Trucioli

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Io turista e scrittore a Borgio Verezzi al convegno su don Lorenzo Milani: profeta di una scuola diversa e obiezione di coscienza


Finale, Borgio, Pietra e Loano. Con le sezioni Anpi due giornate di convegno “Lezioni odierne di un antico Maestro. Don Milani e la nostra Comunità”.

di Ezio Marinoni

Il tavolo dei relatori

Con questo accattivante titolo, Trucioli della scorsa settimana dava notizia di un interessante convegno, che si sarebbe svolto in due giornate e in due luoghi diversi: https://trucioli.it/2025/11/13/finale-borgio-pietra-e-loano-con-le-sezioni-anpi-due-giornate-di-convegno-lezioni-odierne-di-un-antico-maestro-don-milani-e-la-nostra-comunita/

È opportuno valorizzare e incoraggiare l’impegno delle citate sezioni A.N.P.I. di Finale Ligure, Borgio Verezzi, Pietra Ligure e Loano per aver avuto il coraggio di riportare all’attenzione del pubblico e mettere sotto la luce dei riflettori il tema della formazione e della scuola attraverso l’esperienza umana, civile e religiosa di un Maestro del Novecento che oggi appare un poco lontano: don Lorenzo Milani, profeta di una scuola diversa e dell’obiezione di coscienza.

Aggiungo l’auspicio che vengano raccogli in futuri atti i testi degli interventi di questi due giorni.

Ho già raccontato qualcosa di Borgio dalle colonne di Trucioli (Anno XII, N. 9 del 19 ottobre 2023): https://trucioli.it/2023/10/19/borgio-frazione-marina-di-borgio-verezzi-90-anniversario-della-nascita-di-un-nuovo-comune/

Venerdì 21 novembre 2025, in uno dei miei frequenti viaggi in Liguria, mi trovavo a Final Pia e ho accolto con piacere l’invito della testata a partecipare alla prima giornata del convegno, che si è svolta nella struttura polifunzionale del Cinema e Teatro Gassman di Borgio Verezzi, dedicato al “mattatore” dello spettacolo: un locale impegnato e teso alla ricerca e alla sperimentazione, che opera in collaborazione con il Festival e accoglie parte delle opere e manifestazioni che caratterizzano l’intensa attività culturale del piccolo Comune rivierasco.

Va ricordato che il Festival, oggi rinomato e apprezzatissimo, si svolge qui fin dal 1967. Inoltre, a partire dall’estate 2012, il territorio comunale ha iniziato a popolarsi di una serie di pannelli da esterno (in parte a muro, in parte su sostegno) che ripercorrono la storia del Festival Teatrale di Borgio Verezzi, dalle origini ai nostri giorni. Sparsi sul territorio secondo un preciso percorso pensato per essere visitato a piedi, i pannelli riportano anno per anno immagini, aneddoti, programmi e protagonisti di questa importante manifestazione. L’idea della Amministrazione Comunale è stata quella di porre le basi per una futura continuazione, anno dopo anno, di un percorso storico ed artistico che si spera non finisca mai, creando una sorta di museo permanente dedicato al Festival, che permetta a tutti di ripercorrere la storia della manifestazione.

Nella recente edizione estiva, ad esempio, il Festival ha ospitato una prima rappresentazione nazionale! Cfr. Trucioli Anno XIV N. 2 del 31 luglio 2025: https://trucioli.it/2025/07/31/borgio-verezzi-festival-in-prima-nazionale-i-promessi-sposi/

Tornando al convegno, il pomeriggio del 21 novembre si è aperto con il saluto del Sindaco di Borgio Verezzi, Renato Dacquino, e dei delegati degli altri Comuni partecipanti alla iniziativa.

Il dott. Vittorio Frascherelli foto archivio Trucioli.it)

Ha, quindi, preso la parola Vittorio Frascarelli, già Presidente del Tribunale di Savona, sul tema Don Milani: il processo e le questioni della guerra, della pace, dell’obiezione di coscienza”.

Don Carmelo Galeone, parroco di San Pietro in Borgio Verezzi, ha trattato l’argomento “Il Vangelo per gli ultimi”, mettendo in relazione chiesa, scuola e comunità nel pensiero e nell’opera di don Milani, con un richiamo al presente e all’impegno richiesto ai cattolici”.

L’intervento di Bruno Marengo

Il terzo intervento è toccato a Bruno Marengo, già Sindaco di Savona e di Spotorno: “Società, cultura, rapporti politici nell’Italia degli anni del secondo dopoguerra”. A partire dal sacerdote fiorentino critico del capitalismo e autore delle avversate Esperienze pastorali, ha tracciato il percorso sociale e politico di un quarantennio, fra speranze e strategia della tensione”.

Gli interventi hanno anche messo in luce il rapporto fra due figure scomode e profetiche, come sono state don Lorenzo Milani e Pier Paolo Pasolini, e ricordato un concetto di grande effetto e ancora attuale: « presto sarà finita la fede dei poveri » (estratto da Esperienze pastorali), scritto in un’epoca di forti disuguaglianze sociali che venivano denunciate dal cinema e dalla letteratura neo realista.

Nell’ingresso del Teatro Gassman, infine, è stato possibile visitare e leggere i pannelli della mostra “Barbiana: il silenzio diventa voce”, allestita a cura della Fondazione don Milani di Barbiana.

Dal suo fecondo “eremo”, dove “l’obbedienza non è più una virtù” e al quale salgono intellettuali e potenti del mondo, in veste di osservatori per studiare quell’inedito modello educativo, tutto diventa scuola di vita e don Milani osserva il ‘68 studentesco e il ‘69 degli operai in lotta, cercando di spiegarli ai suoi ragazzi.

Le lotte di quegli anni, comprese e sostenute dalla politica progressista, hanno prodotto fondamentali riforme e innovazioni nel contesto sociale italiano: le Regioni; la normativa per la tutela della maternità; lo Statuto dei Lavoratori; il nuovo diritto di famiglia; la riforma sanitaria; gli asili per l’infanzia; la legge di tutela delle acque e la parità fra uomo e donna.

Alcuni di questi fondamenti democratici rischiano oggi di essere ridimensionati o accantonati, in nome di un progresso sbagliato che non è dalla parte dell’essere umano, ma a favore a senso unico del capitalismo sfrenato che ha vinto su tutto.

Ritornare a don Milani, quindi, ripensare i suoi scritti e riportarli a fattore comune, può essere qualcosa di utile per le nuove generazioni, che non hanno vissuto quelle stagioni di lotta e di conquista, per presentare e consegnare loro un modello di comunità e di società che va difeso, tutelato e, se possibile, migliorato.

Ezio Marinoni


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Ezio Marinoni

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