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Liguria e Basso Piemonte

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Bastia d’Albenga, branco di lupi fa strage di pecore… nell’ovile del pastore


Una notizia che a quasi dell’incredibile. Invece ci sono le ‘crude immagini’. Nell’Azienda Agricola ‘I Formaggi Del Boschetto’, a Bastia d’Albenga, dove Aldo Lomanto gestisce il più numeroso gregge di pecore brigasche e capre della Liguria (oltre mille), c’è stata strage. Ben 12 pecore sgozzate da un branco di lupi, ma nulla trapela sul numero di agnellini che avrebbero fatto la stessa fine.

Come è potuto accadere a una manciata di chilometri dal centro abitato e dal mare ? La denuncia non lascia dubbi. Lomanto, carattere allegro e di compagnia, per una volta non parla volentieri. Dice, al primo approccio, che preferisce non ricordare e dimenticare. I lupi si sono fatti beffa della sua protezione? Perchè la notizia è trapelata solo ad oltre un mese dell’accaduto?

Aldo Lomanto e le sue caprette, presente al mercatino di fine settimana in piazza San Michele ad Albenga con il banchetto dei formaggi nostrani

Lomanto qualcosa dice: ‘Il grosso del gregge (unico pastore rimasto con il ‘marchio’ della pecora brigasca Presidio di Slow Food), ovvero pecore, capre, mucche, era ancora in alpeggio. Una settimana prima avevo deciso di riportare una cinquantina di pecore, con gli agnellini, nel recinto solito-ovile di Bastia. I cani maremmani sono rimasti di guardia sulla montagna. Non ho pensato a lasciarne qualcuno nell’ovile di Bastia. Sta di fatto che una mattina mi sono trovato di fronte  un scenario che non avevo mai vissuto e non potevo credere ai miei occhi. Una carcassa dopo l’altra, sbranate e divorate, sangue dappertutto. I lupi sono riusciti a scavalcare la staccionata di due metri e hanno consumato la feroce razzia”.

A quanto pare la presenza dei lupi si è spostata, non da oggi, dalle Alpi Liguri e Marittime, nei fondo valle dove è più facile, nei boschi, trovare cinghiali. Di conseguenza si sono avvicinati e raggiungono i paesi della prima collina, la periferia degli abitati. E su questo aspetto sono decine le segnalazioni da ponente a levante della provincia e nell’imperiese. Finora era accaduto che qualche cane venisse sbranato o qualche singolo animale domestico in prossimità di case di campagna. Mai più si pensava che raggiungessero l’ovile più prossimo alla costa.

Lomanto manda un augurio ed un messaggio agli ‘amici dei lupi’: “Voi li difendete e nessuno può obbligarvi a cambiare idea. In Svizzera, in Francia, in Germania, solo per citare un esempio, c’è una regolamentazione. Si tiene sotto controllo il numero dei lupi. La regolamentazione è disciplinata da una ordinanza entrata in vigore il 1° dicembre 2023, che permette ai Cantoni, previa autorizzazione federale, di intervenire anche in modo preventivo e di abbattere interi branchi in determinate condizioni. Le azioni di regolazione si basano su criteri che tutelano i branchi in generale, assicurando un numero minimo di branchi in ogni regione (ad esempio, tre in quelle più grandi e due in quelle più piccole). L’intervento è consentito se si verificano danni significativi al bestiame o se un singolo lupo rappresenta un pericolo per l’uomo. Ebbene cari amici dei lupi che siete abituati a far del bene agli animali per il loro benessere; riuscite almeno una volta a far del bene a chi fa la vita da pastore da quando ero bambino? Non chiedo elemosina. Dalla Regione ricevo come risarcimento 30 euro a capo, ho pagato 70 euro per lo smaltimento di ogni pecora sbranata. Una piccola differenza di 40 euro. Siate generosi come lo siete per i lupi, versatemi la differenza, pochi soldi. Un gesto che vi fa onore. Non chiedo i danni che ho subito perdendo 12 pecore che allattavano…….Avete capito vero! Vi aspetto al ‘Boschetto e vi offro la nostra prelibata e gustosa quagliata, un leccornia poco conosciuta ai nostri giorni.”

E già, il buon Lomanto sa anche essere ammaliante (ci tiene a ricordare con gli amici che è ancora scapolo pur avendo  un’esemplare famiglia) e forse sarà felice nel leggere che un Comune non lontano rinuncia, in silenzio, a promuovere i percorsi pedonali  e confida: «La gente ha paura di uscire. I nostri boschi sono contesi da tre branchi, 30 esemplari a un passo dalle case»

Le capre di Lomanto in piazza ad Albenga fanno attrazione per adulti e bambini . In realtà promuovono anche gli squisiti formaggi del pastore con oltre 1.100 pecore, capre e mucche


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