Nel piccolo borgo montano di Elva, nel cuneese, le case una volta abbandonate tornano a illuminarsi di vita. Succede grazie ad AlternaVita, un progetto che trasforma questi edifici in laboratori di innovazione sociale e in nuove occasioni di comunità.
Elva, 79 residenti, sorge in splendida posizione panoramica, a 1637 m di altitudine. Ben 30 le sue antiche borgate e frazioni. Una leggenda racconta è stata fondata da quattro briganti in fuga, alla ricerca di un posto appartato e di difficile accesso, caratteristiche che hanno permesso al comune di mantenere forme di architettura scomparse altrove.Possedimento del marchesato di Saluzzo fu molto prospera, tanto che la parrocchiale, uno dei monumenti più importanti delle Alpi Occidentali, fu affrescata dall’artista Hans Clemer. Tra fine Settecento e metà Novecento gli elvesi si specializzarono in un mestiere, i pelassier, o commercianti di capelli. Raccoglievano chiome in tutto il Nord Italia, e oltre, per realizzare parrucche vendute in tutto il mondo: da Parigi a Londra e negli Stati Uniti. Potrai scoprire questo antico lavoro al Museo di Pels all’interno della Casa della Meridiana in borgata Serre. Se cerchi il punto d’incontro tra una natura potente e una storia affascinante. Elva, dopo Briga Alta (40 abitanti) è il secondo comune più alto della provincia di Cuneo per altitudine del punto in cui è situata la casa comunale. Frazioni, Località e Nuclei abitati: Baletti, Baudini, Brione, Castes, Chiosso Inferiore, Chiosso Medio E Superiore, Chiosso Sottano, Clari, Dao, Goria Abelli, Goria Di Mezzo, Goria Superiore, Goria Ugo, Grange, Grangette, Isaia, Lischia Briore, Martini, Mattalia, Maurelli, Meira, Molini Abelli, Molini Allioni, Reynaudo, Rinaud, Rossenchie, Serre, Villar.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia (PNRR) – M1C3 Intervento 2.1 “Attrattività dei Borghi” – Linea A AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO DI INIZIATIVE IMPRENDITORIALI REALIZZATE NEL COMUNE DI ELVA Il presente Avviso è finalizzato a sostenere iniziative imprenditoriali realizzate nel Comune di Elva; le iniziative imprenditoriali dovranno concorrere a dare risposta a specifici fabbisogni territoriali, favorendo la ricostruzione del tessuto economico locale, in modo tale che l’iniziativa imprenditoriale proposta metta radici solide e prosegua nel tempo.
Il cuore di questa esperienza è la Val Maira, dove Elva si trova. Qui giovani, famiglie e professionisti riempiono nuovamente vicoli dimenticati, aprendo botteghe e spazi di co-working in cui la montagna torna a essere luogo di futuro.
AlternaVitanasce con un obiettivo preciso: invertire lo spopolamento. Lo fa trasformando le case vuote in opportunità concrete di vita condivisa, non solo in immobili ristrutturati ma in veri luoghi di relazione quotidiana.
Non è quindi solo un progetto di restauro edilizio. È un tentativo di rammendare legami, attivare nuovi rapporti di vicinato, costruire una rete che tenga insieme chi abita stabilmente e chi arriva con il desiderio di restare.
Dentro questo quadro prendono forma percorsi di turismo lento, laboratori artigianali e iniziative di economia condivisa. Ogni attività diventa un tassello che rafforza l’idea di una montagna abitata, produttiva e socialmente viva.
A Elva arrivano persone diverse tra loro, unite dal sogno di una vita alternativa in montagna. Famiglie e professionisti scelgono il borgo per sperimentare nuovi stili dell’abitare, più vicini ai ritmi del luogo e alle sue risorse.
La particolarità di AlternaVita è il coinvolgimento diretto dei nuovi abitanti. Architetti, artigiani, imprenditori, insegnanti e pastori stranieri partecipano alla ricostruzione di tessuti sociali che si erano disgregati nel tempo.
Questo coinvolgimento si vede nei gesti quotidiani. A Elva riapre il vecchio forno comune dove si impasta insieme, e le voci dei bambini tornano a farsi sentire nei cortili.
Intorno a queste presenze nascono piccole cooperative. Offrono lavoro e creano servizi, costruendo le condizioni materiali perché la scelta di vivere qui sia davvero sostenibile.
Tra questi servizi compaiono spazi di co-working che permettono di lavorare da remoto. Accanto, botteghe capaci di esportare artigianato di qualità collegano il borgo a reti più ampie.
