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Imperia: consigliere, ex generale dell’Arma, scrive all’assessore Gaggero: ‘È vero che possiede l’area che si affaccia… e ospiterà 23 unità immobiliari e 30 posti auto’. 2 / Il leghista focacciaro devoto


“È vero che lei, assessore Gaggero, possiede terreni zona del Caramagna, proprio nell’area attualmente classificata come esondabile e interessata dal 1° lotto dei lavori di messa in sicurezza idraulica?”

Il geom. Gianfranco Gaggero, assessore ai Lavori Pubblici e manutenzioni, da sempre uomo di fiducia di Claudio Scajola. Gaggero, 69 anni, è nato a Pornassio. Alle comunali del 2018 eletto con 421 voti, secondo in graduatoria. Alle elezioni del 2023 eletto con 585 voti  quarto della lista). Gaggero, già vice sindaco di Imperia, presidente della Croce Bianca di Pornassio fondata nel 1972 da 13 soci: Maria Ventimiglia, Giovanni Donato, Fernando Valentini, Angelo e Giancarlo Corona, Remo Porro, Antonio Pario, Francesco Ramò. Tra i presidenti Broccini, Antonio Pario e  Gaggero veterano nel suo ruolo

“È vero che gli interventi di manutenzione straordinaria dell’alveo e degli argini, con riqualificazione della barra fociva, riguardano anche la zona antistante i “Granatini”? Una risposta chiara aiuterebbe molto a far tacere le male lingue».

Le due zone infatti sono interessate da importanti progetti. Come la costruzione dell’Aurelia bis, con il procedimento di esproprio già avviato per i terreni che verranno interessati dal cantiere. Mentre per i cosiddetti “Granatini“, con affaccio proprio sulla foce del rio, è previsto un piano che trasformerà l’area con 23 unità immobiliari e 30 posti auto privati oltre a 16 stalli per il parcheggio pubblico.
ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 7 DICEMBRE 2025giàvicesindaco

Il 4 dicembre con il commento ad una notizia di cronaca comunale, riguardante Gaggero, scrive Diego David, Direttore Editoriale su ‘la voce di Imperia‘: “…..Fa specie che parole così scomposte siano uscite dalla bocca di Gaggero,  un tempo  elegante nelle espressioni e cresciuto politicamente alla scuola dei “portorini” di via Cascione. I suoi mentori non si sarebbero mai espressi in questi termini. Forse, la lunga militanza amministrativa del geometra – assessore non lo aveva mai messo di fronte alla necessità di affrontare un’opposizione puntuale e critica?….”

Il 13 ottobre 2011 da il Fatto Quotidiano: “….Un’altra casa all’insaputa, ma stavolta del Comune. Claudio Scajola non è fortunato con il mattone: ha costruito un campetto di calcio, uno spogliatoio nella sua splendida villa sulle alture di Imperia. Peccato soltanto che non abbia chiesto il permesso. Non basta: la costruzione che gli è costata sanzioni per migliaia di euro è stata realizzata proprio dalla ditta del geometra Gianfranco Gaggero. Sì, proprio il vicesindaco e assessore alle Opere Pubbliche di Imperia, il Comune cui doveva essere richiesto il permesso…. GAGGERO, vicesindaco e titolare dell’impresa che ha costruito, spiega: “È tutto secondo la legge. In quella zona il piano regolatore prevede che si possano costruire gli impianti che abbiamo realizzato”. Aggiunge: “Noi lavoriamo da quindici anni per Scajola e sappiamo che lui ci tiene a rispettare la legge. È stato lui a insistere per pagare il massimo delle sanzioni previste”. Gaggero è uomo di fiducia di Scajola. “.

2/Il giorno dopo la revoca del mandato al leghista «focacciaro» di via Cascione. La visita del sindaco «addolorato»: «La nostra amicizia non si interromperà» L’assessore silurato, la corsa alla poltrona agita la maggioranza. E Scajola va da Gagliano.

La scia di sospetti, generata dalla storia che ha portato alla revoca dell’assessorato ad Antonio Gagliano, serpeggia ancora tra i consiglieri. «So chi è stato e qualcuno voleva le mie deleghe», aveva detto a caldo l’ex assessore alla Viabilità riferendosi al “corvo” che, dall’interno della chat di maggioranza, ha divulgato il messaggio incriminato generando così la bufera. E ha portato alla luce una spaccatura netta tra i gruppi di maggioranza che, fatta eccezione per le parole del sindaco Claudio Scajola, non si sono pubblicamente espressi a difesa dell’assessore.

Il primo cittadino, accompagnato da alcuni membri del consiglio, ha fatto colazione al bar di Gagliano, in via Cascione. «Oggi non c’era altro posto in cui iniziare la giornata, se non accanto al mio amico Antonio – ha detto Scajola, via social – La decisione che ho dovuto prendere è stata per me motivo di profonda sofferenza. Con Antonio, che è una persona davvero buona, ho sempre avuto un rapporto sincero e franco. Un’amicizia costruita nel tempo che certamente non si interromperà. Era mio dovere agire rispetto a quanto accaduto. Quando si hanno responsabilità di governo, ci si trova talvolta a dover prendere decisioni che il cuore non vorrebbe mai affrontare. Ma nulla cambia la profonda gratitudine per la sua vicinanza che mi ha dimostrato in tanti momenti della mia vita».
Nel frattempo, Gagliano ha cercato la riconciliazione con Luciano Zarbano (Imperia senza padroni), al quale inizialmente sembrava destinato il messaggio della chat. Versione poi smentita dallo stesso Gagliano.
«Mi ha chiamato tre volte dicendosi mortificato e che il testo non era rivolto a me – dice Zarbano – Anch’io sono umanamente dispiaciuto per quanto sta passando. Il messaggio però è grave al di là di chi fosse il destinatario».
Un chiarimento che potrebbe aprire nuovi scenari per il futuro. Le affinità politiche tra i due, che si conoscono da anni e fanno riferimento a un orientamento di destra, non mancano e potrebbero combaciare nell””arte del possibile”. Il bottino di circa 502 voti (conquistati nel 2023), che ha in dote Gagliano, elettoralmente fa gola a tanti. —

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