Un bellissimo quadro ovale di un Santo, avvocato a Cairo Montenotte, a fine settecento, prezioso lascito dell’avvocato Angelo Bormioli, è conservato nella sede di via Buffa, n.15 del GRIFL, l’Associazione culturale della Val Bormida per il dialetto e la storia locale, ed è sovente motivo di conversazione tra gli appassionati di storia locale [orario d’apertura: mercoledì e sabato, ore 17-19].
Questo austero avvocato Giuseppe Antonio Santi, che vediamo appunto nel dipinto, con curiosa parrucca regolamentare, era padre del giudice di Dego e Rocchetta Cairo, Luigi Antonio Romualdo, nato a Cairo Montenotte, il 7.11.1791 da Maria Giovanna Fontana e Giuseppe Antonio.
Il giovane avviocato Luigi lo troviamo segnato nell’elenco degli aventi diritto al voto per il Comune di Rocchetta Cairo nel 1841 (49 anni, con l’ammontare dell’imposta Regia dovuta di lire 6.65) indicato come “giudice di Dego”.
Infatti anche Rocchetta aveva il suo tribunale in piazza Albo Pretorio e qualche giorno della settimana l’avvocato Santi sarà stato presente per dirimere le controversie del paese. Il nonno materno di Luigi Antonio Romualdo, era il famoso Matteo Fontana, notabile di Cairo Montenotte e tesoriere della Congregazione di Carità, fondata nel 1787, per la quale si era fatto dipingere un quadro [da noi ritrovato qualche anno fa] dell’assedio di Cairo nel 1625 dal fratello frate e pittore Anastasio; del Fontana conosciamo gli interessanti appunti scritti durante il periodo napoleonico.
Nel 1813, il 4 dicembre, in piena Repubblica Francese, il ventiduenne avv. Luigi Santi felicemente sposa a Cairo M. la giovane Giuseppa Gioconda Lambarino, mentre il padre Giuseppe Antonio, l’austero avvocato con parrucca, rimasto vedovo, si era risposato con Francesca Antonia Coletta Viola il 13 giugno 1796. Tale noto Santi di Cairo, per via del dipinto ovale, farà testamento il 10.2.1838 (MR6341).
Bruno Chiarlone Debenedetti