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Liguria e Basso Piemonte

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Savona. Insegnante e scrittore: Aiutiamo i giovani a uscire dal ‘carcere dei social’. Le difficoltà del ruolo educativo delle famiglie e cause del disagio


In Liguria non manca la criminalità. A Savona arriva (ritorna) il primo ottobre il nuovo questore che ha già fatto esperienza anche nella nostra provincia. Il suo primo appello: puntare sulla prevenzione dei reati e l’educazione alla legalità per aiutare i giovani ad uscire dal disagio. 2/Nascosta ai cronisti visita capo della polizia a Genova dopo scontri derby.     

di Gianfranco Barcella

Un ritorno a Savona per il nuovo questore Giuseppe Mariani

I reati, in Italia, tornano a salire. E’ la prima volta dal 2013, tralasciando gli anni della pandemia, durante i quali anche la criminalità ha registrato una brusca frenata. Archiviato l’effetto delle restrizioni anti-contagio, il volume dei reati denunciati ha ricuperato i livelli del passato ed oggi sorpassa per la prima volta quelli del 2019. I reati acclarati nel 2023 son stati 2,34 milioni, l’1,7% in più rispetto al pre-Covid, in aumento del 3,8% in confronto a quelli del 2022.

E’ questo il dato principale che emerge dalle statistiche. Non è una<nuova emergenza criminalità>. L’Italia  continua ad essere più sicura rispetto a dieci anni fa, ma il trend in costante aumento negli ultimi due o tre anni va comunque preso in considerazione. Dagli stessi dati del Viminale emerge anche la nuova edizione dell’indice della criminalità che mappa le denunce in rapporto agli abitanti su base provinciale.. Dalla tabella leggiamo che Imperia è all’ottavo posto, Genova all’undicesimo, Savona al quattordicesimo, La Spezia al ventinovesimo. Intanto per la Questura di Savona si prospettano importanti novità.

Dal 1° ottobre c’è stato l’ufficiale un cambio al vertice. La dott.ssa Alessandra Simone, che ha ricoperto il ruolo di questore nella città della Torretta dall’inizio del 2022, ha lasciato il suo incarico per trasferirsi alla Questura di Treviso. E’ subentrato il dott. Giuseppe Mariani, già questore a Vercelli. Mariani, anni 58, nativo di Lecce, torna a Savona dopo avervi già lavorato come Vice Questore Vicario. Entra in Polizia nel 1985. Dopo un percorso formativo, inizia la sua carriera a Gela e ricopre vari incarichi in Sicilia ed in Lazio. Promosso Primo Dirigente nel 2002, ha diretto la Divisione Anticrimine a Prato ed il Commissariato di Carrara.  Da Novembre 2013 a Luglio 2016 è stato vice questore a Savona e ha poi operato a La Spezia. Nel dicembre 2020 diventa Ispettore Generale e nel 2023, Questore di Vercelli.

La dott.ssa Simone è stata l’ideatrice del ‘progetto Eva‘, utilizzato dagli operatori di primo intervento in caso di maltrattamenti in famiglia e del ‘protocollo Zeus‘ che prevede l’introduzione della cosiddetta <ingiunzione trattamentale> nei decreti di ammonimento del questore per stalking, maltrattamenti in famiglia e cyberbullismo con lo scopo di incidere sul rischio di recidiva. Entrambi i protocolli sono stati adottati dalla Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale.

Nel suo discorso in occasione  dei festeggiamenti per il 171° anno dalla fondazione della Polizia ha detto fra l’altro: “Ragazzi, voi siete il futuro della nostra società; seguite solo gli esempi di onestà  e coerenza di chi vi ha preceduto, e facendovi guidare dalla stella polare della nostra Costituzione (mutuo questa definizione dalla senatrice a vita Liliana Segre), aprite la strada al concetto di normalità che si sostanzia nella effettiva e reale parità ed eguaglianza tra i sessi, abbiate il gusto della legalità, la cultura dello Stato  e delle Istituzioni ed il profondo piacere dell’onestà”.

In precedenza la dott.ssa Simone aveva affermato: “ La Polizia di Stato produce sicurezza e per darlo al meglio deve valutare attentamente anche il malessere percepitoossia il senso di insicurezza non suffragato dai dati criminologici, e fare la sua parte per porvi rimedio creando una rete fra tutti gli attori sociali, operando un ascolto attivo dei cittadini, facendosi conoscere. Garantendo la promta accessibilità agli uffici e la disponibilità degli operatori. La sicurezza, come efficacemente espresso dal sociologo polacco Zugmunt Baumann, è un sentimento che si crea e si rafforza nell’idea di vivere dentro un orizzonte comune”.

