La notizia ha avuto una splendida risonanza dai media liguri. Il merito va al comunicato stampa del popolarissimo politico alassino Marco Melgrati, architetto, in ‘politica per passione’. Destinatari 55 giornalisti. Titolo: ‘Fondato il primo Donald Trump Fan Club in Italia’. Scoop effimero, giocondo o inizio di una rivoluzione Trumpista targata IM-SV ? Un movimento destinato a fare scuola e proseliti ? Affascina politici e fratelli massoni, Rotariani e Lionisti, accomunati dall’idealismo di riscossa della classe media penalizzata oltreoceano e in Patria?
Cesare Romiti, 93 anni, dirige la Fondazione Italia – Cina. Approdato in Fiat nel 1976, ricoprendo le cariche di direttore generale, amministratore delegato e presidente della casa automobilista della famiglia Agnelli, quando lasciò l’azienda, nel 1998, c’erano ancora le lire. Per i 25 anni di carriera trascorsi in ‘fabbrica’ ebbe una liquidazione di 105 miliardi, con l’aggiunta di 99 miliardi a titolo di patto di non concorrenza. Oggi alla domanda perchè ha vinto il plurimiliardario Donald Trump, contro la stragrande maggioranza delle previsioni, ha risposto: “E’ il ceto medio impoverito che ha decreto la bocciatura della Clinton e ha scelto Trup con i suoi metodi che noi definiremmo da cafone. Dovrebbe essere una lezione anche per l’Italia, a cominciare da chi fa politica, dalla periferia alla capitale”. Analisi da vecchio saggio da condividere, sottoscrivere?
I bene informati sussurrano che due amici di vecchia data – Marco Melgrati di nobile famiglia, già sindaco, consigliere regionale, consigliere provinciale, perdutamente innamorato della ‘sua Alassio’ dove potrebbe tornare primo cittadino, e Giuseppe Cannata, primario dermatologo a Imperia, figlio d’arte (il papà fu primario al San Paolo di Savona, apprezzatissimo nella professione e un’autorità stimata nell’Obbedienza massonica) – siano stati gli incubatori di un’idea vincente, all’americana secondo Il Secolo XIX. Hanno prima di tutto bruciato sul tempo tutti i trumpisti d’Italia, dalla Sicilia al Tirolo. E al loro ‘appello’ (uniamoci per una riscossa Trumpista del tricolore) hanno risposto esponenti di una variegata élite di due province: Imperia e Savona, scosse e turbate dalle disuguaglianze, dalla disoccupazione, dalla disaffezione alla politica, vedi il record dei non votanti. In provincia di Savona i dati della Caritas diocesana documentano che cresce la povertà: ha raggiunto quota 7500. Mentre il governo nazionale ha destinato due milioni ai titolari di una card acquisti: 2.600 savonesi. In provincia di Imperia i disoccupati sono oltre 8 mila e 3 famiglie su 5, riporta la stampa locale, hanno difficoltà a trovare i soldi per fare la spesa, arrivare a fine mese.
Bisognerà attendere le prossime mosse per conoscere quali le mete del ‘fan club’ americano – ponentino. Intanto Matteo Salvini tuitta il suo sostegno ai fans ponentini: ‘Ottimo idea di un centro destra sul modello trumpista e lepenista, non possiamo allearsi con chi sta nel Ppe della Merkel. L’obiettivo è il superamento del berlusconismo spostando a destra il baricentro della nostra coalizione; dobbiamo far leva sulla rabbia delle ceto medio e delle partite Iva’.
Oggi sappiano che il dr. Giuseppe Emilio Cannata, a Imperia, è stato il primo e l’unico in Liguria, a disporre, grazie alla Fondazione Carige, con l’ex vice presidente della banca Alessandro Scajola e Ivo De Michelis, costruttore edile, ad acquistare il Laser CO2, utilissimo in particolare negli interventi sulle unghie che col bisturi sarebbero molto difficili se non impossibili. Sono 5 cinque sorgenti laser per l’alta tecnologia, in più campi. Imperia terzo ospedale italiano con queste attrezzature di primo ordine. Cannata impegnato nei congressi dei dermatologi liguri ospitati nei locali della ‘Carli’.
