Da due anni c’è una lista d’attesa ‘immobile’ alla Chirurgia- Traumatologia del Santa Corona di Pietra Ligure, ospedale che al di là degli annunci, forse dei bei propositi in buona fede, continua a perdere pezzi importanti. Ogni tanto si abbaia, poi tutto torna tranquillo, il cane non morde. Eppure è semplicemente scandaloso che con due ospedali (quello di Albenga nuovo di zecca, costato un patrimonio che si è pure ‘mangiato’ i terreni lasciati dai benefattori) in due anni il numero dei pazienti che attendono un ‘intervento chirurgico (non urgente) sia rimasto al palo, invariato: 1200. ULTIMA ORA: ci scrive il dr. Valsania, leggi a fondo pagina. Leggi anche l’articolo di Forzano sull’appello per il San Paolo di Savona e l’articolo del Secolo XIX.
La gentilissima ed accomodante vice presidente ed assessore alla Sanità Sonia Viale quando aveva ricevuto la ‘delegazione sindacale e dei primari’ che segnalavano il grave impasse ai danni dei pazienti, con l’obiettiva possibilità che molti potevano ‘migrare’ negli ospedali del Basso Piemonte, si era detta meravigliata e si sarebbe fatto tutto il possibile per rimediare. E’ seguito un altro incontro, si è tornati a riproporre il problema, ha preso nota facendo presente, a quanto si dice, che il caso era davvero ‘intollerabile’. Cosa è cambiato in due anni ? Nulla e se qualcuno ha elementi per smentirci si faccia avanti.
Non si capisce perchè se il Santa Corona che era ed è in sofferenza non si sia colta l’occasione di ‘dirottare’ gran parte dei pazienti in lista d’attesa al ‘moribondo’ ospedale di Albenga rimasto senza pazienti e senza lavoro o quasi, dopo il divorzio e il presunto ‘scandalo’ dell’appalto Regione Liguria di Burlando e Montaldo con Omnia Medica di Savona. Albenga ha tutte le potenzialità per affrontare questo spaccato di malasanità ligure.
Il primario di chirurgia del Santa Corana, il dr. Raffaele Galleano, era in servizio all’ospedale di Albenga e a quanto si sussurra è stata una nomina fortemente voluta da una lobby politica (non sappiamo se pure massonica) di area leghista. Vicino all’assessore Viale ? Se ha qualcosa da obiettare non abbiamo difficoltà ad ‘ascoltare’, abbiamo letto invece delle disgrazie giudiziarie accadute a dr. Galleano e a suoi aiuti, Massimo Ciciliot ed Alberto Profeti che devono rispondere di omicidio colposo in concorso. Il sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro dopo aver ricevuto il fascicolo, avviato contro ignoti dal pm torinese Patrizia Caputo, ha iscritto i tre medici nel registro degli indagati. A dare l’accelerata decisiva all’inchiesta giudiziaria sarebbero state le conclusioni del dottor Valter Declame.
I giornali non hanno ritenuto meritevole la notizia di un’altra paziente che dalla chirurgia del Santa Corona è stata dirottata, con tanto di elicottero data la gravità e l’urgenza, all’ospedale di Pisa, ma l’equipe l’ha rimandata al Santa Corona in ambulanza e le sue condizioni restano precarie. Non si è letto nulla di quella giovane paziente che a causa di un incidente stradale ha subito gravissime lesioni al fegato e per alcuni giorni è rimasta in ‘attesa’ prima di procedere chirurgicamente, le sue condizioni pare preoccupino.
Non sarà colpa di nessuno, l’indagine giudiziaria si risolverà chiarendo i dubbi della pubblica accusa. Sta di fatto che nel padiglione chirurgico dopo l’arrivo del dr. Galleano è scattata l’allerta. Esagerazioni ? Invidie tra colleghi che guarda caso tacciono ? Un primario eccellente, ma sottoposto a stress da superlavoro ? Così come accade a quei colleghi che devono recuperare anche 50 – 60 giorni di ferie ? diciamo a caso. E’ possibile che non ci si renda conto del rischio di sottoporre i camici bianchi a tour de force che possono avere anche esiti lesivi, letali, per i pazienti, per il buon nome dell’ospedale ? L’assessore Sonia Viale è al corrente di tutto o solo di parte di quanto succede al Santa Corona ?
