora a Stellanello (foto La Stampa)

La vecchia partenza‘ creatura realizzata, con cura e buoni auspici, per supplire al triste abbandono del glorioso ‘Albergo Redentore’ ricco corollario durante anni gloriosi delle due Monesi.

Siamo arrivati ai ‘necrologi’. L’annuncio della rinuncia dei giovani gestori (dal 2016) ha colto di sorpresa i vittoriosi politici imperiesi che resistono sulla plancia di comando (dall’11 giugno 2015 presidente Toti) e con il vento in poppa degli elettori. ‘La vecchia partenza’ rivivrà nella Stellanello dei ‘Fratelli d’Italia‘ (Claudio Cavallo sesto mandato da sindaco con 88,95% dei consensi) con la gestione di ‘Al Cardellino Rosso‘ ristorante-bar di frazione San Damiano.

Il commento degli esercenti Simona Pagliasso e del compagno di vita Maurizio Erca alassini con 8 anni di resilienza a Monesi di Triora, pubblicato da La Stampa: «A Piaggia, distante appena un ponte da Monesi ma già in Piemonte va meglio, si vede che c’è più cura da parte delle istituzioni di realtà montane». La medicina non sono le aspirine. Chi resiste in un’area depressa, presidia il territorio, va sostenuto dall’esenzione fiscale, ai benefici-finanziamenti che si elargiscono per le spiagge dalle ‘uova d’oro’, alle milionarie ciclabili, alle passeggiate a mare rifatte e lastricate di preziose piastrelle, protette da pregiato acciaio inox. L’entroterra deve essere una priorità, a ruota della Sanità pubblica. Ha bisogno urgente di aiuti, stimoli, incentivi, sgravi e facilitazioni, anche burocratiche. Ha bisogno di robusti investimenti pubblici per favorire, incentivare quelli privati.

E’ difficile per il vecchio cronista montanaro che dall’età di 7 anni (si viveva nel teccio dei nonni pastori transumanti) ha visto nascere e poi fiorire la ‘nuova Monesi’, ascoltare e descrivere lo stato d’animo dei Porro, l’89enne papà e nonno Remo, i figli Roberto e Stefano. Un gruppo famigliare che non esibisce elogi, non ha cavalcato il pessimismo nel loro impegno economico ed umano in quel di Monesi. Hanno profuso sacrifici ‘tirandosi su le maniche’. Con un fiore all’occhiello: l’omonimo Pastificio artigianale a Colle di Nava. Forse in cuor loro non disperano nella ‘resurrezione’ turistica della storica ‘locomotiva’, inceppata da troppi anni. Nel catechismo si insegna la gioia del cielo quale eterna ricompensa di Dio.

Il 21 luglio 2021 un ‘popolo gaudente’ leggeva sul sito ufficiale della Regione Liguria:Una task force composta da Regione Liguria, dai comuni e dalle Associazioni del territorio per il recupero e il rilancio di Monesi”. Poi tutti  sorridenti e in posa. Assessori regionali, sindaci, ecc.

E se c’è chi piange, altri si fregano le mani. Dove? “LA PERLA DELLE ALPI MARITTIME 1.050-1.800 S.L.M. Viola St. Gréé.” Le piste: Lunghezza tracciati sciabili: 10 km. Lunghezza tracciati fruibili con ciaspole: 18 km. Quota tracciati sciabili: 1.050 – 1.750 mslm. Quota tracciati fruibili con ciaspole: 1.050 – 1.900 mslm.

SEGGIOVIA BIPOSTO San Grato – Pian del Bal. Quota partenza – arrivo: 1.050 – 1.592 mslm. Lunghezza: 1.300 mt. Dislivello: 540 mt. Seggiole: 177. Portata: 1.200 passeggeri/ora. Tempo di risalita: 12 min.

SCIOVIA Vallone. Lunghezza: 664 mt. TAPIS ROULANT Baby 1 (presso pista pattinaggio). Lunghezza: 70 mt. TAPIS ROULANT Baby 2 (presso arrivo seggiovia).Lunghezza: 110 mt.