I RISVOLTI NAZIONALI DELL’ELEZIONE DI TRUP – Poco importa se hanno scritto che il nuovo presidente Usa riporta in auge un’antica stirpe italica. Quella del costruttore trash. Prima Ricucci, poi Caltagirone Bellavista, Danilo Coppola. Moscerini rispetto a Sua altezza Trump che nella sua mega dimora fa uso di rubinetteria d’oro zecchino. Il presidente che, come ripete Bebbe Grillo al suo popolo, ha saputo parlare alla ‘pancia’ degli elettori. L’Espresso del 27 novembre ha elencato neo trumpisti doc d’Italia: il presidente giallorosso James Pallotta, il miliardario Tom Barrack con robusti interessi nel nostro Paese, il renziano Marco Carrai, il vulcanico Flavio Briatore e un team di ‘amici degli amici’: Michael Ledeen, 75 anni, giornalista con trascorsi al Sismi (servizi segreti militari italiani) e Machael Flynn, consigliere per la sicurezza di Trump. Qualche ‘frattellone’ massone non poteva mancare.
Certo, a Imperia i novelli trumpisti hanno altre ambizioni. I primi passi del sodalizio, dove primeggia l’Asl 1, hanno avuto come scenario i tavoli e il gustoso menù del ristorante Portegu De Mà di Oneglia. Un incontro conviviale per festeggiare una vittoria e enfatizzare, come meritava, il battesimo del primo Trump Fan Club d’Italia. Ben venga la promozione turistica del territorio. Non è stato scelto il venerdì da Ultima cena, semmai da ‘cena degli apostoli‘ con un pregnante ‘messaggio’ di fede politica e idealista. L’unica concomitanza stridente è che mentre i Trumpisti banchettavano, sognando la rivoluzione Trump, Giove Pluvio si scatenava nel ‘maledetto’ entroterra, quasi volesse vendicarsi e punire decenni di abbandono e incuria. Ma 600 mm d’acqua sono stati davvero troppi. Seminando ‘morte civile’ e macerie. Ci deve essere di mezzo Satana e il suo potere misterioso.
UN RAPIDO EXCURSUS CON LA RASSEGNA STAMPA PER CONOSCERE E FOTOGRAFARE CHI SONO I TRUMPISTI.
Diciamo subito che qualcuno di loro, chi più e chi meno, è da tempo agli onori della cronaca politica di ieri e di oggi. Pensiamo solo ad Alessandro e Marco Scajola, padre e figlio, fratello e nipote del mitico Claudio Scajola. E poi l’editore per eccellenza di Imperia TV – l’emittente festeggia i 30 anni di vita – il cav. uff. Francesco Zunino. Uno che non le manda a dire. Recentemente durante le interviste dei suoi giornalisti in occasione dell’assemblea Confcommercio, il presidente della Provincia, Natta, ha dato atto al suo concittadino di Cesio che “nonostante le difficoltà a sostenere una tv in momenti di crisi, Zunino ha dimostrato tenacia e capacità imprenditoriale. Uno che non molla mai.” E l’editore ha risposto sfoderando sfide,bacchettate, franchezza scevra di diplomazia della circostanza: “ Non abbiamo mai ricevuto agevolazioni, non dobbiamo dire grazie a nessuno, proprio a nessuno, il mio orgoglio, la mia grinta daranno ancora filo da torcere, lo voglio dire chiaro e tondo a quelli che quando ho iniziato con la tv mi davano due mesi di vita ( alla tv ndr). Voglio rimanere altri 20 anni, poi forse mi metterò a riposo (scherzando ndr). Ma in tutta questa gran confusione politica, questi signori politici si devono dare una regolata al cervello, si al cervello… altrimenti dobbiamo regolarli noi… vedi…..”.
SERGIO ABATE, primario di Ostetricia a Imperia
«Quando ho assunto la direzione dei due reparti ho trovato una situazione piuttosto complicata. A Sanremo da alcuni anni avevamo riportato la quota dei cesarei verso cifre più basse raccomandate dagli standard sanitari internazionali». Scelta impopolare. Del resto l’Italia è il paese dove si praticano più interventi chirurgici nell’Europa a ventisette. «Tra il 2011 e il 2012, a Sanremo abbiamo ridotto i cesarei della metà». Non si tratta di spending review: «Le famiglie dovrebbero sapere che una donna corre un rischio di morte cinque volte maggiore con il cesareo piuttosto che durante un parto naturale, oltre ai benefici che si danno al neonato. Negli ultimi decenni, nonostante il ricorso sempre più frequente all’intervento, non si è registrata una reale diminuzione di bambini nati con danni cerebrali. Segno che questi, purtroppo, si verificano quasi sempre durante la gestazione». Insomma, troppo spesso viene richiesto erroneamente il cesareo per salvaguardare la salute di un neonato che avrebbe maggior beneficio con un parto naturale, non considerando che viene aumentato di molto il rischio per la madre.