E’ informata che la ‘prima linea’ del Pronto Soccorso che lei ha visitato in una serata di folla e di festività, il medico facente funzioni il primario, dr. Viassolo, è da sette mesi che aspetta di sapere se diventerà primario o quel posto è destinato ad un collega in ipotesi più capace, con più titoli ? E’ stata informata che con la partenza per Torino del dr. Tabasso quell’ospedale continua a ricevere pazienti che prima facevano riferimento al Santa Corona ? E’ informata che la partenza per Milano, in struttura privata convenzionata, del dr. Camera e di due aiuti colleghi, sta dirottando verso quella struttura decine e decine di pazienti del bacino del Santa Corona ? E’ informata del vuoto lasciato e dal trattamento ricevuto dal dr. Saccomani ?
Nessuno invoca il giustizialismo, ma la ragione del buon senso, della buona amministrazione di un ospedale. Non ci interessano le polemiche destra, sinistra, tra quelli di ieri e quelli di oggi, vorremmo solo non essere costretti a sottoscrivere una polizza assicurativa per un’assistenza ospedaliera (in clinica) da paese civile. Forse non è un caso se in provincia di Savona e di Imperia, dati da fonte assicurativa, da alcuni anni sono in crescendo le polizze sanitarie. Che sia un caso, che ci siano assicuratori ed agenti capaci di far correre voci allarmistiche e convincere nuovi clienti ? Vogliamo copiare la Sanità degli Stati Uniti ?
Possiamo solo dire che la sanità vista dal Santa Corona e dall’ospedale di Albenga ‘modello Viale’ sta deludendo ed ha deluso. Speriamo di sbagliarci ed essere smentiti dai risultati e in primis da medici, infermieri, pazienti.
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO una doverosa quanto opportuna precisazione di un professionista ospedaliero che non abbiamo citato nell’articolo, ma ha chiarisce la situazione del suo reparto.
Chirurgia vertebrale e quanti sanno che tutta la patologia vertebrale in urgenza, traumatica, tumorale, etc. viene gestita, dopo la smobilitazione del reparto di chirurgia vertebrale, con altissima professionalità e competenza, in silenzio, dalla s.c. neurochirurgia che io dirigo, senza che l’ organico sia stato potenziato in alcun modo, con un carico di lavoro praticamente raddoppiato, e mai alcun paziente che afferisse in urgenza al nostro ospedale è stato dirottato verso altri centro. casomai quelli che si autodirottano sono i soliti mal di schiena cronici che possono anche andare a farsi operare altrove. evviva l’ informazione, ma questa deve essere corretta e precisa.
Dr. Valter Valsania
LETTERA SULL’OSPEDALE SAN PAOLO DI SAVONA
Sul Secolo del 14 luglio 2017 nell’articolo “si allarga la mobilitazione dopo l’appello lanciato dal sindaco Caprioglio-salviamo l’ospedale San Paolo-nella petizione l’acuto della Scotto” sottotitolo “la soprano firma numero 13mila-e Melis porta il caso in regione”leggo: il consigliere 5stelle Melis dichiara ” con questo atto recepiamo le istanze sollevate dal territorio savonese prima con una delibera e poi con una petizione che ha già raccolto 12mila firme “.
Per chi legge solo i titoli è un po’ di incenso al bravo Melis che si occupa dei problemi del territorio.
Ma se si legge “dentro” l’articolo la realtà è ben diversa!
Infatti si legge “con questo atto recepiamo le istanze sollevate dal territorio savonese” e questo andrebbe molto bene, ma subito dopo Melis dice: “prima con una delibera e poi con una petizione che ha già raccolto 12mila firme”, “prima con una delibera” significa, a rigor di logica, che l’azione di Melis è stata ampiamente anticipata dalla Caprioglio e dai Sindaci che ha raggruppato in favore del San Paolo, “e poi con una petizione che ha già raccolto 12mila firme” significa, sempre a rigor di logica che Melis non ha considerato le istanze sollevate dalle 12mile firme motivo sufficiente a muoversi!
Perché? Perché non era farina del suo sacco? Ma dopo la mossa Caprioglio e Sindaci Melis è stato completamente scavalcato, ed allora per cercare di non perdere completamente la faccia è riuscito a strappare una foto sul giornale! Ottimo Melis! Complimenti!
Paolo Forzano