Nei giorni scorsi anche Loano è stato investito dall’allarme ‘spaccate’ e furti ai danni di numerosi esercizi commerciali. Nella caccia ai malfattori, si è scoperto che le telecamere non sono in grado di fornire un determinante aiuto agli inquirenti. Motivo: la loro inadeguatezza in quanto a tecnologia. In altre parole, sono state comprate, ma si sono rivelate poco utili nella collaborazione investigativa. Eppure c’è chi aveva osannato (nel 2008) e solo dopo si scopre la ‘verità’. E bisogna correre ai ripari con nuove apparecchiature.
Il 20 luglio 2008, Loano era salito agli ‘onori’ della cronaca nazionale. Per una polemica scatenata dai commercianti. L’Ascom aveva protestato ufficialmente a proposito dei mendicanti che affollano il caruggio di Loano. Non dei vu’ cumprà, ma degli zingari. Sempre più numerosi. L’allora sindaco Angelo Vaccarezza aveva gettato acqua sul fuoco a proposito di intollerenza e difeso alcune scelte contro il dilagare dell’abusivismo. Una posizione certamente condivisa dalla maggioranza dei cittadini. Anche se il problema dal 2008 ad oggi si è di volta in volta ripresentato. E il nodo è soprattutto la prevenzione. Non solo, il susseguirsi di ‘colpi’ notturni e diurni ai danni di attività commerciali è un brutto segnale.
La questione delle telecamere – della loro inadeguatezza – si è riproposta in questi ultimi mesi e si è scoperto, per ammissione dello stesso comandante dei vigili, ciò che forse in pochi conoscevano. Il sistema di videosorveglianza della cittadina presenta molte lacune, una in particolare. Gli occhi elettronici non sono in grado di fornire (e di leggere) ciò che invece è indispensabile al lavoro degli inquirenti. Vanno perciò sostituite ed adeguate, rese davvero utili. Peccato che si siano spesi dei quattrini senza tener conto della reale utilità.
Cosa raccontava, nel 2008, il primo cittadino? In pratica Vaccarezza ricordava che Loano si era dotato di un sistema di video sorveglianza impeccabile. E portava un esempio. “Grazie al sistema di telecamere siamo una cittadina all’avanguardia. Siamo stati addirittura in grado di recuperare un camioncino che aveva caricato la merce di un negozio intero. Appena arrivato ad Asti ha trovato i carabinieri ad aspettarlo. E non si parli di grande fratello, ci sono solo pochi vigili che hanno fatto il corso per il trattamento dei dati sulla privacy e solo loro possono guardare le registrazioni delle telecamere. Questa non è repressione, anzi: alla lunga è un’eccezionale prevenzione. E Loano può essere fiera”.
Chi aveva provveduto all’acquisto delle apparecchiature? E quali erano le garanzie, le prospettive per una città sicura, grazie proprio alle telecamere? Angelo Vaccarezza dichiarava: ” Una volta sarei stato d’accordo con le preoccupazioni dei commercianti, degli esercenti. Avevamo delle falle. Adesso no. Abbiamo telecamere nei giardini, lungo le strade, ovunque e nessuno può ragionevolmente pensare di rubare e danneggiare qualcosa. I vigili hanno un aiuto formidabile e fanno i controlli necessari. Anche gli ambulanti abusivi sono spariti. Volete sapere una cosa? Che stia pure dove vuole quel ragazzo con cocker. E anche gli altri. Finché non sgarrano, non danno fastidio a nessuno….A Loano sanno che non possono più sgarrare. L’importante è rispettare le leggi. Bisogna fare tutto nella legalità, se no è ingiustizia”.