Ciò detto, Imperia mantiene un numero di cesarei ancora di poco più alto che Sanremo. Il dato a fine 2014 è del 18 percento nel capoluogo contro il 15 percento nell’ospedale della città dei fiori. «Parliamo di valori Ntvs, neonati di prime gravidanze a termine che non hanno avuto patologie durante la gestazione. In entrambi i casi siamo riusciti a diminuire questo tipo di interventi». In anni passati le donne hanno mostrato di preferire la struttura di Imperia. Secondo Abate la spiegazione è semplice: «Con la chiusura del reparto di Bordighera l’utenza è confluita su Sanremo dove per la situazione strutturale di allora non si è riusciti ad assicurare una sufficiente qualità assistenziale». Spazi e disponibilità presenti invece ad Imperia. «Oggi, dopo vari interventi di ristrutturazione, si è migliorata l’accoglienza. Inoltre grazie ad una maggiore interazione con le coppie si è riusciti a far comprendere che scegliere il cesareo per salvaguardare il proprio bimbo era una scelta fallace in partenza». Abate respinge la guerra delle cifre. «Sono due ottimi reparti e fanno capo alla stessa struttura. Hanno peculiarità proprie ma, entrambi, offrono un’ottima assistenza. Imperia è ora interessata da un’opera di ristrutturazione sui locali di degenza e questo può aver creato qualche difficoltà. In ogni caso un riequilibrio è normale. E il futuro porterà alla creazione di un unico punto nascita». Quando e dove? «Non sta a me dirlo. Entrambi i poli sono candidabili e sono necessari nuovi investimenti». Ma succederà, con o senza l’ospedale unico.
KARIN PRIMON pediatra di famiglia a Imperia.
Un errore di battitura nel comunicato originale ha indotto conseguentemente a sviare il Kain Primon, passando cosi inosservata. Invece.
Il presidente della Rari Nantes Luca Ramone e il consiglio direttivo (Guido Corradi, Marco Poracchia,Elena Pezzetta e Simona Gallo) sono stati sfiduciati dalla metà dei soci della società.
Undici soci su 22 hanno firmato una lettera con la quale chiedono non solo le dimissioni dell’intero consiglio direttivo ma anche l’annullamento delle delibere assunte negli ultimi due giorni in quanto sarebbe stata disattesa la volontà dei soci. Si chiude quindi la controversa gestione di Luca Ramone, sfiduciato proprio da coloro che per anni lo hanno sostenuto ed eletto.
Ecco la lettera: “In riferimento all’art. 6 dello statuto Rari Nantes: “I soci hanno altresì il dovere in ambito sportivo e in quello civile, di difendere il buon nome dell’associazione…”.In riferimento all’art. 8 del predetto statuto che fissa gli organi sociali.
In riferimento all’art. 9:”l’assemblea generale dei soci e massimo organo deliberativo dell’associazione ed è convocata in sezioni ordinarie e straordinarie…”
In riferimento all’art. 18 “al collegio dei revisori sono inoltre devolute tutte le controversie di natura istituzionale che dovessero sorgere tra l’assemblea dei soci…”
Chiedono: Le dimissioni con effetto immediato dell’intero consiglio direttivo della Rari Nantes e l’annullamento delle delibere assunte contro la chiara volontà della maggioranza dell’assemblea dei soci nel C.D. tenutosi in data 3-06-15 e 4-06-15.
Ecco i soci firmatari: Pasquale Strescino, Raineri Caterina, Gorlero Franco, Karin Primon, Guidotti Giovanni, Crommar Vanessa, Dimasci Marco, Dulbecco Roberto, Gallo Simona, Barbara Pasqua, Enrico Anghilante.
CORRADO RUGGERI direttore di anatomia patologica dell’ospedale di Sanremo
Continua la fase organizzativa della scuola di pallavolo Mazzucchelli Sanremo con la nomina del nuovo Direttore Sportivo. Ritorna in società il dott. Corrado Ruggeri che, dopo alcuni anni di sosta, rientra attivamente con il compito di coordinare le squadre e gli allenatori delle associazioni sportive facenti parte la Scuola di Pallavolo Mazzucchelli: Nuova Lega Pallavolo Sanremo (settore agonistico femminile), Sanremo Volley (settore agonistico maschile) e Centro Volley-Scuola di Pallavolo.
Suo compito sarà elevare ulteriormente la qualità della scuola, cercando di realizzare l’obiettivo sociale, quello cioe’ di lavorare al meglio nel settore giovanile, coniugando qualità, passione, divertimento e valori etici. Grande amico ed estimatore della prof.ssa Franca Ciotta Mazzucchelli, il suo palmares è ricco di esperienze pallavolistiche di alto livello sia a Genova che a Sanremo. In particolare preme ricordare che è stato l’allenatore giovanile di Barbara De Luca negli anni novanta e successivamente di Barbara Lombardi, creando le premesse tecniche e formative generali per il loro lancio al massimo livello nazionale.