La nuova seggiovia di Monesi con i lavori iniziati nel 2006, inaugurata nel 2008, chiusa per danni alluvionali (stazione di partenza) nel 2016. Riportava La Stampa il 7 giugno 2021: “… La Provincia di Imperia ha di recente rinnovato un accordo di programma con i Comuni del territorio per chiedere preventivi a ditte che possano intervenire per eliminare il fango e ripristinare impianto. Inoltre sono necessari una serie di collaudi e manca ad oggi una ditta per la gestione della seggiovia. Come se non bastasse, a fine 2018 è scaduto il contratto con la proprietà dei terreni. Nonostante ci siano stati una serie di incontri non è stato trovato alcun accordo e quindi, di fatto, le aree dove sorgono impianti e piste da sci non possono essere utilizzate….Proprio ieri, inoltre, a Piaggia è stato inaugurato un nuovo bed e breakfast “. Per Monica e Giuliano con ‘DolceMente’ è un vero successo. Chi non prenota difficile possa trovare un tavolo libero. Aperto tutto l’anno offre pernottamento, colazione, servizio ristoro, bike room, area spa, wi-fi gratuito e servizio shuttle. Il percorso benessere composto da: sauna a legna, idromassaggio e doccia finlandese.

Il presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, il 20 novembre 2023: ““Il rilancio di Monesi passa dall’acquisizione pubblica dei terreni da parte di un ente istituzionale. Ci sto lavorando da un anno per valorizzare la stazione sciistica riconosciuta come la “Cortina d’Ampezzo” della Liguria”.

Un Natale 2024 più malinconico e spoglio che mai ci accoglierà a Monesi. La Riviera si ‘consola’ con la gara a luminarie e decorazioni natalizie fantasmagoriche. Dopo una stagione estiva della località che faceva più notizia con un appuntamento musicale di grido: 38 mila € a serata. E assai di più per le ‘notti bianche’. Senza dimenticare i fuochi artificiali più spettacolari. La montagna ligure può attendere. Siamo tutti devoti.   (Luciano Corrado)

COMMENTI FACEBOOK ALLA NOTIZIA DELLA CHIUSURA (CON QUALI PROSPETTIVE?) DE ‘LA VECCHIA PARTENZA’. SENZA DISPERARE PER UNA NUOVA GESTIONE

Ezio Orso- Mi spiace moltissimo, proprio dove ho passato maggior parte della mia vita…Ma vorrei aggiungere; se Monesi fosse stata in provincia di Cuneo, forse questo decadimento non ci sarebbe stato…È una mia veduta…

Filippo Schivo – Ho appena saputo della chiusura della Vecchia Partenza…..gran brutta notizia. Spero non sia definitiva, ma che ci siano nuovi gestori….e tu Annalisa Lanteri non mollare mi raccomando…

Annalisa Lanteri (bar Vittoria)- È difficile mollare perché il mio cuore è li da sempre.

Silvana Dalla Vecchia –  Come quello di tanti di noi, cresciuti a Monesi con figli prima e nipotini poi, cresciuti lì. Dove c’è casa. Dove c’è cuore. Da sempre e per sempre.

Andrea Sola – Secondo me non hanno trovato conveniente rimanere a Monesi. Prima c’era solo la Vecchia Partenza, poi hanno aperto diverse strutture ricettive, fra Upega e Piaggia, senza contare La Terza. Ad ogni modo gli auguro tanta fortuna per il loro nuovo locale.

IL SECOLO XIX DEL 15 NOVEMBRE 2024

ERA IL 1° OTTOBRE 2023 – la voce di Imperia.it- Una diceria falsa e malevola si aggira per la Valle Arroscia. Si dice che “La vecchia partenza” stia chiudendo, che i tre giovani impegnati nell’attività si siano arresi all’abbandono della purtroppo ex stazione sciistica.

Non è vero. Simona Paiasso, il marito Maurizio Erca e il cugino Enrico Pagliasso sono lì dal 2016 e saranno ancora dietro il bancone si spera per molti anni. Non solo non lasciano la loro “postazione” a tutela di una località con grandi e inespresse possibilità di sviluppo ma hanno tutte le motivazioni per rimanere.

