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Liguria e Basso Piemonte

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Santa Corona. Il dr. Conio (da maggio ’26 in pensione): ‘In Liguria siamo un’eccezione. Ora serve un Centro per malati di patologia bilio-pancreatica’


Tra poco più di un anno Massimo Conio, direttore della ‘Struttura complessa Gastroenterologia ed endoscopia digestiva del Santa Corona, andrà in pensione. E auspica una priorità: “Creare un vero e proprio Centro dedicato ai malati affetti da patologia bilio-pancreatica, riducendo la fuga verso altre strutture fuori regione ”

Conio al Secolo XIX: «La chiusura della struttura complessa di Gastroenterologia a Sanremo e la realizzazione di una struttura analoga al Santa Corona rappresenta un miglioramento della qualità offerta alla popolazione. La decisione dell’allora assessorato alla Sanità (Sonia Viale) era ed è male interpretata dalla popolazione. Non si è trattato di un impoverimento della sanità ma, al contrario di un miglioramento dell’offerta sanitaria ai residenti delle province di Imperia e Savona….. determinate procedure non debbano essere eseguite in Asl 1. Ad esempio, le colangio-pancreatografie endoscopice retrograde, o Ercp, eseguite nella Gastroenterologia a Pietra Ligure hanno avuto una crescita esponenziale, passando dai 145 esami eseguiti nel 2015 ai 610 del 2023….”.

A Trucioli.it spiega: “Andrò in pensione a maggio 2026. Il mio grande rammarico è quello di essere stato trattato in modo, diciamo cosi, inadeguato. Non si sono resi conto che eseguo procedure complesse, un’eccezione in Liguria. L’unico obiettivo è quello di insegnare a chi lavora con me. Non tutti possiedono lo stesso talento, però bisogna provare. I politici chiedono di ridurre le liste d’attesa ( che ne sanno di organizzazione, ricerca, studio?). In questo modo i medici vengono sottoposti ad un carico di lavoro eccessivo. Viene cosi a mancare il tempo da dedicare allo studio ed alla formazione che trasforma un ospedale in un centro di qualità. Il basso stipendio, la struttura non moderna sono ulteriori fattori di demotivazione ed in questo modo l’unico obiettivo è fare molta attività liberale, con conseguenze che facilmente immaginabili. Insomma viene spenta la creatività”.

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