Il Secolo XIX del 4 febbraio ha pubblicato la lettera di un lettore a proposito delle polemiche sulla possibile apertura di una miniera nel parco del Beigua. Una riflessione pacata ed un consiglio finale. Prima di bruciare in partenza una possibile occasione di sviluppo economico sostenibile per una Liguria in agonia, pensateci un attimo cari politici e ambientalisti. Prima di dire sì o no informatevi e informateci. Magari sarebbe il caso di andare a vedere in Norvegia come funziona un sito analogo. Leggi anche la risposta di un lettore di trucioli.it a fondo pagina.
In Norvegia l’intervento è stato realizzato in un fiordo che a livello di tutela ambientale non è certo secondo al Parco del Beigua. Pensate solo alla tutela della fauna ittica. Rapportatevi per favore con gli ambientalisti norvegesi (parlo di verdi e Ewf) e chiedete loro lumi.
LA RISPOSTA DI UN LETTORE DI TRUCIOLI.IT ALLA LETTERA PUBBLICATA
Da: fabrizio antoci <fabrizio.antoci@gmail.com>
Oggetto: cava di titanio nel Parco del Beigua
Segnalo all’autore del Vostro articolo del 7/2 sull’argomento in oggetto, che in Norvegia 1) l’estrazione non è ancora partita 2)la roccia non contiene la crocidolite (amianto blu)che provoca mesotelioma pleurico e intestinale mentre nel Tarinè la percentuale di tale minerale è del 10% (dati del’Università di Genova, 1992)3) il fiordo è disabitato e la prima cittadina è a 10 km 4) intorno al monte Tarinè scorrono i due rami dell’Orba, fiume che rappresenta l’unica risorsa idrica dell’Ovadese. 5)In Norvegia sono 4 gatti e hanno un territorio enorme nella maggior parte incontaminato: in Italia siamo tanti e abbiamo un territorio già in buona parte compromesso da degrado e inquinamento: vogliamo giocarci anche i parchi naturali?