E’ di Toirano il neo segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti. La prima donna nella storia del sindacato dei giornalisti liguri. E’ stata corrispondente de Il Secolo XIX per Loano, Borghetto, Pietra Ligure ed entroterra. Alessandra Costante, 47 anni, una famiglia apprezzata e conosciuta nel comprensorio. Il compianto papà, Domenico, era stato medico condotto e ufficiale sanitario (anni ’60- ’70) per Toirano-Balestrino e Boissano. Il nonno, valente medico di famiglia a Loano, fu pure candidato e stimato militante nell’allora Pli di Giovanni Malagodi. Alessandra Costante, da cronista di punta del quotidiano ligure, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, anche dalla presidenza della Repubblica. Per anni presidente del Gruppo Cronisti Liguri.
Nel comunicato pubblicato dal sito internet dellAssociazione Ligure Giornalisti (con simpatica vignetta di Rolli che reca la scritta “Non voglio più vedere giovani sfruttati. Perciò sbrigatevi ad invecchiare”) si rimarca che Alessandra Costante è la prima donna segretario nella storia del sindacato dei giornalisti liguri. Sostituisce Marcello Zinola (‘storico’ cronista di origini e lunga gavetta nel savonese) che rimane, col suo prezioso bagaglio di esperienza sindacale, nella giunta esecutiva (dipartimento vertenze e formazione). Zinola, dopo il trasferimento da Savona, lavorava nella redazione centrale di Genova, ricoprendo diversi ruoli sempre, ci teneva a ricordare, senza le “stellette di capo”, ‘soldato semplice’. A dicembre ha ‘maturato’ la pensione (prepensionato) nell’ambito dello “stato di crisi in atto al Secolo XIX”.
Uno dei quattro (?) “stato di crisi” che ha caratterizzato e falcidiato gli organici – giornalisti e tipografi- del quotidiano leader in Liguria e a Genova. Secondo gli ultimi dati diffusi da audipress nel 2012 può contare su 336 mila lettori, sebbene le copie si siano assottigliate alla soglia di 65- 70 mila vendute mediamente. Il più letto nella provincia di Savona e una grande vivacità-approfondimento sulle notizie dopo l’arrivo, a capo della redazione, di Claudio Caviglia.
E nella lista dei pensionati, questa volta di lungo corso, le cosiddette ‘colonne’, c’è Giuseppe Giannotti, altro savonese che aveva esordito giovanissimo nella redazione-edizione di Savona ai tempi di Bruno Bini e di Luciano Angelini. Altra figura di spicco non più in organico per pensionamento, l’albenganese Natalino Bruzzone. I primi passi ad inizio anni ’70, come collaboratore sportivo, nel primo ufficio di corrispondenza de Il Secolo XIX, aperto ad Albenga, allora in piazza Petrarca. E’ seguita una sudata e meritata ‘carriera’ , col prestigio di grande firma nelle pagina della cultura dello storicol quotidiano della famiglia Perrone.
Con l’ultima ‘operazione sfoltimento’ Il Secolo XIX ha ‘perso’ altri 12 giornalisti, tutti con il traguardo maturato dell’accesso al prepensionamento. Ma forse la ‘cura’ non basterà, si preannunciano altri sacrifici in redazione, soprattutto per i più giovani, i precari.
Nel ponente imperiese pensione per Luca Sirtori (a capo di Sanremo- Imperia e che sarà sostituito da Graziano Cetara), Loredana Grita, Natalino Famà. Memorie storiche di quell’area e a lungo sulla cresta dell’onda della cronaca provinciale. Nella redazione di Savona, invece, oltre all’arrivo di nuove promesse, c’è stato il passaggio di un “cronista di strada”, Dario Freccero, alla redazione centrale di Genova (sport) ed il probabile ritorno, a Savona, dopo le elezioni, di Bruno Lugaro. E ancora, il pensionamento di Luciano Lazzari – si occupava soprattutto di sport locale e desk -, giornalista di lungo corso. I primi passi nel mondo dell’informazione li mosse a Loano, città natale.
Il mondo della carta stampata sta vivendo un lungo periodo di grandi trasformazioni. Le nuove leve hanno di fronte sfide ancora più impegnative e difficili. La crisi non ha risparmiato le aziende editoriali italiane, col susseguirsi di ristrutturazioni, sfoltimento di organici, ricorso ripetuto a ‘stato di crisi’, ai ‘benefici’ conseguenti, si fa per dire. Ai pensionati con contratto di collaborazione.
L’Associazione Ligure dei Giornalisti ha svolto in questi anni un ruolo fondamentale nei rapporti con gli editori, le redazioni. Il neo segretario, ricorda il comunicato dell’Associazione, può contare su una giunta esecutiva che oltre a Zinola, vede la presenza di Pierpatrizia Lava (presidente) dipendente della Rai. Nel vertice sindacale ci sono Fabio Azzolini (membro della segreteria nazionale), Mauro Casaccia (Il Secolo XIX), Marco Preve (la Repubblica) e Giusi Feleppa (ufficio stampa Fiera Genova) che rappresenta i giornalisti pubblicisti.
La prima dichiarazione di Alessandra Costante: “Assumere questo ruolo in un quadro di crisi così pesante per l’editoria in Liguria e a livello generale, è impegnativo. Ma non spaventa perché come sindacato e con gli enti di categoria, l’Inpgi in primo piano, è possibile costruire una difesa non fine a se stessa del lavoro, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli, agli stati di crisi particolarmente pesanti nell’emittenza locale e al lavoro autonomo. E come Ligure continuiamo a riconoscerci nell’esperienza costruita con il Capss, il coordinamento delle associazioni di stampa per un sindacato di servizio che, in questi anni, ha saputo portare contributi di idee e scelte spesso non facili, ma unicamente finalizzati all’interesse di tutti i giornalismi e non alla ricerca di posti al sole”.
Per Marcello Zinola: “Il passaggio di consegne risponde sia all’idea che abbiamo sempre sostenuto, che i ruoli di maggiore responsabilità sindacale siano ricoperti da colleghi in attività, senza concentrazione di più incarichi su una sola persona, sia alla mia personale coerenza di impegno che resta a disposizione dei colleghi e del sindacato come esperienza. Presidenza e segreteria esecutiva in mano a due colleghe non sono un inutile fiore all’occhiello, ma dimostrano che nel sindacato ( a differenza di quanto spesso accade nelle aziende) credibilità, impegno e competenza siano elementi di fondo concreti e condivisi dai colleghi”.
UNA FOTO STORICA E D’ARCHIVIO: ALESSANDRA COSTANTE E COLLEGHI ALL’UFFICIO DI ALBENGA DI VIA DEI MILLE DEL SECOLO XIX