PIERA PAOLUCCI avvocato a Imperia
“Nell’accettare la candidatura, ho sottoscritto la dichiarazione di non avere riportato condanne per reati dolosi. Scopro, invece che i vertici del PDL – ad libitum – discriminano le candidature su chissà quali criteri! Forse a costoro non è noto ciò che ho appreso all’udienza dibattimentale del processo contro la famiglia Pellegrino e che riguarda ben altro esponente del mio partito, che ora parrebbe favorito. Me ne vergogno! Se questo è il criterio con cui il mio partito sceglie i candidati, io ritiro la mia disponibilità ad essere candidata!”. Avv. Piera Paollucci, Membro del Coord. Prov. PDL Imperia”.
Cristiano Zu Garibaldi vice sindaco di Diano Marina
Il Gup del Tribunale di Imperia ha disposto il rinvio a giudizio a carico di Giacomo Chiappori, Francesco Bregolin, Cristiano Za Garibaldi, Bruno Manitta, Giovanni Surace, Domenico Surace, e Giovanni Sciglitano, per aver favorito, tramite l’elezione a primo cittadino di Chiappori, la nomina di Domenico Surace ad amministratore unico della municipalizzata G.M. Spa.
Secondo l’ipotesi accusatoria Giovanni Surace e il figlio Domenico Surace avrebbero dato pubblico appoggio alla lista capeggiata dal Chiappori alle elezioni del 2011, per ottenere la nomina di Domenico Surace ad amministratore unico della Gestioni Municipali Spa, società municipalizzata partecipata dal comune di Diano Marina. La GM Spa “è senza dubbio una struttura determinante per la politica e l’economia di quel territorio”, è evidente dunque che “il controllo della partecipata consente di gestire assunzioni, concessione di spazi per attività economiche e commerciali, nonché opere di manutenzione delle attività gestite (porto, spiagge, parcheggi), incidendo in maniera significativa sulla vita sociale del territorio”. Il processo è in corso.
ANGELO DULBECCO coordinatore giovani di Forza Italia
E’ Angelo Dulbecco il nuovo coordinatore dei giovani di Forza Italia per la provincia di Imperia. La nomina ufficiale da parte del nuovo coordinamento giovanile del partito di centrodestra, con l’approvazione del presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti.
Per Dulbecco, 27 anni, si tratta di un ritorno, avendo già ricoperto questo incarico in precedenza. Eletto a soli 20 anni in consiglio comunale ad Imperia, il più giovane nella storia della Città, attualmente membro di giunta nel comune di Caravonica, va ad affiancarsi al coordinatore provinciale adulti del partito di Berlusconi.
Partito impegnato a livello locale a mandare a casa l’amministrazione di Imperia targata PD in crisi e, sul piano nazionale, a fare lo stesso con il governo Renzi. Forza Italia infatti sosterrà il NO al referendum e inizierà sabato con una serie di banchetti informativi e di iniziative per convincere gli elettori a votare NO alla prossima consultazione referendaria. E LEGGI ANCHE I CAPOLAVORI DI ANGELO DULBECCO FOR NOBEL……
ANGELO ARDISSONE, geometra a Diano Marina.
E’ stato coordinatore cittadini del Pdl, poi nominato commissario.
SAVERIO DI PALO, direttore di chirurgia generale a Sanremo.
Promotore di convegni.
LAZZARO MICHELE REPETTO primario di oncologia al Borea di Sanremo.
I media della provincia lo aveva indicato quale nuovo direttore generale dell’Asl 1 in sostituzione di Mario Cotelessa andato in pensione per raggiunti limiti di età.
LUCA PANDOLFO, direttore di Ortopedia e Traumatologia al Galliera di Genova.
LUCA LANTERI, architetto candidato alla presidenza della Regione con ‘Liguria Cambia’ a sostegno di Raffaella Paita
Un tempo alfiere di Forza Italia e ‘figlioccio’ dell’ex ministro Claudio Scajola. Vicino al sindaco di Imperia, Capacci, ma ora referente locale del nuovo movimento di Raffaele Fitto pugliese.
GIAMPAOLO ALASSIO direttore del settore economato dell’Asl 1
GIULIO CONTESTABILE, antiquario,
Perito antiquario, consulente del Tribunale di Imperia., battitore di aste benefiche.
FRANCESCO PARRELLA comandante dei vigili di Alassio.
Ha lasciato il corpo municipale di Diano Marina per assumere il comando nella blasonata Città del Muretto.
SERGIO MARVALDI
ANTONIO DE VIA giornalista, di Rai 3 Regione
Imperiese, classe 1942, inizio da pubblicista a Roma nel 1975, quindi professionista, domicilio nel Principato di Monaco, rue des Genét, oggi collabora con Imperia Tv, seguendo in particolare salute e medicina.