Da Elva, questa esperienza diventa modello. Le pratiche sperimentate nel paese si trasformano in linee guida per altri borghi italiani che vivono la stessa sfida dello spopolamento.
L’innovazione che nasce qui non è soltanto tecnologica. È soprattutto sociale e culturale, perché riguarda modi di abitare, di lavorare e di stare insieme in un territorio montano.
La scommessa di AlternaVita è far rinascere una comunità e renderla sostenibile nel tempo. Il progetto mostra come un borgo possa tornare a vivere solo se diventa casa.
Casa per chi non se n’è mai andato. Ma anche per chi decide di tornare o di riscrivere il proprio futuro tra le pietre antiche di Elva.
Quel che non sapevi, in breve
👉 AlternaVita trasforma le case vuote di Elva in spazi di comunità e lavoro condiviso
👉 Il progetto unisce turismo lento, artigianato ed economia condivisa per contrastare lo spopolamento
👉 Nuovi abitanti, dalle famiglie ai pastori stranieri, ricostruiscono i tessuti sociali del borgo
👉 Cooperative, co-working e botteghe di qualità rendono sostenibile la scelta di vivere in montagna
👉 Da Elva nascono linee guida per altri borghi italiani con le stesse sfide
COMUNE DI ELVA NOTIZIE DAL 26 AGOSTO 2020
ELVA Il giorno dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle liste per le elezioni comunali l’ex sindaco di Elva Mario Fulcheri, sfiduciato a fine giugno da alcuni consiglieri di maggioranza, non sa se in paese siano state formate una o più liste e per quanto lo riguarda considera conclusa la sua esperienza amministrativa. «So che stavano cercando di coinvolgere amici e parenti, ma se ci fosse una sola lista la vedo difficile raggiungere il quorum di 50 + 1 elettori». 22 SETTEMBRE 2025 -Ad Elva è sfida a due, fra Dario Falcone e Giulio Rinaudo.
LA CURIOSITA’- IL MINISTERO DELL’INTERNO AVEVA DIFFUSO il nome di Falcone come sindaco, ma l’errore di comunicazione è stato poi corretto. Elva anche in piemontese, Elvo in occitano.
Giulio Rinaudo è il nuovo sindaco di Elva, il comune andato al voto perché commissariato. Ha vinto con il 67,27% dei voti contro Dario Falcone, 65 anni, che si è fermato a 32,73%, Resta da dire che entrambi gli schieramenti sono il frutto di una volontà di collaborazione, testimoniata anche dalla condivisione degli obiettivi programmatici. In realtà in un primo momento sul sito del ministero è comparso il nome di Falcone come sindaco, ma l’errore di comunicazione è stato poi corretto. Sindaco è Giulio Rinaudo, 69 anni. Il mandato è tuttavia scaduto il 26 settembre 2025.
GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE- Maggioranza e minoranza unite. Un buon esempio.
Mattalia Manuela – Consigliere; Garneri Lidia – Consigliere; Claro Liberato (76 anni, il più anziano) – Consigliere
Ghio Mattia (32 anni, il più giovane) – Consigliere; Bruna Marco Raimondo – Consigliere; Bruna Enrico Gianni – Consigliere; Dao Ormena Silvia – Consigliere
NOTE DEL PAESE – La pregevole parrocchiale in stile tardo-romanico, posta al fondo della piazza panoramica, custodisce uno dei tesori di queste “Terre Alte”. Si tratta dello strabiliante ciclo di affreschi di Hans Clemer, pittore fiammingo ben noto alla fine del 1400 nelle vallate del Marchesato di Saluzzo. Innovativo nelle scelte tecniche, nel 1493 realizza nel presbiterio e nell’abside della chiesa un ciclo di affreschi rappresentanti scene della vita di Maria e una maestosa crocifissione che gli valgono il titolo di “Maestro d’Elva”. Gli appassionati gourmet non potranno resistere alla cucina occitana proposta nelle locande della valle. Da assaggiare la Toma di Elva, prodotto tradizionale, preparata in modo artigianale nei locali caseifici.
Le principali attività economiche di Elva sono l’agricoltura (principalmente allevamento di bovini e ovini, coltivazione di erbe officinali e produzione lattiero-casearia) e il turismo, con un’offerta crescente basata sull’ambiente naturale, l’arte e la storia. In passato, la lavorazione dei capelli era un’attività importante e distintiva del paese.
Tra esse una locanda, un Resort, un negozio, due caseifici, un Agriturismo, un Rifugio escursionistico.