Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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In provincia di Savona spaventosa mancanza progettuale da parte di Comuni, Provincia, Regione. Elenco infrastrutture attese da 60 anni


Al Presidente della Provincia di Savona- Prefetto di Savona- Sindaci di Albissola Marina, Albisola Superiore, Stella, Sassello.

Mi sembra di essere quel cane che abbaiava nel deserto, era di moda 60 anni fa!
Ho scritto molte volte sulla carenza di infrastrutture, e questo è chiarissimo a tutti, abitanti e turisti e gente che attraversa il nostro territorio.
Ma nel savonese volano tante parole da decenni, poche iniziative!
C’è anche una spaventosa mancanza progettuale da parte delle istituzioni: Comuni, Provincia, Regione.
A Genova c’è molta più “attività” che non in provincia di Savona. Basta leggere i media!
Mi chiedo se c’è consapevolezza che la Statale del Sassello sia una straducola cui non spetterebbe il titolo altisonante di Statale!
Un po’ meglio la Statale di Cadibona, ma ci sono punti critici, messi ancor più in crisi dal traffico addizionale che comporta lo stato della A6 Savona-Altare.
Bisogna cominciare con un progetto di massima, costa poco, è lo spunto per cominciare l’iter di approvazione, di finanziamento e di esecuzione.
Partiamo dal primo punto: progetto di massima!
In questo periodo quasi ogni giorno si intraversa un TIR a Stella. Non è un gravissimo campanello di allarme? semmai ce ne fosse stato bisogno!
Un po’ di “amarcord”!
Il 6 febbraio 2021 scrissi: A: Presidente della Regione Liguria. Presidente della Regione Piemonte. Presidente della Provincia di Savona
Prefetto di Savona. Sindaci di Savona, Vado Ligure, Albissola Marina, Albisola Superiore, Stella, Sassello, Celle Ligure, Varazze.
Buongiorno, in questi giorni Liguria, Piemonte e Lombardia stanno evidenziando il loro fabbisogno di infrastrutture al Governo, per chiedere i finanziamenti e sfruttare il recovery plan.
Mi duole osservare, almeno così dalle informazioni di stampa, la mancanza di progetti di assoluta necessità per il territorio savonese.
Solo il raddoppio ferroviario Genova-Ventimiglia, opera da concludere, ma senza nessun grado di novità. A questo si aggiunga la variante Aurelia bis da Savona a Savona-Vado: opera costosa e largamente inutile, assolutamente con rapporto negativo sui costi/benefici.
Terza ed ultima proposta un autoparco di ponente: opera questa invece è indispensabile. Ma opera da  pochi “spiccioli” di valore!
Bisogna chiedere! Il recovery plan è una occasione da sfruttare meglio! A Savona servono molte opere!
Elenco:
– completamento del raddoppio del tracciato ferroviario Savona-Torino e per il tracciato Savona-Alessandria;
Aurelia bis da Celle-Varazze a Savona-Vado tramite dismissione dell’attuale tracciato autostradale e costruzione di un nuovo ramo di autostrada diretto ed a monte;
– connessione ad Albamare tra l’attuale tracciato autostradale, dismesso ed usato come Aurelia bis, con l’Aurelia ed il porto (tunnel sottoporto), connessione che “porta il traffico” dove il rilevamenti di traffico indicano voler andare ovvero centro città, porto, ospedale;
– rifacimento totale della A6 tra Savona-Vado ed Altare: per ovviare al tracciato obsoleto ed alle gravissime problematiche di manutenzione;
– rifacimento di una corsia della A6 tra Altare e Priero sempre per ovviare al tracciato obsoleto ed alle gravissime problematiche di manutenzione;
– potenziamento della A10 Savona-Albenga per ovviare alla sua insufficiente adeguatezza al traffico esistente;
– adeguamento statale del Cadibona e statale del Sassello.
Il savonese soffre di una importante carenza di infrastrutture: è il momento di porci mano! Siamo in campagna elettorale e chi promette (o illude) di più vince, accade da 60 anni.
ing. Paolo Forzano
DAL SITO UFFICIALE DELLA PROVINCIA DI SAVONA AGGIORNATO A GIUGNO 2019
Obiettivi strategici del PTC: Infrastrutture
  • realizzare l’Aurelia Bis per il tratto Albissola-Savona con funzioni di strada extraurbana che assorbe i flussi di traffico che oggi percorrono l’Aurelia e con caratteristiche tecniche e di tracciato atte a contenere l’impatto ambientale, i costi ed i tempi di realizzazione;
  • Prevedere nel medio lungo periodo lo spostamento a monte dell’Autostrada Savona-Genova per il tratto Varazze-Vado Ligure e l’utilizzo dell’attuale autostrada, peraltro vicinissima alla linea di costa, come tangenziale del sistema urbano-costiero che possa essere utilizzata per il traffico di breve-medio raggio.

c) Realizzare, sulla base delle indicazioni dello studio di fattibilità, il collegamento autostradale Carcare-Predosa quale alternativa alla direttrice costiera, nel tratto Savona-Genova, per i collegamenti con la Padania ed il Nord-Est.
d) Verificare la possibilità di utilizzo dell’Autostrada per il traffico locale, nei giorni feriali quando presenta ancora alcuni margini di capacità, attivando forme agevolate-convenzionate di abbonamenti, per attenuare la pressione sull’Aurelia.
e) Realizzare il progetto Minitram tra Albissola Superiore e Vado secondo le indicazioni dello studio promosso dall’Amministrazione Provinciale che ha dimostrato la fattibilità dell’intervento sulla base dell’acquisizione della sola domanda di mobilità pendolare verso il Comune capoluogo e che ha evidenziato le potenzialità del Minitram anche per la mobilità turistica.
f) Sviluppare il progetto di un sistema di trasporto pubblico innovativo per l’intero ambito costiero provinciale che può rappresentare uno degli interventi infrastrutturali qualificanti e strutturante per un nuovo modello di mobilità che può risolvere le attuali criticità di inquinamento, di congestione, di carenza di parcheggi e che può consentire il contenimento del fabbisogno di nuove infrastrutture stradali. Tale sistema di trasporto può utilizzare sedimi ferroviari dismessi dove questi non rappresentano una barriera, o può utilizzare parte della sede stradale, possibilmente in sede propria. Valutare l’inopportunità di utilizzo degli interi sedimi ferroviari dismessi in quanto molti manufatti costituiscono oggi pesanti vincoli alla continuità urbana e all’accesso al mare e rappresentano nell’immaginario collettivo elementi contrastanti con la qualità urbana ed ambientale del litorale. Alcuni di questi manufatti sono per altro sovradimensionati per i nuovi sistemi di trasporto pubblico leggeri che mirano a riqualificare gli ambiti urbani attraversati e non rappresentano elemento di barriera, bensì un elemento di integrazione e di percezione del territorio naturale ed antropizzato.


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P. Forzano

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