“In estate abbiamo lavorato molto bene – afferma Maurizio Erca – Non ci possiamo lamentare, abbiamo avuto clienti italiani e soprattutto stranieri in particolare del nord Europa”. Una situazione che contrasta appunto con una “voce” in grado soltanto di deprimere i lavoro di chi può soltanto essere positivo per la valle, la sua economia e il contrasto all’abbandono. “Siamo qui da circa otto anni – racconta Maurizio – Oltre alla nostra attività alberghiera, di ristorazione e bar, abbiamo il noleggio delle mountain bike che poi è stata la nostra base di partenza ma Monesi potrebbe avere enormi possibilità considerata una seggiovia abbandonata”.

In effetti i tre volenterosi imprenditori sono arrivati qui proprio grazie alla mountain bike di cui erano e sono ancora appassionati utilizzatori. “La nostra passione sportiva – spiega ancora – ci ha fatto essere qui dove venivano spesso per allenarci in bici e poi Monesi l’abbiamo decisa quale scelta di vita”. E proprio quella disciplina sportiva, grazie agli innumerevoli percorsi come la strada per Limone, ancora oggi attira nugoli di appassionati italiani e stranieri. “Però questa località potrebbe tornare agli antichi fasti – conclude Maurizio – Sembra che i 3 milioni di denaro pubblico spesi per la seggiovia non siano un motivo abbastanza serio per farne lo snodo centrale per il rilancio di questa località. Conta di più il malevolo incrocio tra interessi privati e disinteresse pubblico”.

Ino Gazo

18 NOVEMBRE 2024 – la voce di Imperia- Ciao Amici di Monesi, sono stati anni incredibili con tutti voi e anche per tutte quelle ne abbiamo passate. Ci dispiace lasciare la Vecchia Partenza, davvero tantissimo. Ma comunque siamo già pronti a ripartire per una nuova avventura allo storico ristorante ‘Il cardellino rosso’ a Stellanello, entroterra di Andora. Vi aspettiamo tutti. Grazie a tutti voi”.

Un post di quattro righe che rappresenta il messaggio di addio dei titolari della storica La Vecchia Partenza, ultima attività aperta nel centro montano dell’entroterra imperiese.  Un messaggio malinconico, ma ricco di aspettative per un nuovo capitolo della vita dei proprietari di una struttura storica di Monesi.

Nonostante i grandi sforzi dei proprietari il comprensorio non è più frequentato come quando si erano trasferiti per avviare un’attività importante che rappresentava un tassello importante per far rivivere il paese non solo d’inverno ma anche d’estate grazie ai percorsi outdoor per bicicletta e downhill.

La riapertura della seggiovia è sempre stato il grande sogno dei titolari della Vecchia Partenza, un sogno che però è rimasto nel cassetto. Ecco allora che hanno deciso di spostare i loro obiettivi un po’ più a valle, nell’entroterra andorese. Una scelta accompagnata da tanti like e da messaggi di incoraggiamento di molti loro amici per questa nuova avventura.

LA STAMPA- 18 novembre 2024- L’hotel di Monesi chiude i battenti: “Senza impianti gestione difficile”. Simona Paiasso e Maurizio Erca lasciano. Avevano preso “La Vecchia Partenza” nel 2016

D’estate abbiamo sempre lavorato bene, ma superare l’inverno ci costava tutti i guadagni della bella stagione». Un duro colpo per il comprensorio ligure delle alte valli Tanaro e Arroscia che nel giro dell’ultimo anno hanno perso altre due attività nelle vicine Mendatica e San Bernardo, mentre a Valcona Soprana il nuovo rifugio finanziato dalla Regione non trova ancora soggetti interessati alla gestione. (Nonostante le campane a festa suonate il giorno dell’inaugurazione con la parata degli immancabili politici di casa nostra e la pompa magna riservata dai fedeli cronisti ndr) il red capert«A Piaggia, distante appena un ponte da Monesi ma già in Piemonte va meglio – proseguono Simona e Maurizio, si vede che c’è più cura da parte delle istituzioni di realtà montane». Una chiusura che altrove passerebbe inosservata, ma che rende più triste il silenzio di boschi e pascoli: Monesi fu un luogo importantissimo per lo sviluppo moderno della montagna, ma oramai è da anni la fatiscente ombra di sé stessa.

IL SECOLO XIX DEL 18 LUGLIO 2020


L.Corrado

L.Corrado

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