Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Andora-Finale binari a monte. Progetto pronto per la valutazione VIA. Salvini ‘promessa mantenuta’. 2/Movimento indipendenza: centro-destra e centro-sinistra due facce della stessa medaglia


Non siamo mai stati tra i tifosi del trasferimento a monte dei binari, dopo i risultati di quanto si è fatto in provincia di Imperia. In parole semplici chi ci guadagna e chi ci rimette. Chi propone di risolvere, con i sottopassi, il grave disagio dei passaggi a livello. Chi insiste che privare città della stazione ferroviaria si tramuti in un danno irreparabile per pendolari e turisti. E non solo. Chi da decenni attende il miracolo dopo aver comprato alloggio al mare, a pochi metri dalle rotaie, non potrà che brindare. Si triplica pure il valore dell’immobile.

Sono 14 i Comuni interessati dalla procedura di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) oltre alla Provincia.

Ad Albenga e Borghetto Santo Spirito decine di agricoltori e attività produttive si vedranno espropriare le proprie aziende famigliari dove oltre al sudore si è investito per ammodernare. Al di là delle prese di posizione e delle proteste che saltuariamente si leggono sui media, resta pur sempre una piccola minoranza.

Loano, Laigueglia, Ceriale, Borgio Verezzi, perdono la stazione (oggi tre sono già declassate a ‘fermate’) bisogna rassegnarsi. Il futuro nuovo tracciato garantirà convogli ad una velocità fino a 150 km; si guadagneranno, è stato calcolato, 12-14 minuti sul tragitto Genova-Ventimiglia. Albenga, seconda città per abitanti e che può vantare il pil preceduta solo da Savona, cambia il suo secolare baricentro con la stazione (qui fermano tutti i convogli passeggeri) a Bastia, a 6,5 dall’attuale. Alassio segue l’esempio deludente di Sanremo con stazione sotterranea (leggi i risultati…..)

Vogliamo ancora citare Diano Marina? Se interessa c’è un articolo del Secolo XIX che non è sicuramente di parte (ecco…..). “Il disastro della nuova stazione Fs: «Scomoda e pericolosa» a firma di un veterano cronista della città.

Loano chi prende il treno ha un ‘piccolo viaggio’ di 5 km e qualche metro. E se i bus, come spesso accade, scioperano, restano bloccati nel traffico? Come la mettiamo con gli orari dei treni per raggiungere il lavoro, le coincidenze. Se piove e tira vento con tutti a piedi. Gli anziani, gli studenti, chi si sposta per lavoro e ha bisogno di rispettare l’orario. A Loano un ex sindaco, Angelo Vaccarezza, tuonava alla notizia che un ‘treno veloce’ saltava la fermata. C’è stato un periodo che la biglietteria di Loano, dopo quella di Savona, primeggiava negli incassi.  A completezza possiamo ricordare  un vecchio progetto delle ferrovie che prevedeva di realizzare tre sottopassi in modo da poter eliminare tutti i passaggi a livello.

Pietra Ligure ha nella sua cittadella ospedaliera  la più fruitrice della stazione in centro. Dovrà rassegnarsi, anzi Palazzo Golli ha sempre dato il suo consenso per il trasferimento dei binari ai confini con Tovo San Giacomo (4,5 km). Sarà solo ‘fermata’ e sopraelevata. Anche riparata dal vento e dai temporali ? Ci sarà spazio per un bar?

Tra le tre soppresse, la più penalizzata è senz’altro Ceriale (alternativa Albenga o Borghetto). Basterebbe osservare quanti passeggeri sono in attesa del treno nella stagione balneare. Non parliamo di poche decine. L’amministrazione comunale di ieri e di oggi tace ma hanno chiesto garanzie (?) per l’area protetta del Torsero interessata dal tracciato.

E dove finiranno i milioni di metri cubi di rocce da scavo? In quale area del comprensorio? Quale comune ha già dato la sua disponibilità dentro e fuori i confini di ospitare il materiale?

AVVISO AL PUBBLICO: PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE, INTEGRATA CON LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE D’INCIDENZA E DI VERIFICA DEL PIANO DI UTILIZZO DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO PER IL PROGETTO DEFINITIVO “RADDOPPIO DELLA LINEA GENOVA – VENTIMIGLIA, TRATTA FINALE LIGURE – ANDORA” – COMUNICAZIONE PROCEDIBILITÀ DELL’ISTANZA, PUBBLICAZIONE DOCUMENTAZIONE, RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO….