E puntuale è stato anche il riferimento all’importanza della prevenzione per <aprire un credito di fiducia con i cittadini>.

E nell’ottica della continuità, faccio un appello al nuovo questore di intensificare l’opera di prevenzione diretta ad impedire che siano commessi reati,  aumentando la razionalizzazione delle risorse per una più incisiva vigilanza sul territorio. Occorre  tutelare maggiormente il cittadino più anziano dal rischio oggettivo di rimanere vittima di eventi criminosi e di truffe. Bisogna anche incrementare l’opera di prevenzione secondaria e terziaria per aiutare soprattutto i giovani, senza un’educazione dei sentimenti e prigionieri <nel carcere dei social> in uno stato di angosciosa solitudine.

Dall’inizio della pandemia, una delle prime questioni emerse nel dibattito pubblico è che cosa avrebbe comportato per i minori questa fase tanto straordinaria, segnata dal distanziamento fisico (e spesso, purtroppo sociale,) dalla chiusura delle scuole, dalla maggiore difficoltà di vedere i propri coetanei nel tempo libero; fattori in grado di aggravare la condizione di bambini e ragazzi, alimentando il disagio tra le generazioni più giovani.

Come spesso accade, il confronto su questi argomenti è diventato da subito materia di scontro tra opposte tifoserie: approcci catastrofisti si sono contrapposti ad una diffusa sottovalutazione dei fenomeni e del loro impatto sui minori. La dimensione del disagio dopo la pandemia però non è solo educativa, sociale e psicologica ma anche economica.

La famiglia molte volte si trova in difficoltà ad assolvere il proprio ruolo educativo. La scuola deve intervenire con maggior profitto, educando ai valori della legalità con l’aiuto degli operatori delle Forze dell’Ordine. La genesi storica dell’ Educazione Civica nasce l’11 dicembre 1947 quando l’Assemblea Costituente approvò l’ordine del giorno, presentato da Aldo Moro e altri che chiedevano: <che la Carta Costituzionale potesse trovare senza indugio, adeguato posto nel quadro didattico di ogni ordine e grado, al fine di rendere consapevole la giovane generazione delle raggiunte conquiste morali e sociali che costituiscono ormai d’acro retaggio del popolo italiano”.

Il cammino è stato  tortuoso ed irto di ostacoli ma non esiste cammino troppo lungo o vetta troppo alta se la meta è da conquistare.

Gianfranco Barcella

2/Nascosta ai cronisti visita capo della polizia a Genova dopo scontri derby. Gcl e Alg chiedono incontro urgente al questore per tutelare diritto di cronaca e libertà di stampa.
COMUNICATO STAMPA /Genova. Con uno stringato comunicato arrivato dall’ufficio stampa della Questura alle 19.15 di ieri i giornalisti genovesi sono venuti a conoscenza della presenza di ieri mattina a Genova del capo della polizia Vittorio Pisani che ha incontrato in via Diaz gli oltre 40 poliziotti rimasti feriti negli scontri del derby. Ai cronisti in servizio ieri mattina (1°OTTOBRE 2024) non è stato possibile in alcun modo avvicinarsi, intervistare o porre delle domande al numero uno della polizia di stato. Una linea quella scelta dalla questura che è inaccettabile e che lede gravemente il diritto di cronaca e la libertà di stampa. “Siamo rimasti tutti sorpresi – spiegano i consiglieri del Gruppo Cronisti Liguri – di questo atteggiamento tenuto sia dal Viminale che dallo stesso questore Silvia Burdese che ha tenuto nascosto o ha impedito ai cronisti di incontrare Pisani”.

Negli ultimi mesi i cronisti genovesi stanno faticando sempre di più ad avere informazioni, notizie o aggiornamenti da parte della polizia genovese. Un comportamento che rende il lavoro di racconta i fatti di cronaca avvenuti in città difficilissimo se non impossibile. Per questo nelle prossime ore il Gruppo Cronisti Liguri chiederà con il supporto dell’Associazione Ligure Giornalisti un incontro urgente al questore Silvia Burdese.


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G.F. Barcella

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