La Magnolia grandiflora è originaria di un’ampia zona che va dal centro-nord degli Stati Uniti al Giappone, Corea, Cina e India fino alle radici del Tibet.
E’ un albero che può raggiungere i 25-30 metri di altezza, plurisecolare, sempreverde, con foglie coriacee e persistenti. A inizio primavera si ricopre di grandi fiori bianco-crema con 8 – 9 petali profumati. Il suo nome, anche nella classificazione latina “magnolia” deriva dal noto medico e botanico francese Pierre Magnol che la introdusse nel giardino botanico di Montpellier, Francia, da lui diretto, poco prima della sua morte avvenuta nel 1715 a Montpellier, sua città natale. Fanno parte della famiglia delle Magnoliaceae, genere Magnolia, oltre 300 specie.
Come tutti gli alberi ornamentali, ovvero non coltivati per la produzione di frutti, le Magnolie non hanno alcun bisogno di essere potate. Questa tesi è confermata da miliardi di alberi, di ogni genere, che crescono maestosi nelle foreste e in alcuni Giardini di tutto il mondo. Ciò nonostante alcuni “giardinieri” si comportano da boscaioli e armati di micidiali motoseghe compiono vere e proprie, quanto inutili, amputazioni.
E’ stato il caso delle secolari Magnolie nel parco della omonima Villa Magnolie a Sanremo, dove nello scorso mese di settembre, ignoti motoseghisti hanno dato sfogo al loro amore per le brutture e forse alle loro frustrazioni, compiendo uno scempio inaudito. Aggiungiamo che il periodo giusto per fare la potatura, se proprio si vuol fare, è da fine inverno a fine fioritura; potare a settembre in periodo vegetativo, come è stato fatto, equivale ad amputare un arto senza anestesia! A mitigare la sofferenza nel vedere quei poveri moncherini, è stato l’intervento del Comando Carabinieri Nucleo Forestale Sanremo i quali hanno comunicato la notizia di reato all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento e turbamento di beni pubblici. Siamo certi che la condanna, per gli esecutori materiali e il mandante, o mandanti, sarà proporzionata agli enormi danni; danni incalcolabili in quanto la maggior parte di quelle Magnolie, non potendo tornare ad avere la loro forma naturale e armoniosa, dovrebbero essere sostituite.
Massimo Conio e Rinaldo Sartore