In pubblicazione dal 01 ottobre 2024 al 16 ottobre 2024- MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

La società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., con nota prot. MASE-148649 del 08/08/2024, ha presentato istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi degli art. 167, c. 5, 183 e 185 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. per il progetto definitivo.
…. A corredo della citata istanza del 06/08/2024, il proponente ha trasmesso la seguente documentazione progettuale, in n. 3 copie su supporto digitale:
− progetto definitivo;
− studio di impatto ambientale;
− sintesi non tecnica dello studio di impatto ambientale;
− avviso al pubblico di comunicazione di avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale;
− piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo ai sensi dell’art. 9, del D.P.R. 120/2017;
− dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’art. 9, comma 2 del D.P.R. 120/2017;
− dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il valore delle opere da realizzare e l’importo del contributo versato ai sensi dell’art. 33 del D.Lgs. 152/2006 e quadro economico;
− copia dell’avvenuto pagamento del contributo di cui al punto precedente.

VEDI TESTI INTEGRALE...domento 1…../ documento 2…..…/documento 3…..,

2/IL 6 OTTOBRE 2024 IVG.IT TITOLA: Spostamento ferrovia, Marabello (Movimento Indipendenza): “Opera inutile e costosa….nell’imperiese è stato un disastro…”.  

Marabello ha lasciato Fratelli d’Italia nel dicembre 2023: “…scendo dal carro del vincitore…”. Gianni Alemanno, ex ministro e già segretario nazionale del Fronte della Gioventù.

…….Devastante anche l’impatto ambientale per un’opera che andrà a insistere su numerose aree protette e, non meno grave, l’impatto sull’economia agricola e floricola, con la perdita di circa 80 ettari di terreno agricolo e di centinaia di posti di lavoro nel settore. Paradosso del progetto è che andrà poi a dismettere ben 10 chilometri di linea già a doppio binario: un vero e inutile spreco di denaro pubblico per un investimento previsto di circa 2 miliardi di euro e forse più……“Sosteniamo, pertanto, la giusta battaglia di comitati e associazioni che negli ultimi anni hanno fatto sentire la loro voce, purtroppo inascoltata, contraria allo spostamento della ferrovia a monte e prendiamo atto ancora una volta che sia il centro-destra che il centro-sinistra, anche in questo caso, sono due facce della stessa medaglia”. Leggi il testo integrale ….

E NEL 2018 RIFONDAZIONE COMUNISTA LIGURIA PUBBLICAVA….

La recente perturbazione atmosferica non ha solo portato grandi danni all’intera costa ligure, ma ha anche sottolineato nuovamente quanto sia delicato il sistema di trasporto regionale e quanto sia urgente il porre rimedio ad una problematica che trova le sue radici lontane nel tempo. La recente tragedia del ponte Morandi a Genova ha messo in ginocchio il capoluogo ligure, nonché l’intero ponente della regione, con le ovvie ripercussione sul traffico sia stradale, sempre che la Via Aurelia non subisca nuovamente interruzioni come avvenuto alcuni anni fa tra Arenzano e Vesima, sia autostradale.

L’unica vera alternativa, al netto delle problematiche giornaliere, consiste nel sistema ferroviario da potenziare con delle efficaci politiche pubbliche.

Il ponente savonese da Finale Ligure ad Andora ha una linea che costeggia il mare e che in passato ha generato dei grandi disagi ai pendolari e al trasporto merci per la sua momentanea chiusura. Ancora oggi ricordiamo, a distanza di oltre 4 anni, la famosa frana causata dalla speculazione edilizia tra Andora e San Lorenzo che bloccò per mesi l’intera comunicazione ferroviaria della provincia savonese.

Da anni si parla di potenziamento del sistema, ma le ultime iniziative in tal senso hanno comportato la creazione di stazioni ben al di fuori dei centri abitativi, sprovvisti di adeguati mezzi pubblici di comunicazione, dove i pendolari vengono abbandonati a loro stessi. A ciò si aggiunge il progetto di raddoppio della linea a monte, e non nelle sedi già esistenti.

In un momento di forte discussione sugli investimenti pubblici per le infrastrutture, a volte anche inutili come l’Alta velocità Torino-Lione, pensiamo che, al netto del momentaneo stop con taglio dei fondi effettuato dal Governo, sia di grande importanza che le risorse pubbliche vengano investite per mettere in sicurezza il sistema già esistente e per incrementarlo, a patto che tale potenziamento venga fatto per garantire un ulteriore servizio ai cittadini evitando di abbandonarli in stazioni decentrate che tanto mettono in difficoltà i pendolari quanto disincentivano il turismo e spendendo meno rispetto a percorsi più impervi.

FABRIZIO FERRARO
Segretario provinciale Rifondazione Comunista – Savona

MARCO RAVERA
Segretario Regionale Rifondazione Comunista – Liguria

Savona, 15 novembre 2018

 

 


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